Classe Turya (motosilurante)
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Descrizione generale | |
Tipo | corvetta |
Classe | Turya |
Cantiere | Sredne-Nevsky |
Entrata in servizio | 1972-1979 |
Proprietario | Russia |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 250 t |
Lunghezza | 38,6 m |
Larghezza | 7,6 m |
Altezza | 3,24 m |
Propulsione | diesel |
Velocità | nodi37 nodi |
Autonomia | n.mi. a nodi ( km a km/h) |
Equipaggio | 25 |
Equipaggiamento | |
Sensori di bordo | un sonar Uzh |
Armamento | un impianto binato da 57mm/cal. 70, un altro da 25mm antiaereo, 4 tubi lanciasiluri |
Le corvette appartenenti alla classe Turya (progetto 206M Shtorm secondo la designazione russa) sono piccole unità costruite tra il 1972 ed il 1979. La classificazione russa è RK (Raketnyy Kater: imbarcazione lanciamissili).
[modifica] Sviluppo
Nel 1971, quando la classe Shersen era ancora in produzione, entrarono in servizio anche le prime Turya, considerate l'ultimo concetto di motosilurante a livello mondiale. Si tratta di aliscafi basati sullo stesso scafo delle Osa II sovietiche, ancora una volta la pietra di paragone per le navi leggere d'attacco.
[modifica] Tecnica
Le corvette della classe Turya hanno un sistema di ali retrattile dentro lo scafo, che permette la sostentazione ad alte velocità. Nondimeno, esse risultano solo leggermente più veloci delle Osa e più lente delle Shersen.
L'armamento è piuttosto antiquato, visto che non imbarcano neppure un missile.
L'apparato propulsivo verte, come sulla Osa II in 3 diesel su 3 assi, con una potenza di ben 15000 cavalli-vapore.
[modifica] Il servizio
In tutto ne furono costruite circa 36 unità: 30 per l'Unione Sovietica, le altre 6 per Cuba. La produzione terminò nel 1978.
A prescindere dalla loro classificazione come unità d'attacco silurante, le Turya sono spesso state utilizzate come pattugliatori ASW, come dimostra la presenza di un sonar leggero a profondità variabile a bordo. Il sonar è associato ai siluri, conseguentemente presenti nelle versioni ASW (i siluri sovietici non erano probabilmente doppio ruolo): di conseguenza, gli aliscafi erano usati prevalentemente come unità d'intervento rapido in funzione antisommergibile (insieme ad altre piccole unità).
A differenza degli esemplari sovietici, le unità cubane hanno ricevuto siluri antinave: di conseguenza, si presume che siano sprovviste di sonar. Le unità cubane dovrebbero essere ancora in servizio.
Per quanto riguarda gli esemplari russi, oggi ne rimangono in servizio cinque: tre con la Flottiglia del Caspio (R 25, R 30 ed R 50 Karachaevo-Cherkessia), una con la Flotta del Baltico (R 221) ed un’altra con la Flotta del Mar Nero (R 44 Volgorechensk).
Inoltre, in seguito al crollo dell’Unione Sovietica, alcune unità sono state trasferite all’Ucraina.
- R 251: rinominata U 151 Tsuryupinsk.
- R 260: rinominata U 152 Uman'.
- R 262: rinominata U 153 Priluki.
- R 265: rinominata U 154 Kakhovka.
La R 15, invece, è stata trasferita prima all'Ucraina (dove ricevette il nome di U 150 Konotop), poi alla Georgia. Oggi, con il nome di Tblisi 302, giace abbandonata da anni per mancanza di fondi (fondamentali per le riparazioni).