Christoph Martin Wieland
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Il monumento alla stupidità |
Ispirandosi all'opera di Wieland sulla piazza centrale di Biberach an der Riß è stato innalzato un monumento alla stupidità umana rappresentata dalla statua di un asino composto da corpi umani con questa iscrizione: «"Il processo per l’ombra dell’asino" - Questo "monumento" s’ispira al primo romanzo satirico scritto in lingua tedesca: "Storia degli Abderiti" (1781).Christoph Martin Wieland (1733 - 1813) - figlio di una vecchia famiglia di Biberach e autore più letto del suo tempo - descrive in questo romanzo il processo assurdo che è stato intentato per l’ombra di un asino e che ha quasi scatenato la guerra civile nella città fiorente di Abdera. Abdera è dappertutto, dice Wieland, ma innegabilmente questa storia porta il colore locale di Biberach. Nei negozi vicini c'è una descrizione detagliata. I cittadini e le imprese seguenti hanno contribuito alla creazione di questo monumento: [Segue l'elenco degli sponsor ufficiali] e altri cittadini che non desiderano essere menzionati.» |
Christoph Martin Wieland (Achstetten, 5 settembre 1733 – Weimar, 20 gennaio 1813) è stato uno scrittore, poeta, editore e traduttore illuminista tedesco.
Una delle opere più conosciute di Wieland fu La storia degli Abderiti (Die Geschichte der Abderiten, Leipzig 1774),(cfr.Gli Abderiti, Utet 1982) rielaborata in una seconda edizione nel 1781. Wieland può essere considerato il primo scrittore tedesco di una moderata satira politica critica del potere politico della Germania del suo tempo. Nel libro Wieland infatti narrava dell'incredibile processo che fu tenuto in Abdera per l'ombra di un asino per il quale poco mancò che nella città ne nascesse una furiosa guerra intestina. Si metteva in luce quindi l'insano comportamento degli uomini e delle loro folli vicende storiche.
Wieland, pur senza creare una scuola letteraria nel vero senso della parola, ebbe una notevole influenza sulla letteratura tedesca della sua epoca, al pari di Gotthold Ephraim Lessing.
[modifica] Opere
- Zwölf moralische Briefe in Versen, Heilbronn 1752.
- Der Sieg der Natur über die Schwärmerei oder die Abenteuer des Don Sylvio von Rosalva, Ulm 1764.
- Geschichte des Agathon, Frankfurt & Leipzig, Zürich, 1766/1767
- Musarion, oder die Philosophie der Grazien, Leipzig 1768.
- Idris und Zenide, Leipzig 1768.
- Nadine, Leipzig 1769.
- Combabus, Leipzig 1770.
- Die Grazien, Leipzig 1770.
- Der neue Amadis, Leipzig 1771.
- Der goldene Spiegel, oder die Könige von Scheschian, Leipzig 1772.
- Die Geschichte der Abderiten, Leipzig 1774
- Oberon, Weimar 1780.
- Dschinnistan, 3 vols., Winterthur 1786-1789
- Aristipp und einige seiner Zeitgenossen, 4 vols., Leipzig: Göschen 1800-1802
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