Bill of rights

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Bill of rights inglese Analizzando il bill, of rights, partendo dal preambolo emerge che il modello inglese parte dalla concezione che non si crea nulla se non partendo dalla tradizione, ciò rappresenta anche il motivo per cui il sistema inglese sia tanto caro al modello storicista. Il modello inglese non tende all’affermazione d’un potere costituente che rinnovi la situazione ma piuttosto vuole creare una “confirmation”, vale a dire un contratto costituzionale tra monarchia e parlamento. Il bill of rights è scritto con l tecnica del contratto, ponendo dei vincoli al sovrano al fine di rivendicare i diritti dei britannici. Analisi del bill of rigths Obbiettivo del bill of rights è limitare le prerogative regie, tale documento chiude la rivoluzione e serve a concludere una situazione di crisi precedente.

Preambolo al bill of rights: “...in queste circostanze i detti lords spirituali e tamporali e i Comuni, oggi riuniti in virtù delle loro lettere ed elezioni, costituendo insieme la rappresentanza piena e libera della nazione e considerando gravemente migliori i mezzi per raggiungere lo scopo suddetto, dichiarano innanzi tutto (come il loro antenati hanno sempre fatto in simili casi) per rivendicare ed asserire i lori antichi diritti e libertà:….”

   il primo blocco di norme è costituito dagli articoli 1; 2;4 ;6 ;8.

Gli articoli 1 e 2 sono da intendersi come un’unica norma. Art.1 “il potere reale di sospendere le leggi o l’esercizio delle leggi , senza il consenso del Parlamento, è illegale.” Il re concorre alla creazione delle leggi nel parlamento, al di fuori di esso non ha un potere proprio, è solo capo dell’esecutivo. Art.2 “il preteso potere regio di dispensare dalle leggi o dall’esecuzione delle leggi, come è stato usurpato ed esercitato per il passato, è illegale”. ribadisce l’illegalità dell’esercizio del potere dispensare leggi o esecuzione al di fuori del parlamento Art.4 “una sanzione di denaro per la corona o per suo conto, con il pretesto della prerogativa, senza il consenso del parlamento, per un tempo più lungo o in una maniera diversa da quella che è o sarà consentita dal parlamento, è illegale” Questo articolo è l’equivalente dell’art 14 della dichiarazione dei diritti del 1798, gli inglesi arrivano a tale concetto un secolo prima dei francesi . in base a questo articolo, dunque , il re se vuole imporre nuovi tributi deve chiedere il consenso al parlamento. Art.6 “ la leva o il mantenimento di un’armata nel Regno in tempo di pace, senza il consenso del Parlamento, è contrario alla legge”. Art.8 “L’elezione dei membri del parlamento deve essere libera” Il re accettando i limiti imposti dal bill of rights segna un punto di svolta nella tradizione inglese attribuendo una maggiore importanza al parlamento, il quale tuttavia non ha indipendenza dovendo comunque ricercare il consenso del re. Tale meccanismo bilanciato resterà in atto fino all’800, inoltrato. Struttura del Parlamento inglese: il Parlamento inglese si compone di tre rami, il re ed i lords membri di diritto, e commons, vale a dire coloro che svolgevano mestieri cittadini. La scelta tra i cittadini che avrebbero seduto al parlamento avveniva mediante un’organizzazione autonoma dei commons al fine d’eleggere i propri rappresentanti. L’elezione diventa indispensabile per l’esistenza del parlamento, poiché deve essere necessariamente costituito da tre rami; contestualmente alla creazione del sistema elettorale nascono le prime forme di partiti : i tories e i wings. Il parlamento lavora per sessioni, si riunisce 2, 3 volte l’anno su convocazione del re. Con questo punto otto del bill of rights ramo dei commons diviene costituzionale, quindi istituzionale, e la loro elezione da prassi consuetudianaria viene elevata a principio costituzionale. Alla fine del 600 si apre la questione di come eleggere tali soggetti, e per la prima volta in europa si sviluppa un dibattito sulla scelta del sistema elettorale. Sulla base di tale dibattito si formano due correnti d’opinione che restano ancora oggi. Quindi in prospettiva si formano due partiti: i wings (laburisti) i tories (conservatori) Questi due distinti gruppi sono poratori di due distinte proposte elettorali, che faranno da punto di riferimento per gli altri paesi. I tories miravano ad avere un corpo elettorale più ristretto, sia attivo che passivo. La loro proposta era quella di riuscire a portare alle urne 250.000 persone, individuate sulla base del principio del suffragio censitario, (istituto coniato dai tories). Il censo era l’imposta, quindi il diritto di voto era legato ad una quota imponibile sulla propria ricchezza, tale quota fu fissata dai tories a 40 sellini l’anno. Tale quota censitoria era stata pensata per poter escludere un determinato gruppo di individui, infatti, per poter raggiungere quel livello di censo era necessario essere proprietari d’una quantità considerevole di terra. I tories vogliono essere il partito della classe sociale dei medio-grandi proprietari terrieri. Costoro erano ricchi proprietari terrieri, nel senso di burg, non degli aristocratici. Quindi per i tories, essendo legati al concetto di possesso della terra, il parlamento sarebbe stato formato da due categorie di proprietari terrieri:  i Lords proprietari per nobiltà  i ricchi cittadini proprietari a titolo di compravendita, vale a dire d’acquisto La proposta degli wings invece, fu quella del suffragio capacitarlo. La base teorica, di questa proposta, è fornita da Locke. In questo caso il suffragio non è né censitario né universale. Lesito della proposta fu quasi da subito vincente e rispetto alla proposta dei tories, orto al raddoppio del numero degli aventi diritto al voto. Secondo quanto sostenuto da Licke, con na formula al quanto strana, il diritto di voto è di tutti eccetto i servants. I servants erano coloro che vivevano alle dipendenze di un altro soggetto, vale a dire i salariati, cioè coloro che per vivere cedono la loro capacità lavorativa a servizio di un datore di lavore. In questo modo anche il piccolo artigiano, pur avendo un reddito, e di conseguenza un censo, molto modesto, avrà diritto di voto. La differenza tra le proposte sta soprattutto nel fatto che la proposta dei wings è suscettibile di aumento circa il numero degli aventi diritto al voto in misura enormemente maggiore rispetto alla proposta dei tories, basata sul possesso, e quindi su un parametro più tosto statico e difficilmente accessibile. Per arrivare ad un suffragio universale, maschile, bisognerà attendere la metà dell’800.

   secondo blocco di norme art 10-11

In questo secondo blocco si presume il diritto fondamentale all’habeas corpus, Habeas è un ordine imposto al giudice nei confronti della polizia, affinché la persona in stato d’arresto sia portata dinnanzi ad un giudice conscia di ciò che ha commesso poiché l’accusa deve giustificare le proprie ragione. Nasce cosi, nel 1679 il diritto di difesa come possibilità per l’imputato di conoscere la propria accusa. Art.10 “non possono essere pretese cauzioni, né imposte ammende eccessive, né essere inflitte pene crudeli e inusitate” Questo articolo contiene un’antica espressione inglese: “ divieto d’infliggere pene crudeli e inusitate”. Tale espressione necessità d’interpretazione. Bisogna partire innanzitutto da capire cosa sia il reato: offesa commessa da un soggetto, la quale ha una duplice vittima, la persona lesa e la collettività. La dottrina ingelese richiede cje la pena sia proporzionata alla colpa, sarà di conseguenza ritenuta inusitata e crudele una pena sproporzionata rispetto al fatto commesso. È quindi imposto al giudice di commisurare la pena al danno provocato. Art.11 “la lista dei giurati scelti deve essere stesain buona e dovuta forma ed essere notificata; che i giurati i quali, nei processi di altro tradimento, decidono sulla sorte delle persone, devono essere liberi proprietari. Questo articolo tratta del processo pre giuria, trial by jury. Nel nostro ordinamento la giuria è presente solo per reati molto gravi. In Inghilterra la giuria ha un ruolo maggiore, a questa, infatti, spetta il giudizio sul merito, vale a dire il giudizio circa l’attribuzione della responsabilità penale, sarà poi il giudice che graduerà la pena. Tale articolo impone anche che la composizione della giuria debba essere conosciuta preventivamente al fine d’avere la possibilità di ricusare un membro della giuria. Sviluppo della sensibilità per i diritti dei cittadini

Natura del bill of rights, contenuti, disegno istituzionale La forma di governo che si desume dalla lettura del testo è quella della monarchia costituzionale e non parlamentare, poiché il re accetta tutti i punti del bil of right, ma mantiene per sé il potere esecutivo, al cui interno c’è anche il potere d’appointement, potere di nomina di alti funzionari, che viene mantenuto assieme al potere di scioglimento delle camere. Quindi il potere esecutivo si compone di: appointemet e potere di scioglimento delle camere. Rapporto tra i due poteri bilanciamento In cosa consiste il bilanciamento: l’obbiettivo di questo sistema è che non venga mai a formarsi un super potere, ma che i poteri si equilibrino gli uni gli altri reciprocamente. I poteri che devono agire reciprocamente sono il parlamento e l’esecutivo: il Parlamento nei confronti dell’esecutivo non ha potere di nomina, ma ha il potere della borsa, vale a dire di fissare le imposte e di determinare le necessità pubbliche , approvare il bilancio. L’esecutivo nei confronti del Parlamento ha il potere di spesa e organizzazione delle risorse, potere di nomina degli uomini . (esecutivo-Parlamento=bilanciamento di base) Il legislativo sembra superiore all’esecutivo , ma così non è perché il sistema ha inserito nel Parlamento il capo dell’esecutivo, il re, il quale ha potere di veto, c.d. royal assence, tuttavia il re non può abusare di tale potere poiché mettendosi contro il parlamento, rischia il blocco delle risorse all’esecutivo. Diversamente in Francia era si affermata la separazione dei poteri ma se ne affermava uno su tutti, il legislativo. Bilanciamento all’interno del parlamento: il principio del king in parliament porta i tre poteri all’interno del parlamento a cooperare nel fare le leggi. Questo sistema porta così ad espellere le posizioni più radicali, cioè quelle posizioni meno conciliabili tra le parti. Di conseguenza tutti e tre i rami sono spinti a moderarsi. La tecnica del bilanciamento evidenzia anche una grande differenza con la Francia, poiché l’aristocrazia coopera con il sistema costituzionale al fine di difendere le proprie prerogative, mentre in Francia per difendere i propri privilegi si sceglie la via del conflitto. Prevalendo lo spirito mediatore , e graduale, si evita la rivoluzione e la repubblica . Il bilanciamento è sia all’interno del parlamento, poiché si richiede sempre l’accordo dei tre rami, sia tra parlamento ed esecutivo, poiché anche nel caso di poteri di competenza regia, il parlamento ha comunque in mano la competenza circa la destinazione delle risorse, e può quindi facilmente bloccare l’esecutivo ove sia necessario al fine di mantenere questo equilibrio bilanciato. Quindi all’interno della forma di governo inglese si trovano 2 forme di bilanciamento: 1) quella interna al parlamento tra i tre poteri, 2) quella tra il parlamento l’esecutivo. A queste due forme di bilanciamento se ne aggiunge una terza: 3) quella costituita dalla common law. Bilanciamento nella common law: per comprendere il significato di common law bisogna partire dalla comprensione di statued law, vale a dire legge stabilita. Se per legge si intende il termine inglese law allora si intento entrabe le manifestazioni:common e statued ovvero la legge fatta dal parlamento. Common law significa legge comunemente applicata dai giudici. I giudici applicano la legge del parlamento, la statued, tuttavia un parte del lavoro dei giudici non si basa sulla legge del parlamento ma sul loro lavoro d’interpretazione e applicazione sulla base della regola del precedente. In base a questa regola la nascita del diritto non è verticale ma orizzontale, da un giudice ad un altro in virtù della vincolabilità del precedente. Funzionamento del precedente: i giudici lavorando sulla base del precedente e della sua vincolabilità arrivano a costruire una valutazione comune, quindi una giurisprudenza, una soluzione conforme, cioè il giudice dinnanzi a quel determinato caso ragiona uniformemente in maniera sistematica. La produzione di una norma si ha nei fatti nel momento in cui i soggetti s’aspettano una determinata soluzione conforme al precedente. Quindi nel complesso si può parlare di un diritto comune nella prassi. Qual è l’atteggiamento della statued law nei confronti della common law, cioè cosa fa il legislatore? Nel sistema della common law il ruolo del legislatore è sussidiario e la statued law interviene in tutte le materie in cui la common non provvede per integrarla. Il parlamento che nasce dalla rivoluzione francese presuppone d’avere davanti a se una normazione a 360 gradi, altrimenti com’è possibile pensare un codice finalizzato a raggiungere una completezza normativa. Nel sistema inglese il codice non c’è, non solo perché non sia voluto, ma anche perché il legislatore inglese non ha lo stesso potere del legislatore della rivoluzione francese, il legislatore inglese parte dall’idea che non si debba legiferare su quei punti già gia sistemati dalla prassi attraverso la giurisprudenza, in Inghilterra sussiste dunque un’opera d’autonormazione precedente all’opera del legislatore messa in moto dai privati tramite il processo. Si parla di bilanciamento all’interno della common law perché, nell’idea di limitatezza dei poteri rientra anche l’idea che sia limitato il potere del legislatore. La legge inglese è data dall’interazione tra statued e common, poste in un rapporto in cui la statued non può sovvertire la common e quest’ultima ha bisogno d’essere integrata dalla statued.

il Bill of Rights,ovvero la dichiarazione dei diritti,è il documento che nel febbraio del 1689,in occasione della cosiddetta "gloriosa rivoluzione",il Parlamento inglese fece sottoscrivere a Guiglielmo d'Orange e alla moglie Maria,figlia di Giacomo II Stuart,al momento della loro ascesa al trono,o meglio affinché fosse loro concessa l'ascesa al trono.Il Bill of Rights costituisce quindi un momento fondamentale nella formazione della monarchia costituzionale inglese in quanto,per la prima volta,un sovrano saliva al trono per espressa volontà e con l'accordo del parlamento,quindi grazie alla legittimazione dell'organo rappresentativo del popolo inglese,firmando un atto che poteva ben dirsi una "costituzione".Nella prima parte,il documento riassume alcune delle violazioni delle libertà di cui si era macchiato Giacomo II,deposto dal parlamento e rifugiatosi in Francia;nella seconda metà il documento riassume e ribadisce gli statuti e le leggi fondamentali del regno,vale a dire i sudditi,che i due nuovi sovrani giurano di rispettare.