Beppe Panada

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Giuseppe Panada detto Beppe (Brescia, 14 febbraio 1942 – 1986) è stato un karateka italiano.

Beppe Panada, giornalista sportivo, pilota di hovercraft, nonché ottimo judoka con un'esperienza di circa venticinque anni, è ricordato soprattutto per essere il capostipite del karate campano. Come ha confessato Nicola Tempesta in un’intervista: “Inviammo Beppe Panada a Londra per partecipare ad un corso per diventare pilota di hovercraft. In quell’occasione consegnai 100.000 lire a Panada affinché acquistasse dei libri di judo […]. Panada al suo ritorno mi restituì solo 10.000 lire, con le altre 90.000 aveva acquistato libri di karate”. Fu in questo modo che Panada si avvicinò all’arte del karate, che negli anni ’50-’60 era ancora poco diffuso in Italia. Nel 1966 ottenne il I dan e fondò a Napoli il Sankaku, centro d’insegnamento di karate. Dal suo dojo sono usciti alcuni tra i migliori atleti nazionali oltre a maestri famosi ed arbitri internazionali: Isidoro Volpe, Domenico Pizzano, Cesare Baldini, solo per citarne alcuni. Ottenne il V dan nel 1979. La sua più grande passione fu però la vela. Morì inseguendo questa sua passione: partì il 10 maggio 1986 da Napoli a bordo della sua “Viva Napoli” alla volta dell’Atlantico. Non fece più ritorno.