See also ebooksgratis.com: no banners, no cookies, totally FREE.

CLASSICISTRANIERI HOME PAGE - YOUTUBE CHANNEL
Privacy Policy Cookie Policy Terms and Conditions
Battaglia del solstizio - Wikipedia

Battaglia del solstizio

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Battaglia del solstizio
Parte della Prima Guerra Mondiale, fronte italiano
Data: giugno 1918
Luogo: regione alpina orientale
Esito: vittoria italiana
Schieramenti
bandiera Italia
bandiera Francia
bandiera Regno Unito
bandiera Stati Uniti d'America
bandiera Austria-Ungheria
Comandanti
Armando Diaz generale Boroevic
Perdite
circa 90.000 uomini tra morti, feriti e dipersi circa 150.000 uomini tra morti, feriti e dispersi

La Battaglia del solstizio è una celebre battaglia, combattuta nel giugno 1918 dal Regio Esercito Italiano da una parte e dall'Imperial Regio esercito dall'altra. Fu l'ultima grande offensiva sferrata dagli austriaci nel corso della prima guerra mondiale e si spense davanti alla valorosa resistenza dei soldati italiani.

Gli austriaci, causa le loro gravi difficoltà di approvvigionamento, volevano raggiungere la fertile pianura padana, sino al Po. Ne erano tanto sicuri, da avere preparato in anticipo i timbri ad inchiostro, da usare nelle zone di occupazione. A differenza di Caporetto, questa volta gli italiani conoscevano in anticipo i piani del nemico, compreso data e l'ora dell'attacco, tanto che nella zona del Monte Grappa i colpi di cannone delle artiglierie italiane, anticiparono l'attacco degli austriaci, lasciandoli disorientati. Le artiglierie del Regio Esercito, appena dopo la mezzanotte, spararono migliaia di proiettili di grosso calibri, per quasi tre ore, tanto che gli alpini che salivano a piedi sul M.te Grappa videro l'intero fronte illuminato a giorno. Ai primi contrattacchi italiani sul M.te Grappa, molti soldati austriaci abbandonarono i fucili e scapparono, tanto che i gendarmi riuscirono a bloccare i fuggitivi nella piana di Villach.

La mattina del 15 giugno 1918, gli austriaci arrivando da Pieve di Soligo-Falzè di Piave, riuscirono a conquistare il Montello e il paese di Nervesa. La loro avanzata continuò successivamente sino a Bavaria (sulla direttiva per Arcade), ma furono fermati dalla possente controffensiva italiana, supportata dall'artiglieria francese, mentre le truppe francesi erano stazionate ad Arcade, pronte ad intervenire, in caso di bisogno. La Regia Aeronautica italiana, mitragliava il nemico volando a bassa quota per rallentare l'avanzata. Colpito da un cecchino austriaco moriva il magg. Francesco Baracca, asso dell'aviazione italiana.

Le passerelle gettate sul Piave dagli austriaci il 15 giugno 1918 vennero bombardate incessantemente dall'alto e ciò comportò un rallentamento nelle forniture di armi e viveri. Ciò costrinse gli austriaci sulla difensiva e dopo una settimana di combattimenti, in cui gli italiani cominciavano ad avere il sopravvento, i nemici decisero di ritirarsi oltre il Piave, da dove erano inizialmente partiti. Centinaia di soldati morirono affogati di notte, nel tentativo di riattraversare il fiume in piena.

L'esercito Austro-Ungarico attraversò il Piave anche in altre zone. Le sue truppe arrivarono sino al cimitero di Spresiano, ma vennero respinte. Conquistarono pure le Grave di Papadopoli ma si dovettero successivamente ritirare. A Ponte di Piave percorsero la direttiva ferroviaria Portogruaro-Treviso, dopo alcune settimane di lotta, nella zona di Fagarè, vennero ricacciate dai nostri Arditi. Passarono il Piave anche a Candelù, Zenzon e Fossalta, ma la loro offensiva si spense in pochi giorni. Nella zona di Fossalta si trovava allora Ernest Hemingway, giovane scrittore statunitense e futuro premio Nobel per la letteratura, che prestava servizio come autista di autoambulanze. Ferito dalle schegge di una bomba, sarà poi decorato con la medaglia d'argento. Da questa personale esperienza e dal successivo ricovero in un ospedale milanese, ne farà un libro dal titolo: "Addio alle Armi".

A Fagarè, sulla provinciale Oderzo-Treviso, c'è l'Ossario ai caduti della Grande Guerra. Fu edificato nel punto in cui gli austriaci raggiunsero la massima avanzata, convinti di arrivare presto a Treviso. Vicino all'Ossario si trova la parete, sulla quale c'è ancora la famosa scritta, fatta probabilmente da un soldato"Tutti eroi o il Piave o tutti accoppati". Gli Arditi o truppe d'assalto, forti della fama che li accompagnava, ricacciarono gli austriaci sulla riva del Piave, da cui erano venuti. Non facevano prigionieri e andavano all'attacco con il pugnale tra le labbra, tanto che la loro presenza terrorizzava il nemico.

A Nervesa si trova l'Ossario ai caduti italiani sul Montello, con piccolo museo storico annesso. Verso Pederobba, sulla strada che porta a Feltre si trova invece quello francese. A Tezze di Piave si trova il cimitero militare britannico e nel tempio votivo di Ponte della Priula, ci sono i resti di diversi soldati trovati anche di recente, sul greto del Piave.

Gli austriaci tra feriti, prigionieri e morti ebbero quasi 150 mila perdite. Le perdite italiane furono circa 90mila.

Il generale croato Boroevic, comandante delle truppe austriache del settore e fautore dell'offensiva capì che ormai l'Italia aveva superato la disfatta di Caporetto. Infatti, non solo si esauriva la spinta militare dell'Austria, ma apparivano anche i primi segnali di scontento tra la popolazione civile austriaca, per la scarsità di cibo. Gli Stati Uniti avevano isolato per mare gli Imperi Centrali e la penuria di risorse si faceva sentire. Quindi la vittoria dell'Italia era rinviata di soli quattro mesi.

Vanno ricordati, oltre ai combattenti francesi, statunitensi e britannici, anche quei soldati cecoslovacchi che passarono dalla parte dell'esercito italiano. Essendo costoro cittadini dell'Impero austro-ungarico, se catturati venivano giustiziati, in quanto considerati traditori della patria. Sul viale alberato che portava da Conegliano a S. Vendemiano, ne vennero impiccati a decine.

La ricorrenza della battaglia viene ricordata ogni anno, il 15 giugno e celebrata come la festa dell'Artiglieria.

[modifica] Collegamenti esterni


aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu -