Art Brut
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Il concetto di Art brut (in italiano, letteralmente, Arte grezza) è stato inventato nel 1945 dal pittore francese Jean Dubuffet per indicare le produzioni artistiche realizzate da non professionisti o pensionanti dell'ospedale psichiatrico che operano al di fuori delle norme estetiche convenzionali (autodidatti, psicotici, prigionieri, persone completamente digiune di cultura artistica). Egli intendeva, in tal modo, definire un'arte spontanea, senza pretese culturali e senza alcuna riflessione.
Secondo lui, l'arte grezza deve
« naître du matériau [...] se nourrir des inscriptions, des tracés instinctifs» (sorgere dal materiale [...] nutrirsi delle iscrizioni, delle disposizioni istintive). » |
Ecco la definizione di Jean Dubuffet[1]:
L'arte grezza designa “lavori effettuati da persone indenni di cultura artistica, nelle quali il mimetismo, contrariamente a ciò che avviene negli intellettuali, abbia poca o niente parte, in modo che i loro autori traggano tutto (argomenti, scelta dei materiali messa in opera, mezzi di trasposizione, ritmo, modi di scritture, ecc.) dal loro profondo e non stereotipi dell'arte classica o dell'arte di moda„. L'Art Brut, secondo i suoi adulatori, va distinta dall'arte popolare, dall'arte naïf, dai disegni dei bambini.
Ed ancora: “Quei lavori creati dalla solitudine e da impulsi creativi puri ed autentici - dove le preoccupazioni della concorrenza, l'acclamazione e la promozione sociale non interferiscono - sono, proprio a causa di questo, più preziosi delle produzioni dei professionisti„ (Jean Dubuffet, Place à l'incivisme).
Il sinonimo inglese di Art Brut è Outsider Art, termine coniato nel 1972 dal critico d'arte inglese Roger Cardinal.
Mentre il termine del Dubuffet è abbastanza specifico, il termine inglese Outsider Art è applicato spesso più largamente, per includere gli autodidatti o i creatori di Arte naïve che non si sono mai istituzionalizzati. Generalmente, quelli identificati come Outsider Art hanno poco o nessun contatto con le istituzioni del mondo tradizionale d'arte; in molti casi, il loro lavoro viene scoperto soltanto dopo la loro morte. Molte opere di Art Brut o Outsider Art illustra stati mentali estremi, idee non convenzionali, o mondi di fantasia elaborati.
Indice |
[modifica] Importanti esponenti dell'Art Brut
- Giovanni Abrignani
- Benjamin Bonjour
- David Braillon
- Ferdinand Cheval (il Postino Cheval)
- Aloïse Corbaz
- Fleury-Joseph Crépin
- Jules Doudin
- Madge Gill
- Ted Gordon
- Martha Grünenwaldt
- Johann Hauser
- Raphaël Lonné
- Augustin Lesage
- Dwight Mackintosh
- Tarcisio Merati
- Donald Mitchell
- Edmund Monsiel
- Heinrich Anton Mueller
- August Natterer
- Aleksander Pavlovitch Lobanov
- Camille Renault
- André Robillard
- Théo
- Josef "Pépé" Vignes
- August Walla
- Aloys Wey
- Scottie Wilson
- Josef Wittlich
- Adolf Wölfli ([1])
- Carlo Zinelli
[modifica] Bibliografia
- Roger Cardinal, Outsider Art, Londra, 1972 (in inglese).
- Marc Decimo, Les Jardins de l'art brut, Les presses du réel, Digione, 2007 (in francese).
- Jean Dubuffet: L’Art brut préféré aux arts culturels 1949 (in francese).
- Tarciso Merati opere 1975-1991 - Saggi di Vittorio Sgarbi, Mauro Ceruti, Maria Rita Parsi Ceribelli Editore Bergamo 1993. ISBN 88-86185-01-4
- L'arte Naive nr. 69 Arte Marginale Dicembre 2002 Reggio Emilia
- Oltre la Ragione - le figure, i maestri, le storie dell'arte irregolare di Bianca Tosatti editrice Skira 2006
[modifica] Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Art Brut
[modifica] Collegamenti esterni
- Collezione de l'Art Brut Losanna
- Collezione ABCD
- Reportage de la TSR - 1976 Jean Dubuffet e Michel Thévoz parlano dell'Art brut.
- L'arte di Tarciso Merati (in italiano e in inglese) http://www.storytoys.com/index.htm
[modifica] Voci correlate
Pittura · Pittori · Dipinti · Musei del mondo