Ariberto da Intimiano
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Ariberto da Intimiano (raffigurato nell'abside) offerente il modello della chiesa di Galliano
Ariberto da Intimiano (Capiago Intimiano, 970 – Milano, 16 gennaio 1045) è stato un arcivescovo cattolico italiano.
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[modifica] La vita
Nasce nel 970 a Intimiano dal nobile feudatario Gariardo. Tra il 1004 e il 1005 fa ristrutturare o, forse, riedificare, la basilica di Galliano, esistente dal V secolo; nel 1007 la consacra a san Vincenzo.
Nel 1018 viene consacrato arcivescovo di Milano con il consenso del ceto dei Capitani e quello dell'imperatore Enrico II.
Nel 1026, a Milano, incorona re d'Italia Corrado II.
Nel 1028 forze militari alle sue dipendenze espugnano il castello di Monforte d'Alba (in provincia di Cuneo), i cui feudatari e la popolazione avevano abbracciato l'ideologia catara. L'intera popolazione viene deportata a Milano.
Nel 1035 hanno inizio le lotte con Corrado II: ormai Ariberto costituisce un pericolo per il sovrano, in quanto ha accentrato nelle proprie mani troppo potere e, nel contempo, quale feudatario maggiore costituisce una minaccia per i feudatari minori che egli, con l'aiuto del popolo, aveva cacciato da Milano.
L'anno seguente Ariberto non vuole piegarsi alla giustizia di Corrado II e alle rivendicazioni dei feudatari minori e per questo viene rinchiuso in una fortezza nei pressi di Piacenza. Di lì a poco riesce a fuggire e si rifugia a Milano, dove arma la popolazione e fortifica le mura della città. Ariberto è cinto d'assedio in Milano. In quest'occasione fa la sua prima comparsa il Carroccio, divenuto poi simbolo della libertà comunale.
Il 26 marzo viene scomunicato da papa Benedetto IX. Dopo la morte di Corrado II, concede ai feudatari milanesi di rientrare in città, ma suscita in tal modo vasto scontento tra la popolazione che aveva combattuto al fianco dell'arcivescovo contro l'imperatore.
Nel 1040 si riappacifica con Enrico III, figlio di Corrado II, e ottiene la revoca della scomunica. L'anno successivo Ariberto viene cacciato dal popolo milanese e dalla città, assieme a tutti i nobili.
Gravemente malato, Ariberto chiede di essere trasportato a Milano, dove muore il 16 gennaio 1045.
[modifica] La Croce di Ariberto
La "sua Croce", attualmente è il simbolo della vittoria nel Palio di Legnano, corsa ippica "a pelo", che ogni anno si svolge l'ultima domenica di maggio nella Città lombarda.
Rappresenta anche il premio che la contrada vincitrice potrà esporre per un anno intero nella chiesa rionale, fino alla successiva edizione della sagra.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
- Antropologia Arte Sacra, Il crocifisso millenario di Ariberto d'Intimiano, iconologia
- Storia di Milano - Ariberto.
- Ariberto da Intimiano. Fede, potere e cultura a Milano nel secolo XI - Volume monografico, 2007, SilvanaEditoriale.
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