Apparato centrale
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Si definisce apparato centrale l'insieme dei dispositivi, centralizzati in un unico posto di comando, atti alla manovra a distanza di scambi e segnali ferroviari.
Gli apparati di comando a distanza nacquero allo scopo di diminuire la quantità di agenti preposti alla manovra a mano sul posto degli scambi delle stazioni e dei segnali ad essi connessi. I primi apparati di manovra erano costituiti da un insieme di robuste leve e tiranti che per mezzo di aste e rinvii permettevano di manovrare a distanza un certo numero di deviatoi.
I dispositivi più noti ed usati di questo tipo furono l'apparato Saxby a trasmissione rigida e l'apparato Siemens-Halske con trasmissione a fili di acciaio. Ambedue i sistemi, basati sulla forza muscolare del manovratore, non permettevano di superare distanze del posto di manovra di 150-200 metri e richiedevano agenti di manovra di caratteristiche fisiche notevoli. È evidente che occorrevano almeno due posti di manovra, uno per lato della stazione, e in ogni cabina un manovratore.
Con l'aumento della circolazione dei treni si realizzarono anche dei dispositivi di sicurezza a chiavi che bloccavano la leva disposta e a loro volta anche quelle degli itinerari convergenti per impedire manovre indebite e disastrosi risultati.
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