Antonio Abete
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Antonio Abete (Benevento, 7 maggio 1905 – Roma, 23 febbraio 1987) è stato un imprenditore italiano.
Figlio del tipografo Luigi Abete e di Caterina Ricci, si formò negli anni della giovinezza presso la tipografia paterna ‘Le forche caudine’, dopo la morte del padre fu costretto a cedere l’attività. In seguito alla cessione si trasferì a Roma come correttore delle Officine Carte Valori, poi assorbite dall’Istituto Poligrafico dello Stato, e li fece rapidamente carriera. Nel 1935 rilevò una piccola tipografia romana che nel giro di dieci anni divenne la A.Be.T.E. (Azienda Beneventana Tipografica Editoriale), beneventana in onore alle sue origini campane, ma con sede sempre in Roma, l'azienda divenne la fornitrice di stampati per le Amministrazioni dello Stato, in particolar modo per decenni fu l'unica fornitrice delle schedine Totocalcio per il Coni.
Ricoprì a Benevento e a Roma numerose incarichi: Presidente del Nucleo Industriale della Provincia di Benevento e di Presidente dell’Ente Provinciale per l’istruzione professionale grafica di Roma, Grand’Ufficiale della Repubblica. Fu poi nominato poi Cavaliere del Lavoro. Dal 1975 fu vice-Presidente dell’Unione Industriali di Roma e successivamente Presidente.
Fino alla sua morte fu Presidente della propria società. Benevento ha ha intitolato una strada in suo onore.
È padre di Luigi (già presidente di Confindustria e poi di BNL), Giancarlo (ex deputato e poi presidente della FIGC) e Antonella.