Achilla di Alessandria

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Sant'Achille d'Alessandria
Vescovo
Nascita
Morte	312 o 313
Venerato da	Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi
Beatificazione	{{{beatificazione}}}
Canonizzazione	pre-canonizzazione
Santuario principale
Ricorrenza	13 giugno (Chiesa cattolica), 19 Paona (Chiesa copta)
Attributi
Patrono di
Vedi anche	scheda su santiebeati.it
Visita il progetto santi

Achilla di Alessandria (conosciuto anche come Achillas, Achilleus o Archelaus) (... – 312 o 313) è stato un vescovo e santo egiziano. Fu il diciottesimo vescovo di Alessandria d'Egitto, ruolo che precedette quello di Papa della Chiesa copta e Patriarca della Chiesa Ortodossa di Alessandria prima dello scisma avvenuto nel 451. Viene venerato come santo dalla Chiesa cattolica, da quella ortodossa e da quella copta. È ricordato il 13 giugno, secondo il Martirologio Romano dalla Chiesa cattolica mentre il 19 Paona da quella copta^[1].

Ordinato presbitero dal Vescovo Teona fu a capo della Scuola Catechistica di Alessandria dopo Pierius, il quale secondo alcune fonti partì per Roma mentre secondo altre fu martirizzato nella stessa Alessandria. La sua grande conoscenza per la filosofia greca e la teologia^{[citazione necessaria]} gli valsero l'appellativo onorifico, coniato da Sant'Atanasio di Alessandria, di "Achilla il Grande"^[2].

Succeduto a San Pietro d'Alessandria nel 312 dopo la condanna a morte di quest'ultimo, riammise Ario all'interno della comunità cristiana e lo ordinò prete annullando l'anatema e la scomunica lanciati in passato nei suoi confronti^[2]. Successivamente, attaccato dallo stesso Ario e dai Meleti che si contrapponevano al suo pensiero teologico, aveva convocato per il 313 un concilio ad Alessandria che statuì l'esilio di Ario in Palestina. Achilla non fece in tempo a prendere parte al consesso poiché morì prima che il concilio avesse iniziato i suoi lavori.

Al termine del suo vescovado si accese la lotta per la successione per il titolo di vescovo di Alessandria tra Alessandro e lo stesso Ario.

[modifica] Fonti