A Chorus Line
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| Lingua originale: | inglese |
| Paese: | Stati Uniti d'America |
| Anno: | 1975 |
| Compagnia: | |
| Genere: | Musical |
| Regia: | Michael Bennett |
| Soggetto: | Michael Bennett |
| Sceneggiatura: | Michael Bennett |
| Produzione: | Joseph Papp |
| Coreografia: | Michael Bennett |
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Cast:
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| Musiche: | Marvin Hamlisch |
| Scenografia: | Robin Wagner |
| Costumi: | Theoni V. Aldredge |
| Tecnico luci: | Tharon Musser |
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Premi:
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A Chorus Line è un musical che andò in scena per la prima volta a Broadway il 25 luglio 1975 allo Shubert Theatre, e che in scena rimase fino al 28 aprile 1990, dopo 6.137 esibizioni, consacrandosi come lo show più longevo a Broadway, almeno fin quando non fu superato da Cats nel 1997. Il record è attualmente detenuto da Il fantasma dell'opera. Precedentemente, il 21 maggio dello stesso anno, era stato prodotto e presentato Off-Broadway al The Public Theater[1].
Il musical è stato concepito basandosi su diversi workshops registrati con ballerini di Broadway, 8 dei quali entrarono a far parte del cast originale.
Lo show è concepito, diretto e coreografato da Michael Bennett, con le musiche di Marvin Hamlisch e i testi di Edward Kleban. Il libretto è di James Kirkwood e Nicholas Dante. Prima dell'apertura ufficiale in un teatro di Broadway, il musical riscosse un discreto successo in un piccolo teatro pubblico, che gli aprì le porte del successo.
A Chorus Line fece anche una tournée di successo, compresa un'esibizione al Pantages Theatre a Hollywood.
Il 6 ottobre 2006 A Chorus Line è tornato in scena a Broadway in una versione rivisitata che sta ancora una volta conquistando il pubblico.
Indice |
[modifica] Trama
L'ambientazione è quella di un teatro di Broadway a New York. Alcuni giovani pieni di speranze stanno facendo dei provini per un lavoro come ballerini di fila in un musical. Lo show dà un rapido sguardo alle personalità degli attori e dei coreografi. I momenti più salienti includono le canzoni "One", "Nothing", "The Music and the Mirror", e "What I Did For Love".
A Chorus Line ricevette nel 1975 12 nominations per i Tony Awards, vincendone 9: Miglior Musical, Miglior Attrice (Donna McKechnie), Miglior Attore non protagonista (Sammy Williams), Miglior Attrice non protagonista (Kelly Bishop), Miglior Regista (Michael Bennett), Miglior Libretto di Musical (Dante e Kirkwood), Migliori Musiche (Hamlisch e Kleban), Miglior Disegno di Luci (Tharon Musser) e Miglior Coreografo (Michael Bennett e Bob Avian). Vinse anche il premio Pulitzer per il teatro nel 1976, uno dei pochissimi musical ad aver avuto questo onore.
[modifica] Scene musicali
- Canzone d'apertura: I Hope I Get It (Cast)
- I Can Do That (Mike)
- At the Ballet (Sheila, Bebe, Maggie)
- Sing! (Al, Kristine e il cast)
- Montage, Parte 1: Hello Twelve, Hello Thirteen, Hello Love (Cast)
- Montage, Parte 2: Mother (Cast)
- Montage, Parte 3: Gimme the Ball (Cast)
- Nothing (Diana)
- Dance: Ten; Looks: Three (Val)
- The Music and the Mirror (Cassie)
- One (Cast)
- What I Did for Love(Diana and Cast)
- One (Ripresa)/Finale (Cast)
[modifica] Edizioni italiane
Varie sono state le edizioni italiane, tra cui una del 1998 con la regia di Saverio Marconi della Compagnia della Rancia, tra i protagonisti Antonella Elia nel ruolo di Christine. Nel 2006 il successo di A Chorus Line viene apprezzato anche dal grande parco divertimenti d'Italia: Gardaland, che lo manda in scena nello spettacolo "Broadway Celebration - il musical dei musical" all'interno del maestoso Gardaland Theatre.
Nel musical recitano 19 attori in totale.
[modifica] Adattamenti cinematografici
Nel 1985 fu distribuita dalla Colombia Pictures una versione cinematografica di A Chorus Line con Michael Douglas nella parte del coreografo, Zach. L'adattamento fu creato da Arnold Schulman e il regista fu Richard Attenborough. Il film fu molto controverso in quanto pesanti cambiamenti furono fatti durante la trasposizione in film, come per esempio gli elementi omosessuali della versione originale, che nel film furono molto attenuati.
[modifica] Note
- ^ Una recensione del Time del 2 giugno di T.E. Kalem
