Vítor Baía
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Vítor Baía | ||
Dati biografici | ||
Nome | Vítor Manuel Martins Baía | |
Nato | 15 ottobre 1969 São Pedro da Afurada |
|
Nazionalità | Portogallo | |
Altezza | 186 cm | |
Dati agonistici | ||
Disciplina | Calcio | |
Ruolo | portiere | |
Squadra | ritirato | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
1988-1989 | Porto | |
Club professionistici | ||
1989-1996 | Porto | 246 (0) |
1996-1999 | Barcellona | 39 (0) |
1999-2007 | Porto | 160 (0) |
Nazionale | ||
1990-2002 | Portogallo | 80 (0) |
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito |
Vítor Manuel Martins Baía (pronuncia IPA: /'vitɔɾ bɐ'iɐ/) (São Pedro da Afurada, 15 ottobre 1969) è un ex calciatore portoghese che giocava nel ruolo di portiere, già nazionale lusitano e giocatore di Porto e Barcellona.
Vinse anche la Champions League 2004 e la Coppa Intercontinentale nello stesso anno. In totale vanta 32 trofei, primato per un calciatore.
Indice |
[modifica] Carriera
Prodotto delle giovanili del Porto, a 16 anni gli fu consigliato di non proseguire la carriera per via di un infortunio alla mano, ma già a 19 anni fece il suo esordio ufficiale, sostituendo Josef Mlynarczyk (fratturatosi una spalla in allenamento), portiere che aveva vinto la Champions League. Le ottime prestazioni garantirono a Vítor Baía la permanenza in squadra come titolare al posto di Mlynarczyk, anche quando quest'ultimo si era ormai ripreso dal'infortunio.
All'epoca era il titolare indiscusso anche della Nazionale portoghese giovanile, ma rinunciò a partecipare al Campionato mondiale di calcio Under-20 1989, giocato a metà della stagione, poiché era già divenuto la prima scelta del Porto, squadra molto impegnata nella competizione nazionale e continentale. Alla fine il club di Oporto raggiunse il secondo posto in campionato e fu eliminato dal Valencia in Coppa UEFA.
Fu questo l'inizio di una carriera ad alti livelli, che vide il portiere vincere in tutto 9 titoli portoghesi in 16 anni (record), 6 Coppe del Portogallo, un campionato spagnolo, 2 Coppe di Spagna, una Coppa Intercontinentale, una Champions League, una Coppa UEFA e una Coppa delle Coppe.
Dopo essere diventato il titolare della Nazionale lusitana Under-21, esordì con la Nazionale maggiore il 19 dicembre 1990 in una partita amichevole contro gli Stati Uniti, vinta per 1-0 dai portoghesi. Avrebbe militato in Nazionale sino al 2002, totalizzando 80 presenze. Prese parte al campionato d’Europa 1996, al campionato d’Europa 2000 e al campionato del mondo 2002.
Nel suo primo periodo al Porto Baía conquistò 5 titoli di massima divisione portoghese e detiene il primato di imbattibilità per un portiere nel campionato lusitano (1191 minuti). Nell'estate del 1996 si trasferì al Barcellona insieme all'allenatore Bobby Robson. Nella sua prima stagione in Catalogna saltò soltanto una partita di Primera División e vinse la Coppa delle Coppe, ma soffrì di alcuni problemi al ginocchio che ne impedirono l'utilizzo in campo nelle due stagioni successive. Sotto la guida tecnica di Louis van Gaal fu escluso dalla squadra titolare a favore di Ruud Hesp, ma i tentativi di rimpiazzare il portiere portoghese con altri estremi difensori si sarebbero rivelati per il Barcellona un fallimento. Baía fu mandato in prestito al Porto nella stagione 1998-1999. Tornato nella squadra dov'era cresciuto calcisticamente, abbandonò la casacca numero 1 per prendere quella numero 99, l'anno del suo ritorno.
Proprio quando la sua carriera sembrava essere ripresa, si infortunò nuovamente a metà della stagione 1999-2000. A metà del 2000 fu operato alle ginocchia e non recuperò più la forma, anche per via della presenza di due placche metalliche per evitare di claudicare. Non tornò in campo che a stagione 2001-2002 inoltrata, dopo un paio di partite di prova con il Porto B, ma in tempo per disputare il campionato del mondo 2002.
Disponibile sin dall'inizio della stagione per la prima volta dal 1999, in poco tempo Baía si dimostrò in grado di reggere la pressione, e sarebbe stato così sino ai contrasti con il nuovo commissario tecnico del Portogallo Luiz Felipe Scolari, dopo i Mondiali 2002. Tuttavia, dopo alcune giornate di Superliga portoghese ebbe un litigio con l'allenatore José Mourinho e perse il posto da titolare. Scusatosi per l'incidente, disputò una delle migliori annate della sua carriera, vincendo la seconda competizione europea, la Coppa UEFA, oltre al settimo campionato e alla quarta coppa nazionale.
Nella stagione 2003-2004 con il Porto si aggiudicò la Champions League, diventando il primo giocatore portoghese a centrare il cosiddetto "Grand Slam calcistico" (vittoria di Champions League, Coppa UEFA e Coppa delle Coppe), entrando così nel ristretto novero dei dieci calciatori capaci di quest'impresa.
Dopo il fallimento lusitano ai Mondiali del 2002, l'allenatore António Oliveira fu esonerato dopo aver rifutato le dimissioni. Al suo posto fu chiamato Luiz Felipe Scolari e Baía, una delle stelle della squadra nel decennio trascorso, con un record di 80 presenze come portiere, fu ignorato dal CT. Accusato di essere la causa degli scarsi risultati della squadra durante e dopo i Mondiali di Giappone e Corea del Sud, in realtà nella rassegna asiatica Baía, benché avesse subito molti gol, aveva nel complesso ben figurato, riuscendo a tenere il Portogallo ancora in gioco contro la Corea del Sud, quando i lusitani cercavano il gol che avrebbe consentito loro di passare il turno. Nella partita contro i sudcoreani il portiere respinse svariate conclusioni a rete degli avversari da distanza ravvicinata.
Con la nomina di Scolari prima del campionato d’Europa 2004 da disputarsi in Portogallo, tra i tifosi e i media si accese un intenso dibattito sul destino di Baía in Nazionale e circa la domanda se avesse dovuto abbandonarla o meno. Scolari rifiutò sempre di rispondere alle domande su Baía e non lo convocò più malgrado il portiere avesse vinto un secondo titolo di Superliga e la Champions League 2004. Nonostante fosse stato eletto dalla UEFA Miglior portiere d'Europa 2004[1], Scolari lo escluse dalla lista dei 23 convocati per il campionato d’Europa 2004, in cui i lusitani, padroni di casa, si piazzarono secondi.
Nella stagione 2005-2006 Co Adriaanse, neo-allenatore olandese del Porto, diede fiducia a Baía come titolare, ma verso la metà della stagione al suo posto fu promosso come titolare Helton, diventato la prima scelta dopo una performance negativa di Baía. Lo stesso Helton dichiarò a fine stagione che il proprio rendimento positivo era merito anche di Baía, il quale, accettato con professionalità il ruolo di vice, strinse una forte amicizia con il collega, come testimoniò il gesto dello scambio delle magliette tra i due nella cerimonia per la conquista del titolo nazionale.
Nella stagione 2006-2007 faceva ancora parte della rosa del Porto. Portiere di riserva, in campionato scese in campo solo nei minuti finali dell'ultima partita, potendo così fregiarsi del titolo conquistato dal club di Oporto. In quell'ultima partita, il 21 maggio 2007, il pubblicò invocò a gran voce il suo ingresso sul terreno di gioco per gli ultimi minuti di gara. Baía collezionò così la sua 700esima presenza con il Porto[2]
Alla fine dell'annata si ritirò dall'attività agonistica. Dal 2007 ricopre l'incarico dirigenziale di resopnsabile delle relazioni internazionali del Porto.
[modifica] Palmarès
[modifica] Squadra
Il 20 agosto 2004 diventò il calciatore professionista con più trofei vinti. Nel corso della sua carriera si aggiudicò ben 32 trofei. È uno dei dieci calciatori che hanno vinto tutte le maggiori competizioni europee.
- Porto: 89/90, 91/92, 92/93, 94/95, 95/96, 98/99, 02/03, 03/04, 05/06, 06/07
- Porto: 89/90, 90/91, 92/93, 93/94, 94/95, 02/03, 03/04, 05/06
- Porto: 90/91, 93/94, 99/00, 02/03, 05/06
- Barcellona: 96/97, 97/98
- Barcellona: 97/98
- Barcellona: 97/98
- Barcellona: 96/97
- Barcellona: 97
- Coppa UEFA: 1
- Porto: 02/03
- Porto: 03/04
- Porto: 04
Il 26 febbraio 2006 giocò la sua 400esima partita nel campionato portoghese nel corso della stagione conclusasi con la vittoria del suo sesto titolo nazionale.
[modifica] Individuali
- Miglior portiere dell'anno UEFA: 1
- 2003/2004
- Miglior portiere d'Europa: 1
- 2004
[modifica] Note
- ^ Notizia - uefa.com
- ^ "FC Porto teve de esperar pelos 52 minutos, mas depois respitou", 21 maggio 2007, David Andrade, Jornal Publico