The X Factor
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The X Factor | ||
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Artista | Iron Maiden | |
Tipo album | Studio | |
Pubblicazione | 2 ottobre 1995 | |
Durata | 71 min : 07 sec | |
Dischi | 1 | |
Tracce | 11 | |
Genere | Heavy metal | |
Etichetta | EMI | |
Produttore | Steve Harris e Nigel Green | |
Registrazione | Bamyard Studios, Essex |
Iron Maiden - cronologia | ||
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Album precedente Live at Donington (1993) |
Album successivo Best of the Beast (1996) |
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The X Factor è il decimo album degli Iron Maiden ed é stato pubblicato nel 1995.
Indice |
[modifica] Il disco
È l'album che vede l'importante avvicendamento al microfono di Blaze Bayley al posto di Bruce Dickinson. Ci sono 2 ipotesi riguardanti la scelta del nome per l'album: una che il titolo potrebbe essere una celebrazione per il 10° album della band, l'altra ipotizza che l' "incognita" sia Blaze Bayley, il nuovo cantante degli Iron Maiden arrivato in sostituzione di Bruce Dickinson. Dopo l'album Fear of the Dark, che in molti hanno interpretato come una versione anni '90 di The Number of the Beast, gli Iron proseguono la saga con un album che in molte analogie rimanda a Piece of Mind: come per quello storico album, anche in questo lavoro il titolo non proviene da nessuno dei brani inseriti.
[modifica] La copertina
La cover di questo album ci mostra finalmente le fasi del processo di lobotomizzazione subita da Eddie nel 1983: la mascotte della band é raffigurata sdraiata ed immobilizzata sul letto di una cupa sala operatoria nel momento in cui la calotta cranica viene rimossa e lascia scoperto il cervello, una scena che anticipa la copertina di Piece of Mind dove Eddie era già stato ricucito e legato. I membri del Fun Club più polemici hanno interpretato questa cover come la morte degli Iron Maiden classici trasformandola in Eddie seduto su di una sedia elettrica.
[modifica] Le canzoni
- La prima traccia è la solenne Sign of the Cross (Il segno della Croce), in cui un lungo coro gregoriano ci introduce al cuore della canzone che inizia con un leggero lavoro di basso e chitarra prima di sfociare nella canzone vera e propria; il brano trae ispirazione dal romanzo di Umberto Eco, "Il nome della rosa" e descrive i momenti in cui 11 frati incappucciati vengono a confessare i vari peccatori. È considerata la migliore di tutte le canzoni dei Maiden composta con Blaze Bayley,non che una delle poche che può competere con i vecchi classici.
- Lord of the Flies (Il Signore delle Mosche) ha un approccio più diretto grazie alla sua velocità, e si lascia ascoltare bene; il brano ci spiega che vivere una vita costantemente in pericolo fra nascondigli e fughe porta ad affrontare in maniera disinteressata e distaccata le cose che ci capitano.
- Man on the Edge (Uomo sul baratro) non si discosta molto dalla canzone precedente, grazie all' ottimo lavoro svolto dal duo Gers/Murray alle chitarre. Il testo descrive la rabbia di un uomo che, dopo l'umiliazione del licenziamento, subisce anche la beffa di rimanere bloccato nel traffico.
- Fortunes of War è caratterizzata da un inizio lento prolungato, cadenzato dal basso di Steve Harris. Il resto della canzone è veloce e senza pause. Il brano ci parla del difficile ritorno alla vita normale di un reduce di guerra che continua ad avere incubi.
Molto convincenti sono anche le successive Look for the Truth e The Aftermath, che dopo un inizio leggero "esplodono" in tutta la loro potenza. Ottima in entrambi i casi la prestazione del cantante Blaze Bayley.
- Look for the Truth (Cercare la verità) ci insegna che dubbi e paure non affrontati riemergono continuamente nei sogni.
- The Aftermath (La conseguenza) si interroga sul perché combattere una guerra. Vale la pena soffrire? Morire? Chi prenderà la colpa?
Judgement Of Heaven, The Edge Of Darkness e Blood On The World's Hands sono segnate da un atmosfera tetra e cupa.
- Judgement of Heaven (Giudizio divino) descrive un aspirante suicida che si aggrappa a qualunque speranza per cercare una ragione di vita e si rivolge a Dio, o meglio al Giudizio divino, che lo sta aspettando.
- Blood on the World's Hands (Sangue sulle mani del mondo) ci dice che il mondo é fuori controllo, ovunque regnano omicidi, brutalità, aggressioni e terrorismo; siamo prossimi al Caos e l'epitaffio ideale del mondo potrebbe essere appunto "Sangue sulle mani del mondo".
- The Edge of Darkness (L'orlo delle tenebre) parla di un soldato americano che, durante la guerra in Vietnam, si scontra con i metodi brutali di un colonnello impazzito.
- 2 A.M. (Le due del mattino) descrive l'insoddisfazione di un uomo che rientra dal lavoro alle due del mattino e si chiede se la vita per lui sia solo questa.
- The Unbeliever (Il Miscredente) ci chiede se, quando ci si guarda dentro, si é soddisfatti di quello che vediamo? Non vorremmo essere un'altra persona? Si ha voglia di affrontare la realtà?
[modifica] Tracce
- Sign Of The Cross (Harris) - 11:18
- Lord of the Flies (Harris/Gers) - 5:05
- Man on the Edge (Bayley/Gers) - 4:14
- Fortunes Of War (Harris) - 7:25
- Look For The Truth (Bayley/Gers/Harris) - 5:12
- The Aftermath (Harris/Bayley/Gers) - 6:19
- Judgement Of Heaven (Harris) - 5:12
- Blood On The World's Hands (Harris) - 5:58
- The Edge Of Darkness (Harris/Bayley/Gers) - 6:37
- 2 A.M. (Bayley/Gers/Harris) - 5:39
- The Unbeliever (Harris/Gers) - 8:02
[modifica] Formazione
- Steve Harris - basso
- Blaze Bayley - voce
- Janick Gers - chitarra
- Dave Murray - chitarra
- Nicko McBrain - batteria
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