Rock in Rio (Iron Maiden)
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Rock in Rio | ||
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Artista | Iron Maiden | |
Tipo album | Live | |
Pubblicazione | 25 marzo 2002 | |
Durata | 116 min : 00 sec | |
Dischi | 2 | |
Tracce | 19 | |
Genere | Heavy Metal | |
Etichetta | EMI (Europa) Portrait/Columbia (US) |
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Produttore | Kevin Shirley | |
Registrazione | 19 gennaio 2001 Rio de Janeiro, Brasile |
Iron Maiden - cronologia | ||
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Album precedente Brave New World (2000) |
Album successivo 17 Numbers by the Beast (2002) |
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Rock in Rio è un doppio album dal vivo del gruppo heavy metal britannico Iron Maiden. Fu inciso nel 2001 al festival Rock in Rio svoltosi a Rio de Janeiro, e pubblicato nel 2002, due anni dopo l'album in studio Brave New World, di cui riprende numerosi brani.
Indice |
[modifica] Il disco
Rock in Rio è il primo album dal vivo pubblicato dagli Iron Maiden dopo il ritorno in formazione di Bruce Dickinson e Adrian Smith ed è anche il primo registrato in un unico concerto dai tempi di Live at Donington del 1992. L'intro, presa dal film Il Primo Cavaliere con Richard Gere e Sean Connery, porta ad una trascinante versione di The Wicker Man aperta da Smith, primo a salire sul palco. Le successive Ghost of the Navigator e Brave New World, benché suonate bene, tendono a rilassare un pò il clima ma quando Dickinson annuncia Wrathchild la folla esplode nuovamente. La prima serie di "classici" prosegue con 2 Minutes to Midnight, aperta da Janick Gers, interrotta da Blood Brothers e continuata da Sign of the Cross dove Dickinson fa dimenticare completamente la versione in studio di Blaze Bayley e Smith migliora di molto la resa generale del brano. Il concerto prosegue con The Mercenary, ostinatamente inserita dai Maiden nonostante non abbia riscosso apprezzamenti in Brave New World, dopodiché nuovamente il pubblico di Rio esplode quando viene eseguita The Trooper. Il secondo disco si apre con Dream of Mirrors, che non lascia molto il segno, e prosegue con una versione da antologia di The Clansman, cantata a squarciagola dal pubblico, con ancora una volta Dickinson che non fa rimpiangere Bayley. La parte finale del concerto è tutta dedicata ai classici iniziando da The Evil That Men Do e proseguendo con Fear of the Dark (eseguita più lentamente della versione in studio), Iron Maiden e The Number of the Beast. Hallowed Be Thy Name entusiasma la folla e Sanctuary la fa cantare a metà brano prima degli assoli finali. Si chiude con l'applauditissimo bis eseguito con Run to the Hills. In generale una prova molto convincente degli Iron Maiden che lascia scontenti solo per la mancata esecuzione di tanti altri classici della band.
[modifica] Tracce
[modifica] CD 1
- Intro - 1:55
- The Wicker Man - 4:41
- Ghost of the Navigator - 6:48
- Brave New World - 6:06
- Wrathchild - 3:05
- 2 Minutes to Midnight - 6:26
- Blood Brothers - 7:15
- Sign of the Cross - 10:49
- The Mercenary - 4:42
- The Trooper - 4:33
[modifica] CD 2
- Dream Of Mirrors - 9:37
- The Clansman - 9:19
- The Evil That Men Do - 4:40
- Fear of the Dark - 7:40
- Iron Maiden - 5:51
- The Number of the Beast - 5:00
- Hallowed Be Thy Name - 7:23
- Sanctuary - 5:17
- Run to the Hills - 4:59
[modifica] Formazione
- Bruce Dickinson - Voce
- Dave Murray - Chitarra
- Janick Gers - Chitarra
- Adrian Smith - Chitarra
- Steve Harris - Basso
- Nicko McBrain - Batteria