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Piedimonte Matese - Wikipedia

Piedimonte Matese

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Piedimonte Matese
[[Immagine:{{{panorama}}}|300px|Panorama di Piedimonte Matese]]
Piedimonte Matese - Stemma
Nome ufficiale: {{{nomeUfficiale}}}
Stato: bandiera Italia
Regione: Campania
Provincia: stemma Caserta
Coordinate: 41°21′0″N 14°21′0″E / 41.35, 14.35
Altitudine: 165 m s.l.m.
Superficie: 41,34 km²
Abitanti:
11.458
Densità: 279 ab./km²
Frazioni: Sepicciano 
Comuni contigui: Alife, Campochiaro (CB), Castello del Matese, Cusano Mutri (BN), Guardiaregia (CB), San Gregorio Matese, San Potito Sannitico, Sant'Angelo d'Alife
CAP: 81016
Pref. tel: 0823
Codice ISTAT: 061057
Codice catasto: G596 
Nome abitanti: piedimontesi 
Santo patrono: San Marcellino 
Giorno festivo: 2 giugno 
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
Portale:Portali Visita il Portale Italia

Piedimonte Matese (già Piedimonte d'Alife fino al 1974) è un comune di 11.458 abitanti in provincia di Caserta.

Indice

[modifica] Descrizione generale

La posizione geografica di Piedimonte Matese rende questa cittadina incantevole, porta naturale del Matese e centro del Parco Regionale del Matese; punto di partenza di interessanti escursioni in montagna alla scoperta di innumerevoli varietà floreali e faunistiche, conserva un vasto patrimonio d'arte e numerose e di notevole pregio sono le testimonianze artistiche che la storia ha lasciato nelle vie, nelle chiese, nei palazzi del centro storico.

Veduta del Monte Muto, in cima è possibile notare il campanile del complesso di Santa Maria Occorrevole  (Foto di Luigi Caruso)
Veduta del Monte Muto, in cima è possibile notare il campanile del complesso di Santa Maria Occorrevole
(Foto di Luigi Caruso)

Situato in un territorio ancora incontaminato alle estreme pendici meridionali del Matese, ai piedi del Monte Cila, della Terrazza di Castello e del Monte Muto, ed allo sbocco di tre valli, Paterno, del Rivo e del Torano, Piedimonte è il centro maggiore del comprensorio matesino.

Dalle montagne che lo circondano scendono tre corsi d'acqua: il Torano affluente di sinistra del fiume Volturno, che è collegato idrograficamente con il Lago Matese per scorrimenti sotterranei di natura carsica; il Rivo ed il Maretto, oggi poco visibili, che bagnano Piedimonte prima di confluire anch'essi nel Volturno.

[modifica] Origini del Nome

Per le origini del nome non è possibile definire una data precisa, sicuramente anteriore all'anno 1000 perché è presente in documenti di questa data - per esempio nella donazione del Principe Pandolfo di Benevento del 18 Dicembre 977 verso il Monastero di santa Maria in Cingla presso Ailano in cui si cita:

« ... terre in Pedemonte e Sepeczano ...  »

e nel più recente accordo di cessione tra il Vescovo di Alife e lo stesso Monastero datato 1020 in cui si cita:

« ... quinta vero ad Pedas de monte ubi dicitur ad pentuma et petra cupa, era flubio Torano ... »

petra cupa ora "Gola dell'Inferno".

[modifica] Cenni storici

I reperti archeologici (armi litiche e terrecotte), come i resti delle mura megalitiche, testimoniano una presenza umana nella zona fin dall'età neolitica. Antichissima cittadina sannitica, Piedimonte, conquistata dali Romani nel 326 a.C., non raggiunse mai un'importanza rilevante a causa della vicina Alife, fiorente colonia romana.

Conobbe un certo sviluppo dopo la distruzione di Alife nell'876, di cui accolse la popolazione, ma appare citata soltanto nel 1168 come possesso di Novellone di Bussono. Federico II la concesse in feudo, nel secolo XIII°, al Conte di Acerra Tommaso d'Aquino, che nel 1229 vi resistette vittoriosamente all'assedio del cardinale Pelagio, comandante delle truppe pontificie. Passata ai Della Leonessa nel secolo XIV°, nel 1383 fu ceduta definitivamente ai Gaetani d'Aragona.

Assediata e conquistata dal cardinale Vitelleschi per conto del papa Eugenio IV nel 1437, fu nuovamente assediata dalle truppe del re di Napoli durante la congiura dei baroni e nel 1504 fu invasa e saccheggiata dagli Spagnoli. In seguito prese a svilupparsi rapidamente come centro commerciale e manifatturiero (tessuti di lana e cotone). Fu così eretta a principato nel 1715 e confermata in feudo ai Gaetani d'Aragona e nel 1730 ottenne il titolo di città dall'imperatore Carlo VI. Assediata e saccheggiata nuovamente dai Francesi nel 1799, nel 1860 subì persecuzioni da parte dei Borbonici, tornati in città dopo la proclamazione della caduta del Regno di Napoli. Nel 1943, durante l'ultima Guerra Mondiale, ha subito gravi devastazioni.

[modifica] Araldica

[modifica] Stemma Comunale

Con D.P.R. 28.11.2003, su proposta del Presidente del Consiglio Berlusconi, il Presidente della Repubblica Ciampi concede alla città di Piedimonte Matese il seguente stemma e gonfalone:

« Stemma: Campo d'argento, ai tre cipressi di verde, fustati al naturale, nodriti su tre montagne di verde, fondate in punta e uscenti dai fianchi dello scudo, la montagna a sinistra con i declivi visibili, quella centrale con il declivio in banda parzialmente celato dalla montagna a sinistra, quella a destra con il declivio in banda parzialmente celato dalla montagna centrale.


Ornamenti esteriori: da Città cioè in testa una corona d'oro e in coda due fronde una di quercia e l'altra d'alloro legate da un nastro in tricolore.

Gonfalone: drappo di bianco. »

Per campo si intende il corpo dello scudo, l'argento significa purezza - non si conosce la motivazione della scelta, ma questa potrebbe derivare dalla grande religiosità che hanno sempre avuto gli abitanti di questi luoghi - il Cipresso, invece, indica una celebrità intramontabile e giudicando il disegno questa è chiaramente riferita alle tre elevature: la Cila, la piana di Castello e Monte Muto.

Lo stemma è di origine molto antica ma questa non è stata definita con certezza, sicuramente almeno del 1600 perché è presente in monumenti e documenti di questa data - per esempio era presente sull'arco dell'abside di Santa Maria Occorrevole ma è stata cancellata dai restauri del 1934.

Inizialmente solo lo scudo, questo in seguito fu sormontato da una corona - che indica l'importanza dei comuni. La prima corona era più semplice - di valore inferiore al dovuto - fu attribuita per errore dalla Regia Consulta Araldica il 4 Maggio 1870, aveva valore riferito a comuni che superavano 3000 abitanti - ma Piedimonte era città già dal 1730 - gli organi competenti del comune però, invece di fare ricorso la adottò. Questo antico stemma è ancora presente sul pavimento all'ingresso di Santa Maria Maggiore.

Nel passaggio da Feudo a Comune - Castello, San Gregorio e San Potito si sono separati da Piedimonte e hanno ereditato uno dei tre cipressi.

[modifica] Cenni artistici

L'abitato, sviluppatosi soprattutto nel tardo Medioevo, si presenta come un antico centro in posizione naturalmente strategica e conserva alcune felici caratteristiche ambientali cui si adeguano decorosamente anche le posteriori costruzioni barocche.

Nella Chiesa di San Biagio, costruita agli inizi del secolo XV°, vi è un ciclo di affreschi con storie dell'Antico e Nuovo Testamento e storie di San Biagio, che costituisce una delle espressioni più alte di quella cultura figurativa tardo-gotica, largamente influenzata da tendenze internazionali, fiorita intorno al secolo XV°. La chiesetta ha un portale ogivale e l'interno ad una navata divisa in due campate con un arco pure ogivale.

Nel 1414 fu eretta la Chiesa di San Tommaso (o San Domenico), su edificio precedente a sua volta sorto su ruderi di un tempio romano. La chiesa ha una semplice facciata a cuspide con portale ogivale e campanile con ottagono cuspidato; l'interno, ad una navata, rifatto nel '600, conserva un coro ligneo cinquecentesco e tavole e affreschi dei secoli XVII° e XVIII°. Nella base del campanile sono inseriti metope e triglifi dell'antico tempio pagano.

Nell'annesso ex-convento, oggi sede del museo alifano, si conservano interessanti reperti archeologici provenienti dalla vicina Alife: armi e oggetti dell' età della pietra, terrecotte di età greco-romana e oggetti di interessi artistico e storico quali monete, pergamene, coralli miniati, ceramiche e armi.

Del 1640 è il Santuario dell'Annunziata, dalla movimentata e ricca facciata barocca con tre portali di cui particolarmente ricco è il mediano, sobriamente decorato e sormontato da una nicchia. L'interno è a tre navate, adorno di stucchi, e conserva altari lignei lavorati, un coro settecentesco intagliato da A.Giordano nel 1749, una grande tavola di N.M.Rossi del 1732 ed una Natività di scuola napoletana attribuita a F.Curia (1538-1610).

Su disegno di Cosimo Fanzago (1593-1678) è stata costruita la Chiesa di San Salvatore, il cui interno è ornato di marmi e stucchi barocchi. Del secolo XVIII° è la Basilica di Santa Maria Maggiore[www.basilicasantamariamaggiore.it], che conserva tavole e tele dei secoli XV° e XVII°. Il palazzo ducale dei Gaetani d'Aragona, rifatto agli inizi del secolo XVIII°, conserva della precedente costruzione alcune finestre ogivali, un portale del '600, uno del secolo XV° in stile durazzesco e stucchi e dipinti del secolo XVII°.

Il palazzetto De Forma conserva bifore trecentesche. Il Santuario di Santa Maria Occorrevole, situato nei dintorni, fu eretto nel secolo XV° su una precedente costruzione di cui resta l'abside trecentesca con affreschi degli inizi del '400. La chiesa, a tre navate, fu in gran parte rifatta nel '600 e restaurata nel 1934.

Il Santuario di Santa Maria degli Angeli, cui si accede per il Viale della Solitudine, fiancheggiato dalle cappelle della Via Crucis, è del 1678 ed ha un interno barocco.

[modifica] Sagre, Feste e Fiere

  • 1° Gennaio - Corteo dei pastori
  • 25 aprile - Festa delle Primavera Presso il Parco Urbano di Piedimonte
  • Maggio - Mostra sui costumi, sulle arti e sulle tradizioni popolari del Matese, visite guidate
  • 22 Maggio - Festa di S. Rita
  • 3° Domenica di Maggio - Festa di Maria SS. Immacolata
  • dal 1 al 5 Giugno - Festa Patronale di San Marcellino
  • 13 Giugno - Festa di S. Antonio da Padova
  • 2 Luglio - Sagra Madonna dello Spiganardo con il "Corteo dei Canestri" (in località Scorpeto)
  • il 15 e 16 Luglio - Festa di Maria SS. Del Carmine
  • dal 25 al 27 Luglio - Festa di S. Anna
  • 2° domenica di Settembre - Fiera di San Bartolomeo (in località Sepicciano)
  • 7 e 8 Settembre - Festa di Maria SS. Della Libera
  • 2 Ottobre - Maratona dei Colli Piedimontesi
  • 2° Domenica di Ottobre - Festa di Maria SS. Della Pietà
  • dal 10 al 12 Novembre - Fiera di S. Martino
  • Natale - per diversi giorni Presepe vivente stanziale - ogni anno in un rione diverso
  • 31 Dicembre - Concerto di fine anno

[modifica] Le Chiese

  • Basilica di Santa Maria Maggiore o Ave Regina Coelorum [(www.basilicasantamariamaggiore.it)]
  • Cappella della Pietà
  • Cappella di San Biagio
  • Cappella di San Giovanni
  • Chiesa del Carmine
  • Chiesa del Salvatore
  • Chiesa dell’Annunziata o Ave Gratia Plena
  • Chiesa della Madonna delle Grazie
  • Chiesa della Santissima Annunciazione di Maria
  • Chiesa della Solitudine di Santa Maria degli Angeli
  • Chiesa di San Benedetto
  • Chiesa di San Cassiano presso San Potito
  • Chiesa di San Filippo Neri
  • Chiesa di San Francesco
  • Chiesa di San Giovanni Battista
  • Chiesa di San Marco
  • Chiesa di San Michele presso Sepicciano
  • Chiesa di San Nazario
  • Chiesa di San Rocco
  • Chiesa di San Sebastiano
  • Chiesa di San Tommaso d’Aquino o S.Domenico
  • Chiesa di Sant’Anna o dei Celestini o di Santa Maria del Carmine
  • Chiesa di Sant’Antonio Abate
  • Chiesa di Sant’Antonio da Padova
  • Chiesa di Santa Lucia ad aquas
  • Chiesa di Santa Maria degli Angeli
  • Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli
  • Chiesa di Santa Maria Occorrevole



[modifica] Personalità legate a Piedimonte Matese

  • Ercole D'Agnese, nato a Piedimonte d'Alife il 3 maggio 1745, professore dl letteratura, giustiziato a Napoli il 1 ottobre 1799 come aderente alla repubblica napoletana.
  • Enrico Caruso, sul quale è ancora in discussione il luogo di nascita che alcuni indicano nella realtà in Piedimonte d'Alife. Il famoso tenore è comunque legato a questo paese perché i genitori, poco prima o poco dopo la nascita del figlio si sarebbero trasferiti per motivi economici da Piedimonte a Napoli, dove anche la madre poté lavorare.
  • Vincenzo de Franchis (1530-1601), giureconsulto.
  • Ludovico Paterno (1533-1600 circa), poeta.
  • Francesco de Benedictis (1607-1678), pittore.
  • Luigi Gaetani d'Aragona (1777-1849), generale.


[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti


[modifica] Galleria d'immagini

[modifica] Bibliografia

Prof. Dante Bruno Marrocco. Piedimonte Matese: Storia e attualità . Napoli, Edizioni A.S.M.V., 1980. Descrizione completa edizioni: I 1961, II (aggiornata) 1980, III (aggiornata) 1999.

[modifica] Collegamenti esterni

http://digilander.libero.it/mgiugliano/ a cura del Prof.Michele Giugliano

http://xoomer.alice.it/piedimontematese

http://www.basilicasantamariamaggiore.it

http://www.parrocchiasepicciano.it


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