Nazionale di calcio del Giappone
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Giappone | ||||||
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Federazione | Japan Football Association | |||||
Codice FIFA: | JPN | |||||
Soprannome: | Blues | |||||
Selezionatore | Takeshi Okada, (2007-) | |||||
Record presenze | Masami Ihara (122) | |||||
Capocannoniere | Kunishige Kamamoto (73) | |||||
Esordio internazionale Giappone 0 - 5 Cina Tokyo, Giappone; 9 maggio 1917) |
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Migliore vittoria Giappone 15 - 0 Filippine Tokyo, Giappone; 27 settembre 1967 |
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Peggiore sconfitta Giappone 2 - 15 Filippine Tokyo, Giappone; 10 settembre 1917 |
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Campionato del mondo | ||||||
Partecipazioni | 3 (Prima nel Francia 1998) | |||||
Miglior risultato | ottavi di finale, 2002 | |||||
AFC Coppa asiatica | ||||||
Partecipazioni | 5 (Prima nel 1988) | |||||
Miglior risultato | Vincitori, 1992, 2000, 2004 |
La Nazionale di calcio giapponese (in giapponese 日本代表 - Nihon Daihyo) è la compagine rappresentativa del Giappone ed è posta sotto l'egida della Federazione calcistica giapponese. Negli ultimi anni è stata la rappresentativa calcistica asiatica con il punteggio più alto nel Ranking mondiale FIFA.
In patria le vicende della squadra sono seguite con molta passione. Dopo essere stato eclissato per anni da sumo, wrestling e baseball, il calcio ha infatti di recente acquistato una certa popolarità, specialmente dopo il lancio della J League nel 1993.
Indice |
[modifica] Storia
Prima degli anni Novanta, complice il poco seguito popolare, il Giappone condusse una lunga esperienza calcistica di basso profilo, vedendo il Campionato del mondo come un miraggio. La formazione nipponica cominciò ad accrescere il proprio prestigio internazionale nell'ultimo decennio del '900, fino ad arrivare a un punto chiave della sua storia calcistica, quel che viene chiamata l'Agonia di Doha, ovvero una partita di qualificazione giocata in Qatar contro l'Iraq nel 1994, per il girone finale asiatico: i nipponici avrebbero dovuto necessariamente battere la squadra mediorientale, ma fallirono nell'impresa e non riuscirono a qualificarsi ad USA '94. L'evento lasciò molta tristezza nel paese, che grazie alla J. League si è sempre più appassionato al calcio.
La prima presenza del Giappone al Campionato del mondo fu nell'edizione del 1998, dove però fu eliminato al primo turno perdendo tutte le partite. Se l'1-0 contro l'Argentina siglato da Gabriel Batistuta e la sconfitta con la Croazia erano preventivabili, nonostante oltretutto la formazione asiatica avesse evidenziato sprazzi di buon calcio, rimase cocente la delusione dopo l'inattesa sconfitta contro una già eliminata Giamaica per 2-1. Nonostante la magra figura in termini di risultati, molti giocatori nipponici, come Hidetoshi Nakata, si misero in mostra.
Quattro anni dopo il Giappone co-ospitò con la Corea del Sud i Mondiali del 2002, qualificandosi d'ufficio. Nonostante un deludente 2-2 contro il Belgio nella partita d'esordio, la squadra giapponese riuscì a passare al turno successivo vincendo 1-0 contro la Russia e 2-0 contro la Tunisia. Tuttavia agli ottavi furono fermati dalla rivelazione Turchia, che sarebbe poi arrivata terza, per 1-0.
Molto più propizia la storia calcistica giapponese nella Coppa d'Asia, specialmente recente, che ha visto ben tre successi in quattro occasioni. I principali rivali asiatici sono la Corea del Sud, seguita dall'Iran e dall'Arabia Saudita.
L'8 giugno 2005, il Giappone si è qualificato per la sua terza volta ai Mondiali battendo la Corea del Nord 2-0 a Bangkok (campo neutro). A Germania 2006 è arrivata quarta nel Gruppo F, comprendente anche Australia, Brasile e Croazia.
[modifica] Calcio e cultura popolare giapponese
L'emergere del Giappone nel football è in parte anche dovuto ai fumetti (i famosi manga) nei quali, negli ultimi anni ha fatto la sua comparsa la palla bianca e nera; e dagli anni '80 ne sono comparsi molti.
Se molti potrebbero non conoscere manga o anime chiamati in Italia Palla al centro per Rudy o il vecchissimo quanto seguito Arrivano i superboys con Shingo Tamai, chiunque avrà quantomeno sentito parlare di Holly e Benji (Captain Tsubasa), storia in campo e fuori di Tsubasa Ozora, meglio noto in Europa come Holly Hutton: il suo frequente vestire la "maglia blu" ha diffuso la passione per quello che viene definito "il gioco più bello".
[modifica] Colori e simboli
Il colore della nazionale giapponese è l'azzurro: in particolare la divisa tradizionale casalinga è composta da una maglia azzurra, dei pantaloncini bianchi e dei calzettoni azzurri, mentre la tenuta da trasferta è l'esatto contrario. Nonostante i fornitori tecnici nell'arco degli anni, favoriti da un mercato di merchandising in Giappone piuttosto favorevole, si siano sbizzarriti nella composizione delle maglie, aggiungendo motivi ornamentali come delle fiamme sulle spalle nel 1998 e del 1996, le righe bianche e triangoli rossi del 1992-1995, le curve rossobianche del 1999 o delle curve bianche e celesti nel 2006 le tenute sono rimaste grosso modo sempre le stesse. Lo stemma è giallo con una striscia rossa con le lettere JFA con sotto un yatagarasu(aquila a tre zampe) stilizzato nero che regge un pallone rosso. I fornitori ufficiali sono adidas 1985-1988/1992/1996/1999-attualmente, Puma- 1988/1994 e asics 1995/1998
[modifica] Stadio
Lo stadio storico della nazionale giapponese è lo stadio nazionale nipponico, ovvero l'"Olimpico" di Tokyo, dove la squadra ha giocato quasi tutte le partite internazionali fino al 2002.
Dopo i mondiali co-ospitati con la Corea, i nuovi impianti costruiti o frutto di ristrutturazioni avveniristiche hanno cominciato a sostituire l'Olimpico, soprattutto l'assai più capiente International Stadium di Yokohama, divenuto l'impianto principale giapponese , o il Saitama Stadium.
[modifica] Presenze ai mondiali
- 1930 - Non iscritta
- 1934 - Non iscritta
- 1938 - Ritirata
- 1950 - Non iscritta
- 1954 - Non qualificata
- 1958 - Non iscritta
- 1962 - Non qualificata
- 1966 - Non iscritta
- Dal 1970 al 1994 - Non qualificata
- 1998 - Eliminata al primo turno
- 2002 - Eliminata agli ottavi di finale
- 2006 - Eliminata al primo turno
Ultimi risultati: MONDIALI 2002 Giappone-Belgio 2-2 (girone), Giappone-Russia 1-0 (girone), Giappone-Tunisia 2-0 (girone), Giappone-Turchia 0-1 (ottavi).
MONDIALI 2006 Giappone-Australia 1-3 (girone), Giappone-Croazia 0-0 (girone), Giappone-Brasile 1-4 (girone).
[modifica] Presenze nella Coppa d'Asia
- dal 1956 al 1964 - Non iscritta
- 1968 - Non qualificata
- 1972 - Non iscritta
- 1976 - Non qualificata
- 1980 - Non iscritta
- 1984 - Non iscritta
- 1988 - Eliminata al primo turno
- 1992 - Campioni
- 1996 - Eliminata ai quarti di finale
- 2000 - Campioni
- 2004 - Campioni
- 2007 - Semifinali
[modifica] Capocannonieri
- Kunishige Kamamoto - 73 (1964-1977)
- Kazuyoshi Miura - 56 (1990-2000)
- Takuya Takagi - 28 (1992-1997)
- Hiromi Hara - 24 (1978-1988)
- Naohiro Takahara - 23 (2000-)
- Masashi Nakayama - 21 (1990-2003)
[modifica] Altri giocatori celebri
- Alex
- Junichi Inamoto
- Yoshikatsu Kawaguchi
- Hidetoshi Nakata
- Shunsuke Nakamura
- Shinji Ono
- Tsuneyasu Miyamoto (attuale capitano)
[modifica] Allenatori famosi
[modifica] Collegamenti esterni
- Squadre nazionali della Japan Football Association
- RSSSF archivio dei risultati della squadra nazionale
- RSSSF archivio dei giocatori con più presenze e con più gol
Predecessore: | Nazionali di calcio Campioni d'Asia | Successore: | |
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Arabia Saudita | 1992 | Arabia Saudita | I |
Arabia Saudita | 2000, 2004 | Iraq | II |
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Nazionali non asiatiche iscritte alla AFC
Australia (Fino al 2006 membro dell'OFC)
Nazionali di ampliata giurisdizione
Vietnam del Nord · Yemen del Nord
Nazionali scomparse