Miro (Suebo)
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Miro dei Suebi (... – 583) è stato un sovrano spagnolo. chiamato anche Mirone, re dei Suebi di Gallaecia dal 570 alla sua morte.
[modifica] Biografia
Salì al trono, nel 570, alla morte del re Teodemaro.
Tra il 571 ed il 572, approfittando che i visigoti di Leovigildo erano in guerra contro i Bizantini nel sud della penisola iberica, Miro espanse il suo regno occupando le zone di Plasencia, Coria, Las Hurdes e Batuecas.
Nel 572, convocò il secondo concilio di Braga, a cui parteciparono dodici vescovi e deliberò sull'etica di comportamento e sui doveri dei vescovi e del clero di Gallaecia.
Nello stesso anno attaccò gli ariani che si trovavano nella parte nord orientale del suo regno, nelle Asturie e nella Cantabria.
Questo attacco diede il preteso al re dei Visigoti, Leovigildo, che era ariano, di attaccare il regno svevo.
Nel 573, Leovigildo era arrivato ai confini del regno degli Svevi, dopo aver conquistato la provincia di Braganza e la valle del fiume Sabor e tra il 573 ed il 574, spingendo gli Svevi verso il nord, avanzò nella valle del fiume Duero, fondando la città di Villa Gothorum (ora Toro).
Si rivolse, quindi , contro la Cantabria, dove conquistò Astorga, il cui controllo oltre al controllo di Toro gli permise, nel 575 di invadere la Galizia.
Miro, dopo aver perso Ourense e tutto il sud est, con le città di Porto e Braga sotto assedio, si sottomise e chiese la pace (578), ottenendo una breve tregua.
Nel 581, Ermenegildo, governatore della Betica, e figlio del re dei visigoti, Leovigildo, si ribellò al padre, accettando la corona offertagli dai ribelli sivigliani.
La contrapposizione tra padre e figlio era dovuta soprattutto a motivi di appartenenza religiosa: Leovigildo era ariano, mentre Ermenegildo, dopo il matrimonio(579) con la principessa dei Franchi Ingunda, si era convertito al cattolicesimo;
Miro, quando, nel 583, seppe che i sostenitori di Ermenegildo erano asseragliati a Siviglia, assediata da Leovigildo, decise di correre in loro soccorso; ma, prima di poter giungere a Siviglia e portare il suo aiuto, fu affrontato da Leovigildo che lo attaccò e lo respinse, facendolo rientrare nei suoi possedimenti.
Miro, rientrato nel suo regno, dopo poco, sempre nel 583, morì.
Precedessore Teodemaro |
Sovrani Svevi 570–583 |
Successore Eborico |
[modifica] Voci correlate
- Vandali
- Svevi
- Sovrani visigoti
- Imperatori romani
- Tabella cronologica dei regni della Penisola iberica
[modifica] Bibliografia
- Rafael Altamira, "La Spagna sotto i Visigoti", in "Storia del mondo medievale", vol. I, 1999, pp. 743-779
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