Luigi II di Borbone-Condé
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Luigi II di Borbone - Condé (Parigi, 8 settembre 1621 – Fontainebleau, 11 novembre 1686) è stato un principe e condottiero francese. Fu il 4° Principe di Condé, il più noto rappresentante del ramo dei Condé della dinastia dei Borbone di Francia ed uno dei più abili combattenti del Seicento. Le sue grandi capacità in ambito militare gli valsero l'epiteto di Gran Condé (le Grand Condé); egli fu anche considerato l' "Alessandro Magno di Francia".
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[modifica] Biografia
Luigi II era figlio di Enrico II di Borbone-Condé (1° settembre 1588 – 26 dicembre 1646) e di Carlotta Margherita di Montmorency. Duca d'Enghien fino al momento di ereditare il titolo di "principe di Condé" alla morte del predecessore, cioè il padre.
Durante la Guerra dei Trent'anni, nel 1643, fu nominato comandante dell'esercito di Fiandra contro gli spagnoli che sconfisse nella fondamentale battaglia di Rocroi[1], che segnò la svolta del conflitto tra le due nazioni in favore della Francia e gli diede fama europea. In seguito, combattendo con il Turenne sconfisse gli eserciti imperiali a Friburgo (1644) e a Nördlingen (1645); l'anno successivo ottenne, quindi, la capitolazione di Dunkerque. Fu, poi, inviato, senza successo, in Catalogna, ma, tornato in Fiandra, portò a compimento la conquista di Ypres e trionfò a Lens (1648), dove sconfisse il resto della fanteria spagnola.
A Parigi prese parte alla prima e alla seconda Fronda contro il re e Mazzarino; fu arrestato e dovette passare un anno in prigione, dopo il quale si alleò con la Spagna per combattere il potente ministro e tentò senza fortuna l'invasione della Francia. Fu sconfitto infatti dal Turenne il 7 aprile 1652 a Blénau. Sei anni dopo fu nuovamente sconfitto dallo stesso Turenne a Dunkerque
Nel 1659 poté tornare nel suo paese, in seguito alla pace dei Pirenei e, una volta reintegrato nel suo grado, ottenne nuove vittorie nella Franca Contea contro la Spagna (1668). Quattro anni dopo guidò, insieme con il Grand Turenne, gli eserciti contro l'Olanda e svolse con successo il suo ultimo incarico nel 1675, quando difese l'Alsazia minacciata da Montecuccoli.
Aveva sposato nel 1641 una nipote tredicenne del cardinale Richelieu, Claire Clémence de Maillé Brézé, dalla quale ebbe due figli:
- Enrico Giulio di Borbone, principe di Condé (Parigi, 1643- ivi, 1709) che lo seguì nell'avventura spagnola;
- Luigi, (Bordeaux, 20 settembre 1652– ivi, 11 aprile 1653).
Luigi II di Borbone-Condé morì all'età di 65 anni nel castello di Chantilly (un dono di Luigi XIV), circondato di poeti e letterati.
[modifica] Note
- ^ Si disse che Luigi, la sera avanti la battaglia di Rocroi abbia dormito profondamente nonostante il pensiero dello scontro imminente dalle sorti incerte contro un potente nemico. Questo fatto accreditò la fama del Gran Condé come quella di un uomo capace di estraniarsi dalle preoccupazioni del momento se necessario e concentrarsi sull’esigenza immediata, un esempio cioè di freddezza ma anche di serenità d’animo. Questo particolare viene riportato da Alessandro Manzoni nel secondo capitolo de I Promessi Sposi per contrapporre la tranqillità del principe agli incubi notturni di Don Abbondio.
[modifica] Successione
separatore
Preceduto da: | Principe di Condé | Succeduto da: |
Enrico II di Borbone-Condé 1588 - 1646 |
Luigi II di Borbone-Condé 1646 - 1686 |
Enrico III Giulio di Borbone-Condé 1686 - 1709 |
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