Luca il contrabbandiere
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Luca il contrabbandiere | |
Una scena del film |
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Titolo originale: | Luca il contrabbandiere |
Paese: | Italia |
Anno: | 1980 |
Durata: | 97' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | noir |
Regia: | Lucio Fulci |
Soggetto: | Ettore Sanzò, Gianni De Chiara |
Sceneggiatura: | Lucio Fulci, Ettore Sanzò, Gianni De Chiara, Giorgio Mariuzzo |
Produttore: | Sandra Infascelli |
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Fotografia: | Sergio Salvati |
Montaggio: | Vincenzo Tomassi |
Effetti speciali: | Germano Natali, Roberto Pace |
Musiche: | Fabio Frizzi |
Scenografia: | Franco Calabrese |
Costumi: | Massimo Lentini |
Trucco: | Franco Di Girolamo |
Si invita a seguire le linee guida del Progetto Film |
« No... uno sfregio dev'essere uno sfregio: voltatela! » | |
(Il "Marsigliese" ordina a un suo uomo di sodomizzare la moglie di Luca Ajello)
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Luca il contrabbandiere è un film del 1980, diretto da Lucio Fulci.
Girato da Fulci dopo il successo del suo primo horror Zombi 2, Luca il contrabbandiere è un noir iperviolento, con scene splatter che rimandano all'horror: un colpo di pistola che sfonda il volto e squarcia la gola, una brutale scena di stupro, una donna torturata con la fiamma ossidrica e coltellate che squarciano il petto.
Indice |
[modifica] Trama
Luca Ajello è un contrabbandiere di sigarette che opera a Napoli, e ha ai suoi ordini una squadra di motoscafisti. Dopo un inseguimento in mare da parte della polizia Luca sospetta che il suo rivale Sciorino stia tentando di incastrarlo, passando informazioni alla polizia. Il fratello di Luca, Michele, invece è convinto che a fare il doppio gioco sia Perlante, un playboy invischiato con la camorra.
Qualche tempo dopo Luca e Michele cadono vittime di un'imboscata organizzata da alcuni finti poliziotti: Michele viene ucciso, mentre Luca si salva per miracolo. Perlante gli consiglia di lasciare per un po' di tempo la città, ma Luca rifiuta. Al funerale, celebrato nel golfo con il seguito di una flotta di motoscafi, Luca giura di vendicare il fratello. Decide di affrontare Sciorino ed entra nella sua abitazione, ma viene disarmato e brutalmente picchiato. Sciorino gli risparmia la vita, e gli dice che lui non c'entra niente con la morte del fratello.
Una soffiata spinge Luca a seguire la pista di un tale "Marsigliese", un trafficante di droga. Raggiunta la sua barca Luca vi trova uno degli spacciatori del "Marsigliese", e lo tortura fino ad ottenere informazioni sul suo capo, quindi telefona a Perlante per saperne di più su questo individuo, che sembra si stia mettendo d'accordo con le organizzazioni camorristiche per il traffico di droga.
La crudeltà del "Marsigliese" è subito dimostrata dal modo in cui punisce Ingrid, una ragazza che ha cercato di fregarlo con una partita di droga fasulla: l'uomo le brucia parte del viso con una fiamma ossidrica. Poco dopo ordina una serie di attentati per eliminare alcuni boss che lo osteggiano. Uno di questi è Perlante, ma il suo braccio destro Alfredo Squillante arriva prima di lui nella camera da letto e aziona inavvertitamente una bomba, morendo al posto suo.
A questo punto Perlante fa da mediatore tra il "Marsigliese" e i boss della camorra, invitando anche Luca, che dovrebbe mettere a disposizione la sua squadra di motoscafisti. Luca però rifiuta, e convince i boss a fare altrettanto.
Il giorno dopo una massiccia operazione della guardia di finanza rastrella quasi tutti i contrabbandieri, eccetto Luca, salvato da Sciorino, che gli propone di allearsi contro l'avversario straniero. La riunione è prevista nell'abitazione di Perlante, ma subito Luca si accorge di essere stato attirato, insieme a Sciorino, in una trappola. Segue una sparatoria, nella quale Sciorino ha la peggio, ma prima riesce a colpire alla gola Perlante, che era d'accordo con il "Marsigliese".
Luca riesce a salvarsi e fugge, ma il "Marsigliese" gli rapisce la moglie Adele, la fa violentare brutalmente e ne fa ascoltare le grida d'aiuto a Luca, al telefono, certo che l'uomo cederà alle sue richieste di collaborazione.
Questa è la goccia che fa traboccare il vaso: un vecchio boss della camorra, don Morrone, interrompe il suo ritiro forzato e chiama a raccolta tutti i vecchi boss, che tornano a maneggiare le armi e ingaggiano una lunga sparatoria contro gli uomini del "Marsigliese", facendo una strage.
Il "Marsigliese" però riesce a fuggire, ma viene inseguito da Luca, che gli spara facendolo cadere in una discarica di rifiuti.
[modifica] Produzione
Dopo il grande successo di Zombi 2 Fulci ebbe molte proposte per il film successivo. Alla fine il regista accettò quella della produttrice Sandra Infascelli, su un film ambientato a Napoli, riguardante il contrabbando.
[modifica] Sceneggiatura
La sceneggiatura del film fu scritta da Fulci insieme a Giorgio Mariuzzo, che scrisse il finale con i vecchi camorristi che difendono il contrabbandiere e aggiunse qualche scena di violenza.
[modifica] Riprese
Le riprese del film iniziarono il 3 dicembre 1979 e terminarono nel marzo 1980. Il titolo di lavorazione era Il contrabbandiere, ma Fulci voleva intitolarlo Violenza. Le riprese si svolsero tra Napoli e Roma, agli Studi De Paolis.
Dopo due settimane di riprese i soldi finirono, e dopo alcune discussioni la troupe decise di recarsi a Napoli, per terminare il film. Lì la troupe ricevette un aiuto da parte dei veri contrabbandieri, che arrivarono addirittura a finanziare il film e a fornire veri scafisti alla guida dei motoscafi. Inoltre rividero anche la sceneggiatura e i dialoghi del film, inserendo frasi contro il traffico di droga, e imposero il cambio del titolo, Violenza, che ritenevano poco consono alla loro immagine. Pare che alle riprese del film abbia assistito anche Giuseppe Greco, figlio del boss mafioso Michele Greco, detto "Il papa".[1]
Fulci dichiarò: "Avevo letto di un'inchiesta giornalistica sul contrabbando e la trasformai, con Mariuzzo, in un film nero all'italiana. Ci divertimmo molto a farlo. Non sapevo che in realtà il film era prodotto... dai contrabbandieri!".[2]
Giannetto De Rossi fu chiamato per effettuare gli effetti speciali della sequenza in cui alla spacciatrice viene bruciata la faccia con una fiamma ossidrica, ma non è accreditato nei titoli del film.
[modifica] Cast
Il protagonista del film è Fabio Testi, che aveva già interpretato molti film poliziotteschi e spaghetti western. Presenti anche molti noti caratteristi del cinema italiano, come Nello Pazzafini, Venantino Venantini e Romano Puppo.
Il Marsigliese è interpretato da Marcel Bozzuffi, che aveva interpretato Il braccio violento della legge.
Nel ruolo della "napoletana" c'è anche il celebre transessuale Ajita Wilson.
Lucio Fulci è presente in un cameo: è uno dei vecchi camorristi che partecipa al massacro finale.
[modifica] Accoglienza
Il film uscì nelle sale italiane l'8 agosto 1980, e incassò in totale 756.203.707 lire.[1]
[modifica] Critiche
La critica italiana accolse il film evidenziando le scene truculente, ma non negando a Fulci il virtuosismo della sua regia.
Il Corriere della sera scrisse: «Diretto con mano veloce e mestiere smaliziato da Lucio Fulci, il film annovera purtroppo truculenti effettacci, ma le sequenze degli inseguimenti dei motoscafi sono efficaci e il disegno di una certa Napoli è colorito».[3]
Paolo Mereghetti accolse il film molto male, scrivendo: «Luca il contrabbandiere è un noir urbano di rara cretineria».[4]
La rivista Nocturno invece ha scritto: «Fulci sventra dall'interno qualunque forma precostituita e la riplasma».[5]
[modifica] Ispirazioni e influenze
Il film si ispira ai noir di Fernando Di Leo e soprattutto alla sceneggiata napoletana, ma lo fa con il caratteristico stile di Lucio Fulci, vale a dire rivoltando il genere come un calzino e contaminandolo con l'horror.[6]
[modifica] Collegamenti ad altre pellicole
- Il finale del film, con il Marsigliese che muore tra un mucchio di rifiuti, ricorda l'analogo finale di Milano odia: la polizia non può sparare, diretto da Umberto Lenzi nel 1974.
- Hostel di Eli Roth omaggia il film nella scena della tortura con la fiamma ossidrica, inflitta in questo film a una ragazza giapponese.
[modifica] Titoli per l'estero
Il film uscì negli Stati Uniti come Contraband, nel Regno unito come The Naples Connection e in Germania Ovest come Das Syndikat des Grauens.
[modifica] Slogan promozionale
- "Vivrete in prima persona tutte le lotte e le violenze del contrabbando italiano".
[modifica] Note
- ^ a b Paolo Albiero, Giacomo Cacciatotore, Il terrorista dei generi. Tutto il cinema di Lucio Fulci.
- ^ Intervista La notte americana del dottor Fulci., di Marcello Garofalo e Antonella De Lillo.
- ^ Edizione romana del Corriere della sera del 30 agosto 1980.
- ^ Dizionario di cinema Il Mereghetti, di Paolo Mereghetti.
- ^ Dossier Nocturno n°3, L'opera al nero. Il cinema di Lucio Fulci.
- ^ Roberto Curti, Italia odia. Il cinema poliziesco italiano.
[modifica] Collegamenti esterni
- Scheda su Luca il contrabbandiere dell'Internet Movie Database
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