Labirinto di Porsenna
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Il Labirinto di Porsenna è un tipo di labirinto definito di tipo italico.
Si tratta di una serie di cunicoli sotterranei che si diramano per tutta la parte vecchia di Chiusi e sono in piccola parte aperti alle visite turistiche. Simili cunicoli si trovano anche in altre città dell'Italia centrale (Perugia, Orvieto, Todi) e sembra fossero destinate al drenaggio dell'acqua piovana.
Secondo Plinio il labirinto era parte di un monumento (con un basamento di 90 metri di lato) che costituiva il sepolcro di Porsenna re di Chiusi.
È un antico sistema idrico scavato dagli etruschi tra il 500 a.C. e il 400 a.C. erroneamente definito "Labirinto di Porsenna" dagli archeologi che negli anni '20 avevano trovato i primi tunnels. Infatti gli studiosi credevano di avere trovato uno dei quattro labirinti descritti da Plinio.
I cunicoli si diramano fino alla cisterna Etrusco-Romana, chiamata così per la sua epoca (romana) e per il modo in cui è stata costruita (etrusca)
[modifica] Mausoleo di Porsenna
Porsenna sarebbe stato sepolto con un tesoro favoloso consistente in un carro trainato da 4 cavalli in scultura d'oro, con un sarcofago anch'esso d'oro, e una chioccia con 5000 pulcini d'oro.
Plinio il vecchio nella sua Naturalis Historiae riporta la notizia di M. Varrone sull'esistenza di un favoloso Mausoleo di Porsenna
(LA)
« Namque et Italicum dici convenit, quem fecit sibi Porsina, rex Etruriae, sepulchri causa, simul ut externorum regum vanitas quoque Italis superetur. Sed cum excedat omnia fabulositas, utemur ipsius M. Varronis in expositione ea verbis: Sepultus sub urbe Clusio, in quo loco monimentum reliquit lapide quadrato quadratum, singula latera pedum tricenum, alta quinquagenum. in qua basi quadrata intus labyrinthum inextricabile, quo si quis introierit sine glomere lini, exitum invenire nequeat. Supra id quadratum pyramides stant quinque, quattuor in angulis et in medio una, imae latae pedum quinum septuagenum, altae centenum quinquagenum, ita fastigatae, ut in summo orbis aeneus et petasus unus omnibus sit inpositus, ex quo pendeant exapta catenis tintinabula, quae vento agitata longe sonitus referant, ut Dodonae olim factum. Supra quem orbem quattuor pyramides insuper singulae stant altae pedum centenum. supra quas uno solo quinque pyramides. quarum altitudinem Varronem puduit adicere; fabulae Etruscae tradunt eandem fuisse quam totius operis ad eas, vesana dementia, quaesisse gloriam inpendio nulli profuturo, praeterea fatigasse regni vires, ut tamen laus maior artificis esset. »
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(IT)
« Secondo le parole di M. Varrone: il re Porsenna giace sepolto nel sottosuolo della città di Clusium, sotto un monumento di pietre squadrate, largo 300 piedi e alto 50. Le fondamenta rettangolari e uniformi celano un intricato labirinto dal quale nessuno può trovare uscita senza un filo d’Arianna. Su queste fondamenta si alzano cinque piramidi, quattro agli angoli e una al centro. Sulla cima, ognuna reca un disco di bronzo da cui pendono campanelle appese a catene che lungamente risuonano a ogni alito di vento. Sopra il disco si ergono altre 4 piramidi ciascuna alta 100 piedi. Sopra la seconda serie di 4 piramidi vi è una piattaforma dalla quale si ergono altre 5 piramidi, della cui altezza Varrone non precisa. »
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(Gaio Plinio Secondo, Naturalis historia, xxxvi.19.91-93 )
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