Todi
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Todi | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Umbria | ||||||||
Provincia: | Perugia | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 400 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 223,01 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 76,30 ab./km² | ||||||||
Frazioni: | Vedi elenco | ||||||||
Comuni contigui: | Acquasparta (TR), Avigliano Umbro (TR), Baschi (TR), Collazzone, Fratta Todina, Gualdo Cattaneo, Marsciano, Massa Martana, Monte Castello di Vibio, Montecchio (TR), Orvieto (TR), San Venanzo (TR) | ||||||||
CAP: | 06059 | ||||||||
Pref. tel: | 075 | ||||||||
Codice ISTAT: | 054052 | ||||||||
Codice catasto: | L188 | ||||||||
Nome abitanti: | tuderti (todini) | ||||||||
Santo patrono: | San Fortunato | ||||||||
Giorno festivo: | 14 ottobre | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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Todi è un comune di 17.016 abitanti della provincia di Perugia.
Sorge in cima ad una collina, la cui sommità supera di poco i 400 metri, che si affaccia sulla media valle del Tevere.
Il territorio comunale, uno dei più vasti della regione Umbria, è per lo più collinare è composto da una miriade di piccoli insediamenti. I centri principali, oltre alla città di Todi, sono Pantalla e la zona di Ponterio-Pian di Porto, che comprende anche l'area industriale della città.
Todi fa parte di:
Indice |
[modifica] Geografia fisica
[modifica] Clima
Per approfondire, vedi la voce Stazione meteorologica di Todi. |
- Classificazione climatica: zona E, 2193 GR/G
[modifica] Storia
Città etrusca, fondata tra l'VIII ed il VII secolo a.C. dagli Umbri (che si stanziarono dall'altra parte del Tevere, rispetto agli Etruschi) col nome di Tutere, che significa città di confine.
Si sviluppò particolarmente fra il V e il IV secolo a.C. quando, nel 340 a.C., divenne romana acquistando posteriormente il nome di Colonia Julia Fida Tuder (I secolo a.C.), con il diritto di coniare moneta propria.
Quando venne ascritta alla tribù Clustumina vennero edificati i migliori e più belli palazzi romani.
Durante il periodo barbarico, Todi entra nell'oblio (poco o nulla si sa di questo periodo, e le poche notizie che si sanno non sono certe), ma secondo alcune fonti la città riuscì a fermare addirittura Annibale[citazione necessaria].
Durante il Medioevo fu libero comune e poi signoria (sotto gli Atti), prima di entrare a far parte dello Stato della Chiesa.
Nel XII secolo la città conobbe una nuova espansione urbanistica, estendendosi dal Castello di Alviano, a sud, al Piano dell'Ammeto presso Marsciano, a nord, dalla sincrinale dei monti Martani ad est alle Gole del Forello, sovrastanti il Tevere, ad ovest.
Nel 1244, i tre borghi creati dalle classi artigianali vennero cinti da mura lunghe all'incirca 4 km, con tanto di porte e bastioni a tutt'oggi integre.
Nel 1367 divenne comune autonomo, per entrare a far parte dello Stato della Chiesa, e cominciò la sua decadenza passando da una signoria all'altra (tra cui quella dei Malatesta e di Francesco Sforza).
Angelo Cesi trasformò varie zone di Todi, allargando vie ed abbellendo alcuni palazzi.
Oggi Todi è pressoché identica alla Todi medievale, come risulta da una stampa di Giacomo Lauro del 1633.
In seguito alla restaurazione, molti todini entrarono a far parte della carboneria e della Giovine Italia.
Garibaldi, riparandosi a Todi dopo la disfatta della Repubblica Romana, infiammò di nuovo il patriottismo todino e molti abitanti di Todi lo seguirono, vestendo le caratteristiche camicie rosse fino alla III guerra d'indipendenza, durante la quale molti furono arrestati e morirono in battaglia. Qui a Todi passò anche Anita Garibaldi, incinta e già in preda alle doglie: di lì a poco morì nei pressi delle Valli di Comacchio. Braccato dalle milizie austriache, Garibaldi fu costretto alla fuga.
Todi è inoltre nota per aver dato i natali a Jacopone De Benedetti (conosciuto meglio come Jacopone da Todi), poeta dugentesco che compose storiche laudi come "O Signor, per cortesia".
[modifica] Monumenti e luoghi d'interesse
Il centro storico, medievale, vanta edifici sacri di prestigio come la cattedrale di Santa Maria Assunta, la chiesa di San Fortunato ed il convento di San Giovanni Battista. Fuori dalle mura si trova la famosa chiesa rinascimentale di Santa Maria della Consolazione.
Nella cattedrale di Santa Maria Assunta vi è un dipinto di Ferraù da Faenza, d'ispirazione michelangiolesca, chiamato Il giudizio universale. Nella cripta vi è un museo.
Nella cripta della chiesa di San Fortunato vi è una tomba di 4 santi (tra cui San Cassiano) e, su di una parete del muro, un ovale con l'immagine ad affresco del beato Jacopone da Todi.
D'interesse è anche la rocca, che con i suoi 411 m s.l.m. è il punto più elevato della citta. La rocca è stata edificata per volontà di papa Gregorio IX nel 1373. Per la sua edificazione è stato necessario abbattere alcuni edifici nei dintorni (il monastero di San Leucio e alcune case private del "Borgo di San Giorgio"). Dopo svariati anni, nel 1503, fu demolita per volontà di Ludovico degli Atti. Ora restano della rocca:
- un torrione rotondo
- "il Mastio"
- resti di fortificazione.
[modifica] Altri monumenti
- il museo civico, sito all'ultimo piano dei Palazzi del Popolo e del Capitano, restaurato nel 1997. Possiede una collezione di numismatica, archeologia, tessuti, ceramiche, nonché una pinacoteca;
- in Piazza del Popolo:
- il Palazzo del Popolo,
- il Palazzo del Capitano,
- il Palazzo dei Priori,
- il Palazzo Vescovile, finito di costruire nel 1593 su ordine (e finanziato) del vescovo Angelo Cesi, che fece apporre il proprio stemma sopra al portone, stemma attribuito al Vignola. Oltrepassato l'ingresso si accede ad una corte interna, mentre al primo piano vi sono un salone affrescato da Ferraù da Faenza, detto il Faenzone, nel 1594, ed una galleria affrescata da Andrea Polinori, terminata nel 1629).
- il carcere di San Cassiano,
- i nicchioni romani (siti nel piazzale del mercato vecchio, chiamato così per via del mercato che si tenne in questa piazza dal 1819), una costruzione romana con base di 48 m x 11 m; secondo alcune ipotesi, si tratterebbe di un tempio dedicato a Marte),
- cisterne e cunicoli,
- una triplice cerchia di mura difensive:
- La terza cerchia di mura, come attesta la cronistoria locale, è stata ultimata nel 1244; è arrivata ai giorni nostri pressocché intatta grazie a svariati interventi di restauro e per esigenze difensive. La terza cerchia di mura è lunga circa 4 km ed è provvista di porte munite di contrafforti e bastioni. Le porte prendono il nome dalle città di destinazione:
- Porta Perugina;
- Porta Romana;
- Porta Amerina;
- Porta Fratta;
- Porta Santa Margherita o della Consolazione, presso il relativo Tempio, demolita;
- Porta Orvietana, franata, ne rimangono tuttavia degli avanzi;
- Porta Cupa, franata.
- Altre porte:
- Porta Libera;
- Porta Aurea;
- Porta Catena o di Sant'Antonio, chiamata così per le catene di protezione a sbarramento dell'accesso.
- La prima cerchia di mura è di epoca umbro-romana; ne rimangono resti prevalentemente nei pressi della Porta Marzia, ebbe delle modifiche nel XVII secolo.
- Un'altra serie di mura si può ammirare nei pressi della Valle Inferiore (detta anche delle Lucrezie), localmente chiamata muro etrusco (impropriamente, perché realmente costruito in epoca romana - quest'opera è una delle più imponenti opere romane di Todi). Presentano due cunicoli (inferiore e superiore), costruiti per scopi idraulici ed ancora funzionanti.
- La terza cerchia di mura, come attesta la cronistoria locale, è stata ultimata nel 1244; è arrivata ai giorni nostri pressocché intatta grazie a svariati interventi di restauro e per esigenze difensive. La terza cerchia di mura è lunga circa 4 km ed è provvista di porte munite di contrafforti e bastioni. Le porte prendono il nome dalle città di destinazione:
- un teatro (istituito con delibera comunale nel 1868), cui partecipò alla costruzione l'architetto aretino Carlo Gatteschi. Il teatro fu costruito demolendo le case circostanti e completato nel 1872. Annibale Brugnoli dipinse il sipario del teatro con una scena raffigurante l'arrivo di Ludovico Ariosto, a Todi nel 1531);
- il palazzo Landi Corradi (sulla facciata si apre il portale in travertino attribuito al Vignola, fu sede di un seminario e fu restaurato nel 1954 per iniziativa del vescovo Alfonso Maria De Santis)
[modifica] Altri luoghi di culto
- Santa Maria in Cammuccia;
- Chiesa del Santissimo Crocifisso;
- Chiesa di San Nicolò de Criptis (costruita nel 1093), sulla cavea e la platea dell'anfiteatro romano. Il nome "criptis" pare derivare da "grotte (cripte)" abbondanti nel terreno della zona che sosteneva l'anfiteatro. Della costruzione originaria rimangono il rosone, la fonte battesimale e tre porte relative ad una navata. Ora la chiesa è spoglia degli affreschi, in parte portati ad alcune raccolte comunali ed in parte distrutti nel dopoguerra);
- Chiesa di San Filippo (costruita dal 1490 al 1507 per ordine dei cavalieri di San Giovanni in Gerusalemme), nel 1590 venne ceduta dall'ordine dei Servi di Maria, poi divenuti in pieno possesso proprietari. All'interno vi è una vergine con bambino, del XIV secolo, la più antica immagine della Madonna delle Grazie, sotto l'altare vi sono le ossa di San Filippo Benizi);
- Chiesa dei Ss. Filippo e Giacomo: le prime notizie risalgono al 1276, mentre la cripta all'XI secolo (adibita a luogo di sepoltura). Nel 1600 fu annessa all'adiacente monastero benedettino. Una volta chiusa la cripta vi fu adibito un ossario. Anche l'abside fu chiusa per consentire l'apertuta di tre finestre e la copertura di due volte a crociera e la costruzione del campanile a vela. Nel periodo dello sconsacramento la chiesa venne adibita a falegnameria. Recentemente, in un restauro, si è riportato l'aspetto più o meno originario con gli affreschi e gli ex-voto quattrocenteschi.
- Chiesa di Santo Stefano, sita presso la Porta Fratta, ospitava, secondo la tradizione tudertina, le spoglie dei santi Felicissimo, Eraclio e Paolino. Solo nel 1584, con un'ordinanza comunale, si iniziò la ricerca dei resti sacri, impresa che pare riuscire secoli più tardi, nel 1766, quando vennero trovati addirittura 23 corpi. La chiesa è ordinata in modo da raccogliere attraverso la porta d'ingresso le prime luci del mattino, simbolo ecclesiastico della luce divina;
- Chiesa di Sant'Ilario: le prime noizie della chiesa risalgono al 1112, in un elenco che il conte tudertino Guazza diede all'Abbazia di Farfa. Nel 1623 appartenne ala compagnia di San Carlo. La facciata è in stile romanico umbro, così come la facciata della cattedrale di Piazza del Popolo, con 5 dentellature orizzontali simil-coronamento. Il rosone, ad otto colonne a raggiera che si uniscono in un anello perfettamente sito nel centro del rosone stesso, creando 8 coni con la punta mozzata, è centrale, posto nel XII secolo sulla facciata; nella lunetta sopra l'ingresso si possono ammirare i resti di un affresco raffigurante san Carlo, mediante un gradino si accede all'interno suddiviso tra spazio per fedeli e spazio sacerdotale. Altri 4 gradini fanno accedere al presbiterio, con altare centrale con lastra principale di travertino; a sinistra dell'altare vi è un affresco di probabile fattura dello Spagna;
- Chiesa di Santa Prassede (XIV sec.), con facciata in pietra bianca e rossa;
- Chiesa di San Giorgio: secondo gli storici venne costruita nel 1107, nell'interno si conservano vari affreschi, tra cui uno sulla Madonna che chiede ad un angelo di salvare le Anime del Purgatorio dalle fiamme ed un brandello di affresco recentemente restaurato);
- Convento di Montesanto,
- Monastero delle Lucrezie, chiamato cosi in onore della nobile romana che la abitò agli inizi del XV sec., Lucrezia della Genga, insieme ad altre 12 nobili. Morta Lucrezia, il locale venne lasciato all'Ordine Terziario femminile (nel 1445); in seguito, causa depauperamento dello stabile dovuto a crolli del terreno sottostante, le suore furono costrette ad abbandonare il palazzo nel 1897. Qualche anno fa è stato restaurato ed ogni tanto ospita delle mostre di rilevanza cittadina.
[modifica] Società
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Cultura
[modifica] Eventi
- Todi Arte Festival: si svolge solitamente nell'ultima settimana di luglio. È una rassegna annuale di teatro di prosa e lirico, di danza, di musica colta e etnica, di arti visive e di incontri letterari. Per anni è stato diretto da Silvano Spada con il nome di TodiFestival, mentre dal 1997 al 2007, con il cambio di denominazione, la direzione artistica è stata affidata all'attrice Simona Marchini, per poi passare nel 2008 a Maurizio Costanzo.
- Todinotte: si svolge nei mesi di luglio e agosto portando nelle piazze della città concerti di musica folk, etnica e moderna.
- Mercatino dell'antiquariato: si svolge nella piazza principale della città ogni seconda domenica del mese.
- Fiera di San Martino, 11 novembre: le vie del centro storico si riempiono di bancarelle trasformando l'intera città in un grande mercato.
- Nel 2007 si sono svolte le celebrazioni per il VII centenario della morte di Jacopone da Todi (1306-2006).
[modifica] Personalità legate a Todi
- Martino I (649-655), pontefice romano;
- Jacopone da Todi (nato tra il 1230 ed il 1236, a Todi, Ducato di Spoleto; morto nel 1306 a Collazzone), poeta e beato.
[modifica] Geografia antropica
[modifica] Suddivisioni storiche
La città si può considerare divisa in due zone distinte: la parte interna alle mura medievali, suddivisa in rioni, e la parte nuova, posta esternamente alle mura, suddivisa in quartieri.
I quartieri della città sono quelli di Santo Stefano, Sant'Arcangelo, Crocefisso, Cappuccini, Quartiere Europa, Broglino e Torre Squadrata.
Internamente alle mura, invece, si possono trovare i rioni di Santa Prassede, Santa Maria, Valle Bassa, San Fortunato, Porta Fratta e Porta Romana.
[modifica] Frazioni
Le principali frazioni sono:
Asproli, Cacciano, Camerata, Canonica, Casemasce, Cecanibbi, Chioano, Collevalenza, Cordigliano, Duesanti, Ficareto, Fiore, Frontignano, Ilci, Izzalini, Loreto, Lorgnano, Montemolino, Montenero, Monticello, Pantalla, Pesciano, Petroro, Pian di Porto, Pian di San Martino, Pontecuti, Ponterio, Ponterio Stazione, Porchiano, Quadro, Ripaioli, Romazzano, Rosceto, San Damiano, Spagliagrano, Torrececcona, Torregentile, Vasciano.
[modifica] Amministrazione
Sindaco: Antonino Ruggiano (centrodestra) dal 13/06/2007 (1º mandato)
Centralino del comune: 075 89561
Email del comune: sindaco@comune.todi.pg.it
[modifica] Amministrazioni precedenti
Periodo | Primo Cittadino | Partito | Carica | Note |
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2007 | in carica | Antonino Ruggiano | Sindaco |
1998 | 2007 | Catiuscia Marini | Sindaco |
1994 | 1998 | Ottavio Nulli Pero | Sindaco |
1985 | 1994 | Massimo Buconi | Sindaco |
1975 | 1985 | Valfiero Budassi | Sindaco |
1968 | 1975 | Luigi Ferretti | Sindaco |
1965 | 1968 | Carmelo Mantilacci | Sindaco |
1952 | 1965 | Vittorio Antonini | Sindaco |
1946 | 1952 | Giovanni Quadri | Sindaco |
1946 | 1946 | Luigi Prosperi | Sindaco |
1944 | 1946 | Mazzini Mezzoprete | Sindaco |
1944 | 1944 | Fortunato Casei | Sindaco |
[modifica] Galleria fotografica
Santuario di Collevalenza. |
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[modifica] Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Todi
[modifica] Collegamenti esterni
Todi |
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Piazze e costruzioni: Carcere di San Cassiano | Chiesa del Santissimo Crocifisso | Chiesa di Santa Maria in Cammuccia | Convento di Montesanto | Piazza del Popolo | Palazzo dei Priori | Palazzo del Capitano | Todi | Cattedrale di Santa Maria Assunta | Chiesa di San Fortunato | Tempio di Santa Maria della Consolazione | Museo civico di Todi Frazioni: Asproli | Cacciano | Camerata | Canonica | Casemasce | Cecanibbi | Chioano | Collevalenza | Cordigliano | Duesanti | Ficareto | Fiore | Frontignano | Ilci | Izzalini | Loreto | Lorgnano | Montemolino | Montenero | Monticello | Pantalla | Pesciano | Petroro | Pian di Porto | Pian di San Martino | Pontecuti | Ponterio | Ponterio Stazione | Porchiano | Quadro | Ripaioli | Romazzano | Rosceto | San Damiano | Spagliagrano | Torrececcona | Torregentile | Vasciano Altre voci: Jacopone da Todi | Papa Martino I | Todi sotterranea |