Kingcrow
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Kingcrow | ||
Nazionalità | Italia | |
Genere | Progressive Rock Hard Rock |
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Periodo attività | 1996 - in attività | |
Etichetta | Lucretia Records International | |
Album pubblicati | 3 + 3 Demo | |
Studio | 3 | |
Sito ufficiale | kingcrow.it | |
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I Kingcrow sono una band italiana nata ad Anguillara Sabazia, Roma, nel 1996 per volontà dei fratelli Diego e Thundra Cafolla, rispettivamente prima chitarra e batteria. Il gruppo fonde progressive rock e hard rock.
Indice |
[modifica] Storia
La band parte con il nome iniziale di “Earth Shaker”, e al nucleo originale si vanno presto ad aggiungere Claudio Polito al basso, Sergio Casadei alla voce e Massimiliano Fabrizi come seconda chitarra. Evidenti le influenze iniziali nello stile “classic heavy metal” degli Iron Maiden, Deep Purple, Black Sabbath.
Il 1997 rappresenta un anno fertile per la band, in quanto viene registrato il suo primo demo, “Eyes of Memory”, e scelto il nome definitivo - Kingcrow - ispirato alle suggestive atmosfere noir del poema “Raven” di Edgar Allan Poe. La band stessa muta il suo assetto originario con la sostituzione del primo vocalist con Stefano "Thunder" Tissi e del secondo chitarrista con Marco Piscitelli.
Ma il periodo che conferisce l’impronta piu’ prettamente Progressive alla band, che guarda con un occhio di riguardo alle sonorita’ dei Rush, è quello tra il 1999 e il 2001: nel 2000 con l’uscita del suo secondo demo - “Hurricane's eye” - dalle sfumature power/ epic metal, e nel 2001 del primo album della band: "Something Unknown". E’ interessante notare come i testi traggano ispirazione da classici della letteratura contemporanea: per esempio, la traccia “The Black Tower” di Something Unknown attinge le sue oscure atmosfere dal primo libro della serie “La torre nera (serie)” di Stephen King: “L'ultimo cavaliere”. Sempre nel 2001 entrano nella band due nuovi componenti: alla seconda chitarra Ivan Nastasi (ex Sanitarium) al posto di Marco Piscitelli, e al basso Matteo Trinei, proveniente da una formazione di tipo Classic - Progressive Metal, e che collaborera’ con la band fino al 2004.
Nel 2002 la band vede un’ulteriore sostituzione del vocalist: al posto di Stefano Tissi entra Mauro Gelsomini, attuale cantante, che, proveniente da una formazione di canto Jazz e una collaborazione con il gruppo power - Thrash metal dei Windseeker, curerà anche la stesura dei testi.
Nel 2003 è la volta del terzo demo, “Matzmariels”, dal sapore epico proprio delle ballate dei bardi medioevali. Una curiosita’: il nome “Matzmariels” viene da “Mazzamariello”, che nel folklore Anguillarino è un folletto dispettoso che nasconde le cose.
Gli esperimenti di “Matzmariels” danno vita al passo successivo: in una notte caratterizzata dall’alto tasso alcoolico, Mauro e Diego decidono che il nuovo album sarebbe stato un concept. Iniziano così a buttare giù alcuni testi e una storia, e il progetto “Insider” diviene realtà. Dopo oltre sei mesi di lavoro, trenta persone coinvolte in dialoghi parlati, registrazioni, artwork grafico e stesura/traduzione dei testi, “Insider” è il risultato dello sforzo straordinario per il raggiungimento dell’idea di ciò che i Kingcrow intendono per Progressive Metal: un flusso continuo di emozioni narrate dalla musica. Nell’ 2004 finisce la collaborazione con Matteo Trinei e al suo posto subentra un nuovo bassista, Giulio Caputi.
Tra la fine del 2004 e l’inizio del 2005, i Kingcrow costruiscono il loro studio di registrazione, a Roma, e iniziano a registrare il nuovo album. “Timetropia”, pubblicato dalla prestigiosa Lucretia Records International, con cui la band firma un contratto di esclusiva mondiale per la distribuzione dell’album.
Con “Timetropia” i Kingcrow creano una vera rock opera, degna erede di grandi musical rock come "Jesus Christ Superstar", "Tommy", "The Rocky Horror Picture Show", e "Hair". "Timetropia" è un album prog metal dal sofisticato gusto anni ’90, fatto di composizioni elaborate e brani in continua evoluzione, di melodie scolpite da vocals interpretate con passione e teatralità. E’ un concept album prismatico e visionario, alla stregua di un film di David Lynch, nell’inconfondibile stile Kingcrow, in cui si alternano echi di Rush, Kansas, Queen, Queensrÿche e Savatage.
In concomitanza all'avvicendarsi di un nuovo bassista, Angelo Orlando, riconoscibile per uno lo stile che si rifa' alle calde sonorità Jazz di Jaco Pastorius, la band partecipa nel 2007 a Festival del calibro del Midsummer Fest (con Turisas e Korpiklaani); dell' Evolution Festival (con Nevermore, Virgin Steele, Fates Warning, Kamelot e Sebastian Bach), nonché all' S-Hammer Metal Fest (con Destruction, Anathema e Death SS). Alla fine della stagione estiva '07 Angelo Orlando esce momentanemente dalla formazione, per rientrarvi, dopo una serie di vicissitudini e avvicendamenti di altri bassisti, all'apertura della stagione 2008 dei Kingcrow, inaugurata dalla partecipazione della band al Lucille Rock Fest, insieme agli olandesi Vengeance.
I Kingcrow stanno attualmente preparando l'uscita del loro quarto album, e si apprestano a suonare al Gods of Metal 2008, accanto a pilastri della scena metal internazionale quali Iron Maiden, Judas Priest, Slayer.
[modifica] Concept Album
Acquisendo con l’esperienza sul campo una maggiore maturita’ artistica e tecnica, la band decide successivamente di dedicarsi a progetti che abbiano l’ampio respiro e la continuità di trama propri del genere Concept album, con testi rigorosamente in inglese ed estremamente curati nella stesura, sullo stile di “Tommy” degli Who e di “Streets: A Rock Opera” dei Savatage.
E’ con il 2004 che la band partorisce dunque il suo primo concept, “Insider”, disco dalle sonorita’ piu’ dure e taglienti rispetto ai precedenti, ispirato alle attualissime tematiche legate al potere oligarchico dell’ industria genetica. Ascoltando l’album, ci viene rivelato che “Insider” è il nome di un progetto federale per la creazione di uteri artificiali usati per selezionare embrioni geneticamente perfetti sotto il controllo della macchina governativa, in un oscuro tentativo di manipolazione delle fonti della vita. La trama perfettamente orchestrata si viene ad incrinare quando Jason, impiegato presso una delle grandi sorelle dell’industria federale, si trova erroneamente tra le mani i segreti piani del progetto. Il suo primo istinto è quello di parlarne al suo amico d’infanzia e collega, Alan. Ma tra lui e il suo tentativo si frappongono gli interessi della stampa e degli agenti governativi, che cercano di corrompere Alan e drogare Jason, che viene ingiustamente incolpato per un omicidio e messo in prigione. E, come Nikki - il protagonista di “Operation: Mindcrime” dei Queensrÿche manovrato dal Dottor X - anche Jason viene sottoposto con una perizia psichiatrica ad una violenza psicologica e condannato ad un internato in un manicomio per il resto della vita, lasciandoci con il dubbio di un pericolo in agguato.
E’ con “Timetropia”, secondo concept album della band uscito nel 2006, che ci si trova di fronte ad una vera e propria Rock Opera dalle atmosfere Nineties e dalle sonorita’ sperimentali, concettualmente ispirata alle intriganti suggestioni di “Strade perdute” di David Lynch. Il titolo stesso, Time-tropia (entropia, disordine temporale), contiene in se’ una chiave di lettura: una distorsione spazio-temporale alla Lynch, che investe letteralmente il protagonista della storia. La trama è filtrata dallo sguardo di Dirk, un uomo sopravvissuto ad un incidente stradale che lo ha tenuto in una dimensione "sospesa" per cinque anni. Risvegliato dal coma, l'uomo si ritrova ossessionato dai ricordi di una vita familiare felice - smentiti dai dottori stessi - che non trovano corrispondenza nel futuro in cui si trova catapultato. Un nuovo presente, che sembra accanirglisi contro per strapparlo a se stesso: per esempio, in "A Merry Go Round", Dirk ricade nella droga da cui la moglie l'aveva aiutato ad uscire ..e si percepisce in una dimensione priva di riferimenti, in cui non riesce piu' a distinguere tra sogno e realta', con l'anima attanagliata da una sensazione di freddo interiore che lo opprime ("Fragile Certainties"). Unico legame col passato si rivela la figura di un autostoppista, in cui il protagonista si imbatte e rispecchia, come un volto fantasma riflesso in uno specchio, sconvolgendolo: è dell’autostoppista e sua moglie la foto che Dirk trova nella sua vecchia casa (“Turn of Event in a drawer”). L’ultima traccia del concept, “Fading Out Part II”, ci lascia un finale sospeso ed aperto: la scritta di un giornale dove campeggia la notizia di un incidente stradale avvenuto sulla strada 2112 (evidente legame con l’omonimo disco dei Rush): un uomo morto ed uno in coma, un autostoppista..
[modifica] Formazione
[modifica] Attuale
- Mauro Gelsomini - voce
- Diego Cafolla - chitarra
- Ivan Nastasi - chitarra, seconda voce
- Angelo Orlando - basso
- Cristian Della Polla - tastiere, sintetizzatore
- Thundra Cafolla - battera, percussioni
[modifica] Ex-Componenti
- Stefano Tissi - voce
- Sergio Casadei - voce
- Massimiliano Fabrizi - chitarra
- Marco Piscitelli - chitarra
- Claudio Polito - basso
- Matteo Trinei - basso
- Giulio Caputi - basso
[modifica] Discografia
[modifica] Demo
[modifica] Studio Album
[modifica] Collegamenti Esterni
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