Joseph Lister
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Lord Joseph Lister, 1° Barone di Lister OM FRS (Upton, 5 aprile 1827 – Walmer, 10 febbraio 1912) fu un medico britannico. Professore di chirurgia, fu l’inventore e il propugnatore del metodo dell’antisepsi rivoluzionando, non senza gravi contrasti, l’atteggiamento e l’approccio dei chirurghi alla pratica operatoria.
[modifica] La chirurgia del XIX secolo
Era l’epoca in cui i maestri della chirurgia operavano in anfiteatri pieni di studenti e di semplici osservatori, in abiti normali, con strumenti incrostati di sudiciume mischiato a residui di liquidi biologici di precedenti interventi. Uomini insensibili allo strazio che causavano ai pazienti operandoli senza alcuna anestesia e la cui fama ed abilità era legata esclusivamente alla rapidità con cui portavano a termine gli interventi: necessaria a limitare le conseguenze drammatiche del dolore sui malcapitati che finivano nelle loro mani ma il cui destino comunque era segnato dalla infezione inevitabile che accompagnava ogni pratica chirurgica.
Questo spiega perché in un grande ospedale dell’epoca, il Massachusetts Hospital di Boston, famoso nella storia della chirurgia perché il professor John Collins Warren il 16 ottobre 1846 operò per la prima volta un paziente in anestesia generale, nel periodo che va dal 1821 al 1846 furono praticati solo poco più di 300 interventi (una media di un intervento al mese).
La scoperta dell’anestesia, pur straordinaria perché eliminava il dolore, avrebbe comunque inciso in modo trascurabile sulla mortalità post-operatoria, altissima per le condizioni igieniche in cui venivano praticati gli interventi e che determinavano fatalmente una infezione (concettualmente sconosciuta all'epoca) spesso letale.
Ed i chirurghi da sempre e per la maggior parte erano insensibili a questa tragica fatalità. Qualcuno, dodato di una sensibilità diversa, era ossessionato da questa sconosciuta e temuta complicazione mortale sia che la definisse "febbre puerperale" come Ignaz Philipp Semmelweis, o che fosse la "cancrena ospedaliera" come per Lister.
[modifica] La scoperta dell'antisepsi
Lister aveva notato che la cancrena, molto diffusa in ambiente ospedaliero era piuttosto rara all’esterno. Ciò lo aveva indotto a ritenere che la malattia, caratterizzata dalla putrefazione dei tessuti, era dovuta non tanto a ipotetici "gas venefici" contenuti nell’aria, quanto al fatto che "qualcosa la trasmetteva" da un paziente all’altro. Qualcosa presente nell’aria, nelle fasciature che venivano utilizzate ancora sporche per più pazienti, nei ferri chirurgici sommariamente scrostati dal sudiciume prima dell'utilizzo, nelle mani o negli abiti del chirurgo?
Un suo amico e collega universitario, T. Anderson, gli consigliò la lettura dell’opera di un chimico francese, Louis Pasteur che in quegli anni aveva dimostrato come la fermentazione di alcuni liquidi fosse legata a batteri in essi presenti e come la bollitura fosse capace di bloccarla. Lister ebbe il pregio di intuire che nelle ferite avveniva qualcosa di simile alla fermentazione studiata da Pasteur arrivando alla conclusione che bisognava cercare il modo di impedire la putrefazione delle ferite analogamente a quanto faceva il calore impedendo la fermentazione.
Nel 1860 due chimici, Lamaire e Calvert, separatamente avevano sintetizzato una sostanza, l'acido fenico da adoperare come deodorante e disinfettante per le fogne. Nel 1865 Lister decise di utilizzare l’acido fenico su una frattura esposta, patologia drammatica perché inevitabilmente si concludeva con la morte per cancrena. In questo caso il paziente si salvò e ciò spinse Lister a proseguire i suoi esperimenti e a pubblicare i risultati su questo nuovo metodo di cura delle fratture sulla prestigiosa rivista "The Lancet". Era il 16 marzo 1867 e nel titolo dell'articolo: Antiseptic Principle of the Practice of Surgery apparve per la prima volta il termine antisepsi. L'acido fenico venne da allora applicato per nebulizzazione nella preparazione degli ambienti operatori cui si cominceranno a dedicare spazi più chiusi ed isolati, ma adoperato particolarmente per lavare lo strumentario, il materiale d’uso chirurgico e le mani dei chirurghi, che cominceranno ad adoperare anche indumenti più adatti e puliti.
Passarono ancora molti anni prima che William Stewart Halsted proponesse alla Goodyear di fabbricare dei guanti in lattice da indossare durante gli interventi, e che venisse adottato l'uso del copricapo in sala operatoria.
L'antisepsi fece il primo passo. Quello successivo sarebbe stato il passaggio dall'antisepsi alla asepsi, fino alla scoperta della "infezione", che avrebbe cambiato la storia della chirurgia e con essa il destino di tanti pazienti. Sarebbe stato Robert Koch nel 1872 con la scoperta del bacillo del carbonchio a dare contenuto e significato a questo nuovo e rivoluzionario concetto.
La scoperta di Lister non fu accolta ovunque con consenso e plauso. In molti ambienti, soprattutto scientifici, le sue teorie furono osteggiate e addirittura derise. La pratica dell’antisepsi era scomoda ed appariva solo come una perdita di tempo per i vecchi chirurghi che facevano della rapidità il vanto della propria arte.
Ma Lister aveva l’autorità per imporre e far rispettare, almeno nelle strutture che dirigeva, rigorose disposizioni sulla antisepsi, ed alla fine i risultati ed il tempo gli diedero ragione. Ed una meritata fama di cui almeno riuscì a godere in vita.
Cosa che non accadde per altri geni della chirurgia come Ignaz Philipp Semmelweis che morì prima che venissero riconosciute le sue geniali intuizioni sulla origine della febbre puerperale o Horace Wells che morì suicida prima che gli venisse attribuita la scoperta della anestesia.
Lister divenne il più famoso chirurgo britannico e da tutte le parti del mondo accorsero per studiare i suoi sistemi di disinfezione. Nel 1869 diventò professore di chirurgia all'università di Edimburgo come successore di James Syme. Al padre dell'antisepsi sarà dedicato in onore il nome di un germe, la listeria, reponsabile della Listeriosi. Ebbe l'onore di essere chiamato a consulto, come massimo esperto britannico, quando Edoardo VII di Inghilterra, nel giugno del 1902 pochi giorni prima di salire al trono fu colpito da appendicite. È uno dei due soli chirurghi inglesi cui fu eretto un monumento (in Portland Place a Londra); l'altro è John Hunter.
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