Il settimo sigillo
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il settimo sigillo | |
|
|
Titolo originale: | Det sjunde inseglet |
Lingua originale: | svedese |
Paese: | Svezia |
Anno: | 1957 |
Durata: | 96' (USA:92’) |
Colore: | B/N |
Audio: | sonoro (mono) |
Rapporto: | 1,37 : 1 |
Genere: | drammatico |
Regia: | Ingmar Bergman |
Soggetto: | Ingmar Bergman da un suo lavoro teatrale |
Sceneggiatura: | Ingmar Bergman |
Produttore: | Allan Ekelund |
Casa di produzione: | Svensk Filmindustri (SF) |
|
|
|
|
Fotografia: | Gunnar Fischer |
Montaggio: | Lennart Wallén |
Musiche: | Erik Nordgren |
Scenografia: | P.A. Lundgren |
Costumi: | Manne Lindholm |
Trucco: | Nils Nittel |
|
|
Si invita a seguire le linee guida del Progetto Film |
Il settimo sigillo (Det sjunde inseglet) è un film svedese del 1957 diretto da Ingmar Bergman, trasposizione cinematografica della piéce teatrale Pittura su legno (Trämålning) che lo stesso Bergman aveva scritto nel 1955 per la sua compagnia di attori teatrali. Il film fu girato a Hovs Hallar, nella riserva naturale di Scania, dove in seguito si tennero le riprese, a cura dello stesso regista, del film L'ora del lupo.
Presentato in concorso al 10° Festival di Cannes, il film vinse il Premio Speciale della Giuria, ex aequo con I dannati di Varsavia di Andrzej Wajda.
Indice |
[modifica] La trama
In una Danimarca dove imperversano peste e disperazione - vengono nominate Roskilde ed Elsinore - torna dalle crociate in Terra Santa il nobile cavaliere Antonius Block. Sulla spiaggia, al suo arrivo, trova ad attenderlo la Morte, che ha scelto quel momento per portarlo via. Il cavaliere decide di sfidarla a scacchi. La partita si svolge nel corso di vari incontri tra Block e la Morte.
Durante la partita, Antonius ed il suo scudiero Jons, attraversando la Danimarca, incontrano molte persone, le quali, prese dalla paura della morte, si sottopongono a violente pratiche per l'espiazione dei propri peccati, ed altri che inseguono gli ultimi piaceri prima della fine.
Durante il viaggio, l'incontro con una famiglia di saltimbanchi, che sembrano non accorgersi della tragedia che li circonda, uniti solo dall'amore reciproco e da un sincero rispetto, aiuterà Antonius a ritrovare la fede e l'unione con Dio.
Più che il tema della dipartita, questo film ci pone di fronte ad un interrogativo più grande, e cioè il rapporto tra l'uomo e l'onnipotente, di fronte alla caducità della vita, attraverso un percorso che porta il protagonista a confrontarsi con la paura e la disperazione degli uomini di fronte alla morte, un timore che è anche sinonimo della mancanza di fede.
Da notare come in realtà la morte non vinca la partita con Antonius ad armi pari. È infatti Antonius che lascia la possibilità alla morte di modificare la disposizione dei pezzi sulla scacchiera; egli infatti con un movimento del braccio colpisce la scacchiera facendo cadere alcuni pezzi che la morte sposterà in maniera tale da poter vincere. Tutto ciò per lasciare la possibilità all'attore ed alla sua famiglia di scappare.
[modifica] Analisi del film
Tutta la problematica esistenziale del cinema di Bergman viene espressa in questo film che inaugura la tematica religiosa, anticipa il tema dello specchio, quella dell'uomo che non comprende il valore del suo essere uomo e quello della paura.
I personaggi centrali del film sono il Cavaliere che possiede la fede ma è assalito dal dubbio e lo scudiero materialista e indifferente. Il Cavaliere, che ritorna deluso dalla Crociata, attraversa un periodo di crisi e confidandosi con il monaco, che rappresenta la Morte, dice che il suo cuore è vuoto come uno specchio, pieno di paura e indifferenza verso i suoi irriconoscibili simili e alla domanda della Morte: "Non credi che sarebbe meglio morire?" il Cavaliere risponde che l'ignoto lo atterrisce e che vorrebbe avere la certezza dell'esistenza di Dio perché se Dio non esiste l'intera esistenza è un vuoto senza fine.
Come scrive Nino Ghelli[2] "L'autentico significato del film consiste nella rinuncia da parte dell'autore a fornire una risposta univoca all'angoscioso problema del crociato: egli ne ha invece adombrata una soluzione nella salvezza della Grazia che assiste i semplici. Una speranza, quindi, e al tempo stesso un monito".
Tutto il film è di grande suggestione e Bergman usa in modo magistrale le luci e le ombre come nella scena dove il Cavaliere gioca con la Morte agli scacchi. Il bianco e il nero della scacchiera vengono presentati con un forte contrasto di ombre e luci nelle sequenze che illustrano simbolicamente i sigilli dell'Apocalisse.
Alla buona riuscita del film contribuisce il cast, composto da Max von Sydow, uscito dalla scuola d'arte di Stoccolma, nelle vesti del protagonista, da una brillante Bibi Andersson alla sua prima esperienza e da Nils Poppe, attore comico, alle prese per la prima volta in un ruolo drammatico.
[modifica] Titoli con cui è stato distribuito
- El Séptimo sello, Argentina; Spagna
- O Sétimo Selo, Brasile, 15 ottobre 2004 (riedizione); Portogallo
- Le septième sceau, Canada (titolo francese); Francia
- I evdomi sfragida, Grecia, 2 gennaio 1960
- Seitsemäs sinetti, Finlandia, 26 settembre 1958
- Il settimo sigillo, Italia, 6 agosto 1958
- Das Siebente Siegel, Germania Ovest, 14 febbraio 1962
- Det syvende innseglet, Norvegia,
- Det syvende segl, Danimarca, 29 gennaio 1960, 30 gennaio 1967 (riedizione)
- The Seventh Seal, USA, 13 ottobre 1958; UK, 20 luglio 2007 (riedizione)
- Yedinci mühür, Turchia
- Het zevende zegel, Olanda
[modifica] Curiosità
- Nel 1993 il film Last Action Hero di John McTiernan cita il film di Bergman nel finale. Il biglietto magico che dà vita agli eventi del film, finisce in un cinema dove stanno proiettando Il Settimo Sigillo: la Morte (interpretata da Ian McKellen) interrompe la partita a scacchi e scende dallo schermo per seminare il panico in città e contrapporsi all'Eroe del film (Arnold Schwarzenegger).
[modifica] Note
- ^ ”non accreditato” significa che l’attore non compare nei titoli del film
- ^ Nino Ghelli, Il settimo sigillo, "Rivista del cinematografo", n. 3, 1960, pag. 96
[modifica] Bibliografia
- Pittura su legno (1955), di Ingmar Bergman, Einaudi (ISBN 8806160362)
- Il settimo sigillo (1994), sceneggiatura del film, Iperborea (ISBN 8870910415)
- Ingmar Bergman. Il settimo sigillo (2002), di Fabrizio Marini, Lindau (ISBN 8871804104)
[modifica] Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Il settimo sigillo
[modifica] Collegamenti esterni
- (IT, EN) Scheda su Il settimo sigillo dell'Internet Movie Database
- Su YouTube sono disponibili brevi sequenze del film. Ad esempio Antonius Bloch (Il Settimo Sigillo)
- Breve recensione, cast e trailer del film
- Recensione del film
- Letture