L'ora del lupo
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L'ora del lupo | |
Titolo originale: | Vargtimmen |
Paese: | Svezia |
Anno: | 1968 |
Durata: | 90' |
Colore: | |
Audio: | sonoro |
Genere: | drammatico |
Regia: | Ingmar Bergman |
Soggetto: | Ingmar Bergman |
Sceneggiatura: | Ingmar Bergman |
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Fotografia: | Sven Nykvist |
Montaggio: | Ulla Ryghe |
Musiche: | Lars Johan Werle |
Scenografia: | Marik Vos-Lundh |
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L'ora del lupo è un film diretto da Ingmar Bergman.
[modifica] La trama
Johan, pittore di grande fama, vive con la moglie Alma isolato dal mondo: questo perché il suo mondo immaginario sta diventando sempre di più una patologia, tanto da non fargli più capire quale sia la realtà e quale l'immaginazione. La moglie cerca di aiutarlo, ma dovrà anche stare attenta a non rimanere lei stessa vittima dell'oscuro mondo privato del marito.
[modifica] Il film
L'ora del lupo nasce da un manoscritto a cui Bergman ha lavorato per diverso tempo, intitolato I mangiatori d'uomini, titolo riferito alle persone che il protagonista Johan vede nella sua mente e che, metaforicamente, lo stanno divorando.
L'ora del lupo, come spiega lo stesso Johan, è quell'ora tra la notte e l'alba in cui tanta gente muore e nasce, in cui il sonno è più profondo e gli incubi più vividi. Infatti le immagini del film sono particolarmente crude e violente, in un bianco e nero a volte bruciato per esaltare l'ambiguità.
Johan non riesce a vivere nel mondo reale, ma non può neanche rifugiarsi nel suo mondo immaginario perché questo è popolato di inquietanti presenze, che lo feriscono e lo "divorano".
Girato ad Hovs Hallar, nella riserva naturale di Skåneleden, in Svezia, le ambientazioni del film ricordano molto l'isola di Fårö, dove il regista vive e si "rifugia" dal mondo, lasciando quindi trapelare molti elementi autobiografici in quest'opera.
Durante il film, poi, Bergman cita Il flauto magico, di Wolfgang Amadeus Mozart, opera tanto amata dal regista che ne ha diretto una trasposizione cinematografica.
Il film, uscito il 19 febbraio 1968 in Svezia, in America vince il National Board of Review per la migliore attrice, ed il National Society of Film Critics Awards per il miglior regista.