Il mondo nuovo
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Brave New World | |
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Autore | Aldous Huxley |
Anno | 1932 |
Genere | Fantascienza |
Sottogenere | Distopia |
Il mondo nuovo e Ritorno al mondo nuovo |
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Traduttore | Lorenzo Gigli |
Anno | 1991 |
Editore | Arnoldo Mondadori Editore |
Collana | Oscar classici moderni |
Pagine | 340 |
ISBN | ISBN 880434248X |
Progetto Letteratura Portale Fantascienza |
Il mondo nuovo (titolo originale Brave New World) è un romanzo di fantascienza di genere distopico scritto nel 1932 da Aldous Huxley. È il suo romanzo più famoso e ne sono stati tratti alcuni adattamenti cinematografici e televisivi.
Il libro anticipa temi quali lo sviluppo delle tecnologie della riproduzione, l'eugenetica e il controllo mentale, usati per forgiare un nuovo modello di società. Il mondo che vi è descritto potrebbe essere un'utopia, ma il ritratto che ne fa l'autore è pervaso di ironia.
Il titolo originale si rifà alle parole pronunciate da Miranda ne La tempesta di William Shakespeare:
(EN)
« How beauteous mankind is! O brave new world that has such people in't! »
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(IT)
« Com'è bello il genere umano! Oh mirabile e ignoto mondo che possiedi abitanti così piacevoli! »
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Indice |
[modifica] L'ambientazione: Il mondo nuovo
Ambientato nell'anno di Ford 632, il romanzo descrive una società il cui motto è "Comunità, Identità, Stabilità". A seguito di una devastante guerra di nove anni (iniziata negli anni '40), l'intero pianeta viene riunito in un unico Stato, governato da dieci "Coordinatori Mondiali". La storia è proibita e solo i coordinatori sanno come la presente società sia nata e come fosse in precedenza.
La nuova società è basata sui principi della produzione in serie - applicati inizialmente nelle industrie automobilistiche di Ford alla produzione del "modello T" - per questo Ford è il Dio di questa società ed il segno della "T" ha rimpiazzato il segno della croce cristiana. Dal disprezzo di Henry Ford per la storia discende anche il rifiuto di studiarla e comprenderla.
La produzione in serie viene applicata anche alla riproduzione umana, resa completamente extra-uterina. Gli embrioni umani vengono prodotti e fatti sviluppare in apposite fabbriche secondo quote prestabilite e pianificate dai coordinatori mondiali - l'inizio del romanzo si svolge proprio in una di esse - e non esistono più vincoli familiari di alcun tipo ("ognuno appartiene a tutti").
Gli esseri umani in questa società sono divisi in caste, ottenute tramite un ritardo controllato dello sviluppo degli embrioni, avvelenati per via chimica o per privazione dell'ossigeno, in modo da influenzarne il futuro sviluppo fisico e intellettivo. Gli esseri umani delle tre caste inferiori sono prodotti per clonazione.
La casta alfa consiste degli individui destinati al comando, i beta coprono incarichi amministrativi che richiedono un'istruzione superiore, ma senza le responsabilità del comando. Le tre caste inferiori sono le gamma, delta e epsilon in grado decrescente di intelligenza. Gli epsilon sono descritti come "semi-abortiti" e sono creati e addestrati per occuparsi dei lavori più umili senza lamentarsene. In genere, tutti gli individui sono creati e sottoposti a condizionamento mentale per conformarsi al ruolo che ricopriranno nella società. All'interno di ogni casta vi sono poi sottogruppi indicati da plus e minus, che indicano la conformità al condizionamento pre- e post-natale ricevuto, e modulano il successo sociale di ogni individuo. Ogni individuo indossa un'uniforme, del colore distintivo della propria casta: per gli alfa è il grigio, per i beta è viola, per i gamma è verde, per i delta kaki e per gli epsilon nero.
Il condizionamento psico-fisico inizia sin dal concepimento e viene poi proseguito durante l'infanzia attraverso la ripetizione ipnopedica continua di slogan; ogni individuo viene indottrinato ad amare la propria collocazione sociale, il colore della propria uniforme, la vita cui sarà destinato per la casta cui appartiene. Ogni eventuale infelicità viene eliminata attraverso la somministrazione del soma, una droga euforizzante e antidepressiva.
Sotto molti aspetti la società del Mondo Nuovo può essere considerata utopica e ideale: l'umanità è finalmente libera da preoccupazioni, sana, tecnologicamente avanzata, priva di povertà e guerra, permanentemente felice. L'ironia tuttavia è che questa condizione ideale è ottenuta sacrificando le cose che generalmente consideriamo importanti per l'essere umano: la famiglia, l'amore, la diversità culturale, l'arte, la religione, la letteratura e la filosofia. In questo senso la società del Mondo Nuovo è una "distopia", cioè un'utopia ironica o negativa.
Contrariamente a quanto un lettore contemporaneo può attendersi, tra le tecnologie usate per il controllo della società non rientra l'ingegneria genetica. Questo perché Huxley scrisse il testo vent'anni prima che James Watson e Francis Crick scoprissero la struttura del DNA.
Nel titolo originale "Brave new world" la parola "brave" deve essere in realtà tradotta in italiano come "eccellente" dal momento che lo stesso autore si rifà alla tradizione letteraria di Shakespeare nella quale la parola assume questo significato.
I cittadini del Mondo Nuovo non hanno alcuna nozione della storia passata, salvo sapere, per il condizionamento avuto, che nel passato sono successe cose orribili e che quello di oggi è il migliore dei mondi possibili. Sanno che gli esseri umani in passato erano vivipari e che esistevano nascite e genitori, ma questi concetti sono un tabù, le parole "madre" e "padre" sono usate come insulti. Sono inoltre proibiti l’amore per i libri – in quanto “mezzi sovversivi” con il quale potrebbe avvenire un decondizionamento; e la passione per i fiori – proibiti in quanto gratuiti e in una società consumistica ciò non è tollerabile.
Forse la cosa più sorprendente della società descritta nel romanzo è il comportamento dei suoi cittadini. Le caste inferiori, prodotte per clonazione, mostrano una forte mentalità gregaria, ma anche gli individui delle caste superiori, dove da un embrione si ottiene un solo individuo adulto, sono condizionati ad accettare il sistema di caste e le consuetudini sociali che discendono da esse. Nel corso del romanzo, spesso i personaggi citano gli slogan imparati durante il condizionamento che hanno ricevuto. È considerato normale essere molto mondani, avere una vita sessuale totalmente promiscua, allontanare i pensieri negativi con il soma (che ha come unico effetto negativo quello di accorciare la vita di qualche anno, ma per la felicità il prezzo non è poi così elevato), praticare sport ed essere, in genere, buoni consumatori. È invece inaccettabile passare del tempo in solitudine, essere monogami, rifiutarsi di prendere il soma ed esprimere opinioni critiche nei confronti degli altri e della società.
[modifica] Il contrasto
Se nella prima parte del romanzo viene descritto il Mondo Nuovo, nella seconda si scopre che per ragioni economiche una regione del pianeta non è stata civilizzata come le altre. In un'area localizzata nel Nuovo Messico sopravvive in una riserva rigidamente controllata una sacca di società pre-moderna, mantenuta per ragioni di studio sociale e di turismo a beneficio degli abitanti del resto del mondo.
Qui si incontra il personaggio di John, figlio di due cittadini del Mondo Nuovo - risultato di un errore di contraccezione - partorito nella riserva, dove la madre si è smarrita ed è stata dimenticata durante un viaggio. John cresce nella riserva secondo lo stile di vita degli Zuñi (un popolo di nativi d'America) ed educato secondo una cultura e una religione ibride tra quella Zuñi e quella cristiana latino-americana. La madre gli insegna a leggere e lui rimane molto influenzato dai lavori di Shakespeare, raccolti in un volume finito chissà come nella riserva e scampato alla distruzione dei libri operata secoli addietro nel Mondo Nuovo.
La morale del libro ruota attorno a questo: in modo da poter garantire alla società un'eterna e universale felicità, questa deve essere manipolata, la libertà di scelta e di espressione limitate, le ambizioni intellettuali e sentimentali inibite. I cittadini sono felici, ma il "selvaggio" John percepisce questa felicità come artefatta e sterile.
John vive il suo confronto col Mondo Nuovo in maniera ambivalente; da un lato attratto da esso - e attratto da una delle protagoniste, Lenina Crowne - dall'altro spaventato e orripilato dalle consuetudini di esso, a lui e alla sua educazione completamente avulse.
[modifica] Ritorno al mondo nuovo
Nel saggio Ritorno al mondo nuovo, (in originale '"Brave New World Revisited"), scritto nel 1958, Aldous Huxley riprende i temi de Il mondo nuovo e li analizza alla luce delle scoperte tecniche e scientifiche succedutesi nell'arco di tempo che separa le due opere.
[modifica] Note
- ^ Traduzione tratta da: W. SHAKESPEARE, Tutto il teatro - GTE Newton Roma 1993 ISBN 88-7983-043-0
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