Home computer
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Quello di home computer è un termine usato soprattutto da parte dei consumatori per indicare la seconda generazione di microcomputer (il termine tecnico usato in precedenza), che fece il suo ingresso nel mercato nel 1977 e divenne comune nel corso degli anni ottanta.
L'home computer divenne accessibile da parte del grande pubblico grazie alla produzione massificata del microprocessore basato su chip di silicio. Come indicato dal nome, fu tendenzialmente impiegato in ambito domestico piuttosto che in contesti aziendali/industriali. Il nome marca anche la differenza dalla prima generazione dei microcomputer (dal 1974-'75 in poi) rivolta soprattutto a tecnici e hobbisti con buone capacità di saldatura, poiché furono spesso venduti in scatola di montaggio da assemblare dal cliente.
La categoria degli home computer si estinse tra la fine della decade e i primi anni novanta, a causa dell'ascesa dei personal computer IBM PC compatibili (il PC IBM e i suoi cloni non sono trattati in questo articolo).
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[modifica] Storia
Gli home computer erano tutti basati su processori a 8 bit, tipicamente il MOS Technology 6502 o lo Zilog Z80. Costruttivamente erano molto semplici; il corpo era formato principalmente da una voluminosa tastiera al cui interno trovavano posto tutti i dispositivi del computer, che veniva in genere collegata ad un televisore. Dotati di interfacce esclusivamente testuali e con memorie di massa a cassette audio, erano sfruttati prevalentemente come console per videogiochi, oppure per i primi approcci con la programmazione. Più raro era il loro utilizzo come strumenti di lavoro, magari associati ad una unità esterna di memorizzazione a floppy disk.
A questa regola faceva eccezione l'Apple II, che nasceva con unità a disco integrata ed era già fornito di un sistema operativo DOS caricabile da disco. L'Apple II è in genere considerato il primo personal computer e costituisce per questo l'anello di congiunzione tra home e personal computer.
Il sistema operativo di un home computer era, salvo poche eccezioni, proprietario e incompatibile con tutti gli altri: consisteva di una serie di subroutines di servizio e in un interprete in un linguaggio ad alto livello (generalmente il BASIC) che fungeva anche da shell per i comandi, ed era scritto in una memoria ROM da cui veniva anche eseguito. Era rigorosamente monoutente e monotask, e non prevedeva driver o altro software di sistema.
Attualmente gli home computer sono stati completamente sostituiti, nel contesto casalingo, dai personal computer; volendo trovare un erede odierno di questa classe di macchine, per l'uso prevalente e la dotazione hardware si potrebbero considerare tali le console per videogiochi, come le PlayStation e simili.
[modifica] Home computer notevoli
La lista che segue mostra gli home/personal computer più popolari e/o storicamente significativi degli anni Ottanta, con la data della loro introduzione. Durante questo periodo vide la luce una pletora di home computer, ma la maggior parte di questi non ebbe un significativo impatto sul mercato o sulla storia, pertanto non sono menzionati qui. I differenti modelli di una stessa linea di computer compatibili sono stati raggruppati, come le famiglie TRS-80 e Apple II.
- Apple II (giugno 1977) (il primo personal computer; il primo con grafica a colori e foglio di calcolo Visicalc)
- Tandy Radio Shack TRS-80 (agosto 1977) (il primo home computer acquistabile per meno di 600 dollari)
- Commodore PET (dicembre 1977) (il primo computer integrato: tastiera/schermo/memoria di massa a nastro magnetico)
- Atari 400/800 (1979) (all'avanguardia per capacità grafiche, sonore e possibilità di espansione)
- Commodore VIC-20 (1980) (il primo computer al mondo ad essere stato venduto in oltre un milione di unità)
- BBC Micro (1981) (il principale computer a scopo educativo nel Regno Unito per una decade; BASIC avanzato)
- Sinclair ZX Spectrum (aprile 1982) (il più venduto home computer britannico; ha "creato" l'industria del software nel Regno Unito)
- Commodore 64 (settembre 1982) (il più venduto modello di computer di tutti i tempi: più di 10 milioni di unità)
- MSX (1983) (una serie di home computer che ebbero notevole successo in Giappone e pochi altri paesi)
- Apple Macintosh (1984) (il primo home/personal computer basato su una Interfaccia grafica; il primo a 16/32-bit)
- Atari ST (1985) (il primo home computer con interfaccia MIDI integrata; anche con 512KB RAM a meno di 1000 dollari)
- Commodore Amiga (giugno 1985) (il primo home/personal computer basato su una GUI a colori, preemptive multitasking e capacità audio/video avanzate)
[modifica] Console notevoli
La lista che segue include le console per videogame più popolari e/o storicamente significative nell'era dell'home computer (indicativamente fino al 1990). Per quanto non fossero computer di uso generalista, molte delle console competevano nello stesso mercato degli home computer. Questo mercato fu inondato di sistemi che non ottennero molto successo, e che qui non sono menzionati.
- Magnavox Odyssey (1972) (la prima console per video game casalinga; grafica in bianco/nero)
- Fairchild Channel F (1976) (la prima console basata su un microprocessore, la prima con capacità audio e colore)
- Atari 2600 (1977) (ovvero Atari VCS) (la prima console di largo successo, con la più grande libreria di videogame)
- Magnavox Odyssey² (1978) (ovvero Philips Videopac G7000) (la prima con una tastiera a membrana QWERTY)
- Intellivision (1980) (la più diretta concorrente contro l'Atari 2600; la prima console 8/16-bit)
- Vectrex (1982) (l'unica console con schermo integrato, l'unica con autentica grafica vettoriale)
- ColecoVision (1982) (la più avanzata console di seconda generazione a 8 bit, la prima con grafica di livello da videogiochi d'azione)
- Nintendo Entertainment System (1983/1985) (la più popolare console di terza generazione a 8 bit negli USA)
- Sega Master System (1984/1986) (console a 8 bit popolare in Europa)
- Sega Mega Drive (1989) (ovvero Sega Genesis) (la prima console a 16-bit)
- Game Boy Nintendo (1989) (la prima console per videogame palmare di successo, e la più venduta)
- Super Nintendo (SNES) (1990) (probabilmente la più avanzata console a 16-bit, la più venduta negli USA tra quelle a 16 bit)
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