Galápagos
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Bene protetto dall'UNESCO | |
Patrimonio dell'umanità | Riserva della biosfera |
Isole Galápagos Archipiélago de Colón (Galápagos) |
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Tipologia | Naturali |
Criterio | (vii) (viii) (ix) (x) |
Pericolo | 2007-oggi |
Anno | 1978 (come patrimonio) 1984 (come riserva) |
Scheda UNESCO | Patrimonio (in inglese) Patrimonio (in francese) Riserva (in inglese) |
Patrimoni dell'umanità in Ecuador |
Riserve della biosfera in Ecuador |
Le isole Galápagos (o Galapagos, nella grafia italiana, note raramente anche come Arcipelago di Colombo o Arcipelago dell'Ecuador o Arcipelago di Colón) sono un arcipelago di 14 isole vulcaniche (8 grandi e 6 minori) situate nell'Oceano Pacifico, a 1000 chilometri dalla costa occidentale dell'America del Sud. Politicamente l'arcipelago appartiene alla Repubblica dell'Ecuador.
Le isole sono distribuite a nord ed a sud dell'equatore, che attraversa la parte settentrionale dell'isola più grande, Isabela. Le più vecchie datano circa 4 milioni di anni, mentre le più giovani sono ancora in via di formazione. L'arcipelago è infatti considerato una delle zone vulcanicamente più attive del pianeta.
Il relativo isolamento dovuto alla distanza dal continente e l'ampia varietà di climi e di habitat dovuta alle correnti della zona hanno portato all'evoluzione di numerose specie endemiche di animali e vegetali, dalla cui osservazione Charles Darwin ha tratto ispirazione per la formulazione della teoria dell'evoluzione. Il suo celebre L'origine delle specie contiene numerosissimi riferimenti agli studi di Darwin sulle specie endemiche delle Galápagos.
[modifica] Conservazione
[modifica] L'impegno delle autorità
Sebbene il tema della protezione dell'ambiente delle Galápagos fosse già oggetto di indicazioni legislative nel 1934 e nel 1936, soltanto dalla fine degli anni '50 furono intraprese le prime azioni significative in questo senso. Nel 1955, l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura organizzò una missione di osservazione alle Galápagos, per rilevare la presenza di eventuali attività dannose o pericolose per l'ecosistema dell'arcipelago. Due anni dopo, l'UNESCO e il governo ecuadoriano organizzarono una seconda missione di controllo.
Nel 1959 (in occasione tra l'altro del centenario della pubblicazione de L'origine delle specie di Charles Darwin), il governo ecuadoriano dichiarò parco nazionale il 97.5% dell'area emersa delle Galápagos, escludendo solo le zone colonizzate. Nello stesso anno venne creata a Bruxelles la Charles Darwin Foundation, il cui obiettivo primario era proprio la conservazione delle Galápagos. La prima attività portata a termine dalla fondazione fu la creazione della Stazione di Ricerca Charles Darwin, nel 1964. Il personale della stazione intraprese programmi di conservazione che includevano anche l'eliminazione dall'isola delle specie animali e vegetali introdotte dall'uomo.
Quando venne creato il parco, sull'isola abitavano fra le 1.000 e le 2.000 persone. Negli anni 1980 questo numero era cresciuto fino a superare 15.000; le stime per il 2006 sono nell'ordine di 30.000 abitanti. L'esistenza di una popolazione locale in crescita, evidentemente, pone problemi significativi, almeno a lungo termine, circa le politiche da adottare per la conservazione del parco.
Fino agli anni '80, la zona protetta della Galápagos includeva solo la terra emersa. Nel 1986 anche le acque circostanti furono dichiarate riserva marina. L'intero arcipelago fu dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 1978 (isole) e nel 2001 (riserva marina).
[modifica] Fauna
Le Galápagos ospitano numerose specie endemiche:
- l'iguana terrestre delle Galápagos (Conolophus subcristatus);
- l'iguana marina (Amblyrhynchus cristatus), l'unica iguana al mondo a cibarsi in mare;
- la tartaruga gigante delle Galápagos (Geochelone elephantopus), dal cui nome spagnolo, galapago, prende il nome l'arcipelago;
- la tartaruga verde delle Galápagos, che si pensa essere una sottospecie della tartaruga verde oceanica (Chelonia mydas)
- la sula dai piedi azzurri (Sula nebouxii)
- 13 specie di fringuelli, detti colloquialmente fringuelli di Darwin, fra cui il fringuello picchio (Camarhynchus pallidus)
- il pinguino delle Galápagos (Spheniscus mendiculus), un insolito pinguino che vive all'equatore;
- il cormorano delle Galápagos (Phalacrocorax harrisi), l'unico cormorano incapace di volare
- il falco delle Galápagos (Buteo galapagoensis)
- diverse specie di otaria, che giungono alle Galápagos da mari più freddi seguendo la corrente di Humboldt
- la Monetaria caputdraconis, una specie della famiglia dei Cypraeidae, comunemente chiamate cipree
[modifica] Flora
Spesso trascurata in quanto meno appariscente, anche la flora delle isole merita attenzione. Ci sono 560 specie di piante, di cui circa un terzo endemiche. Ad esempio, le Galápagos hanno specie uniche di caffè, cotone, peperoncino, passiflora e pomodoro. Oltre a specie endemiche di generi diffusi anche altrove, ci sono anche interi generi endemici, come scalesia, l'albero margherita, e alcuni cactus, come il Brachycereus, detto cactus della lava e Jasminocereus, il cactus candelabro.
[modifica] Clima
Per approfondire, vedi la voce Il clima delle Galápagos. |
Il clima delle Galápagos è di tipo tropicale ed è fortemente influenzato dalle tre correnti marine che passano per queste isole.
La temperatura media annuale è di 24°C.
Periodicamente ricorre il fenomeno del Niño che, aumentando notevolmente la temperatura dell'oceano, crea squilibri climatici con conseguenti forti inondazioni.
[modifica] Le isole principali
[modifica] Origine dei nomi
L'arcipelago è stato conosciuto con molti nomi diversi; per esempio, per qualche tempo le Galápagos furono note come "Isole Incantate" (Las Islas Encantandas) per via delle difficoltà di navigazione dovute alle forti e mutevoli correnti. I nomi delle singole isole hanno avuto una storia ancora più complessa, e oggi quasi tutte le isole dell'arcipelago dispongono di almeno tre nomi. Una prima mappa approssimativa dell'arcipelago fu fatta dal bucaniere Ambrose Cowley nel 1684; Cowley battezzò le isole con nomi di suoi compagni pirati e di alcuni dei nobili inglesi che ne sostenevano economicamente le scorrerie. I navigatori spagnoli battezzarono le isole in modo indipendente, e su molte carte nautiche, fino a gran parte del XIX secolo, per ogni isola erano segnati sia il nome inglese che quello spagnolo. Nel 1892, il governo dell'Ecuador ribattezzò ogni isola ex-novo. Nel seguito, si riporteranno per ogni isola il nome ufficiale ed eventualmente altri nomi rimasti nell'uso.
[modifica] San Cristóbal (Chatham)
Intitolata a San Cristoforo, patrono dei marinai, nella versione spagnola e al conte Chatham in quella inglese, ha una superficie di 558 km² il suo punto di massima altitudine è a 730 metri sul mare. L'isola ospita colonie di fregate, leoni marini, tartarughe giganti, uccelli tropicali, iguane marine, delfini, sule dalle zampe azzurre e dalle zampe rosse e gabbiani a coda di rondine. La sua vegetazione include la Calandrina galapagos ed il Lecocarpus darwinii nonché alberi come il Guaiacum officinale.
Il più grande lago d'acqua dolce dell'arcipelago, la Laguna El Junco, è sito nell'altipiano di San Cristóbal. La capitale dell'arcipelago, Puerto Baquerizo Moreno, sorge sull'estremità meridionale dell'isola...
[modifica] Española (Hood)
In onore della Spagna e di un nobile inglese di nome Hood. Ha un'area di 60 km² ed un'altitudine massima di 206 metri. Española è il luogo dove nidificano gli albatross, gli sparvieri, i gabbiani a coda di rondine, i passeri, le tortore delle Galápagos e le sule mascherate. È abitata anche da tartarughe marine e giganti, iguane marine, squali e leoni marini. Una colata lavica sulla spiaggia ha creato uno sfiatatoio che proietta l'acqua verso l'alto quando viene colpito dalle onde. È l'isola più meridionale dell'arcipelago nonché quella che ospita il maggior numero di specie endemiche di fauna.
[modifica] Santa Fé (Barrington)
Intitolata all'omonima città spagnola, ha una superficie di 24 km² ed un'altitudine massima di 259 metri. Santa Fé ospita una foresta di cactus Opuntia e di Palo Santo. Le sue corrugate scogliere offrono riparo a gabbiani a coda di rondine, uccelli tropicali dal becco rosso e procellarie. A Santa Fé vengono spesso avvistate le iguane di terra e le lucertole della lava. L'isola ha una pittoresca laguna frequentata da tartarughe ed acque calme dove si può fare snorkeling tra i leoni marini.
[modifica] Genovesa (Tower)
Dal nome della città italiana di Genova. Ha un'area di 14 km2 ed un'altitudine massima di 76 metri. Quest'isola è ciò che resta dei bordi di un grande cratere ormai quasi completamente immerso. Il suo soprannome di "isola degli uccelli" è ben meritato. A Darwin Bay si possono osservare fregate, gabbiani a coda forcuta, sule dalle zampe rosse, sterne, gabbiani della lava, uccelli tropicali, colombe, procellarie delle tempeste e fringuelli di Darwin. L'altopiano di prince Philip è un ottimo punto di osservazione per le sule mascherate e dalle zampe rosse. L'isola ospita anche una foresta di Palo Santo.
[modifica] Floreana (Charles o Santa María)
Prende il nome da Juan José Flores, il primo presidente dell'Ecuador, durante la cui amministrazione l'Ecuador prese possesso dell'arcipelago. Viene anche chiamata Santa Maria, in onore ad una delle tre caravelle di Cristoforo Colombo. Ha un'area di 173 km2 ed un'altitudine massima di 640 metri. È una delle isole dalla storia umana più interessante nonché una delle prime a venire abitate. Vi si riproducono i fenicotteri rosa e le tartarughe marine verdi, da dicembre a maggio. Qui si trova anche la procellaria a zampe palmate, un uccello marino notturno che passa la maggior parte della sua esistenza lontano dalla terraferma. Alla "Baia della Posta", fin dal XVIII secolo, i balenieri si servono di barili di legno per scambiare la posta in partenza ed in arrivo con le navi in transito. Alla Corona del Diavolo, un cono vulcanico sotterraneo, si trovano formazioni coralline.
[modifica] South Plaza
Deve il nome ad un ex presidente ecuadoriano, il generale Leonidas Plaza. Ha un'area di 0,13 km2 ed un'altitudine massima di 23 metri. La flora dell'isola comprende i cactus Opuntia e piante di Sesuvium, che formano un tappeto rossastro sulla superficie delle colate laviche. Qui sono numerose le iguane (terrestri, marine e qualche ibrido di entrambe le specie) e vi sono numerosi uccelli osservabili dalle scogliere della parte meridionale dell'isola, tra cui specie tropicali e gabbiani a coda forcuta.
[modifica] Santa Cruz (Indefatigable)
Il nome inglese è lo stesso di una nave della flotta britannica. Ha un'area di 986 km2 ed un'altitudine massima di 864 metri. Santa Cruz è l'isola che ospita la maggiore popolazione umana dell'arcipelago, nella città di Puerto Ayora. Sull'isola si trovano la stazione di ricerca Charles Darwin ed il quartier generale dell'autorità del parco nazionale delle isole. Presso il centro di ricerca opera un allevamento di tartarughe che si occupa del reinserimento di questi animali nel loro habitat. Le zone collinari di Santa Cruz possiedono una vegetazione lussureggiante e sono famose per i tunnel di lava. A Santa Cruz si trovano numerose tartarughe. Black Turtle Cove è uno splendido sito circondato da mangrovie che le tartarughe marine, le razze e piccoli squali usano come zona di accoppiamento. Altro sito dell'isola è Cerro Dragòn, noto per la laguna dei fenicotteri, lungo i cui sentieri è possibile vedere le iguane mangiare.
[modifica] Baltra (South Seymour)
L'origine del nome non è nota. Ha un'area di 27 km2 ed un'altitudine massima di 100 metri. Vi si trova il principale aeroporto dell'arcipelago, costruito durante la seconda guerra mondiale dalla Marina degli Stati Uniti per tenere sotto controllo il Canale di Panama. Vi vivono iguane marine e tartarughe marine. Le iguane terrestri vi sono state reintrodotte dopo l'estinzione della popolazione originaria avvenuta nel periodo della permanenza dell'esercito statunitense.
[modifica] North Seymour
Il nome è quello del nobile inglese Lord Hugh Seymour. Ha una superficie di 1,9 km2 ed un'altitudine massima di 28 metri. L'isola è domicilio di un gran numero di sule dalle zampe azzurre e gabbiani a coda forcuta. Ospita inoltre una delle più grandi colonie di fregate.
[modifica] Marchena (Bindloe)
Dal nome del frate Antonio Marchena. Ha un'area di 130 km2 ed un'altitudine massima di 343 metri. È abitata da sparvieri e da leoni marini.
[modifica] Pinzón (Duncan)
Dal nome dei fratelli Pinzòn, capitani delle caravelle Pinta e Niña. Ha una superficie di 18 km2 ed un'altitudine massima di 458 metri. Vi si possono osservare leoni marini, sparvieri, tartarughe giganti, iguane marine e delfini.
[modifica] Rábida (Jervis)
Porta lo stesso nome del convento in cui Colombo lasciò il figlio in affido durante il suo viaggio verso le Americhe. Ha un'area di 4,9 km2 ed un'altitudine massima di 367 metri. L'elevato contenuto di ferro nella lava di Rábida le conferisce un caratteristico colore rosso. In una laguna d'acqua salata vicino alla spiaggia vivono fenicotteri ed anatre e nidificano pellicani bruni e sule. Sono censite qui anche nove specie di passeri.
[modifica] Bartolomé
Dal nome del luogotenente David Bartholomew della marina inglese. Ha una superficie di 1,2 km2 ed un'altitudine massima di 114 metri. Famosa per il suo pinnacolo di roccia che è uno dei tratti distintivi dell'arcipelago. Qui si possono osservare i leoni marini ed i rari pinguini delle Galápagos. Vi si trovano anche insolite formazioni laviche, lasciate inalterate sin dalle ultime eruzioni.
[modifica] Santiago (San Salvador, James)
Quest'isola ha un'area di 585 km2 ed un'altitudine massima di 907 metri. Vi si trovano iguane marine, leoni marini, foche, tartarughe terrestri e marine, fenicotteri, delfini e squali. Vi sono anche capre e maiali, introdotti dall'uomo. Tra gli uccelli, si possono osservare i fringuelli di Darwin e i falchi delle Galápagos. Nella località di Sullivan Bay è possibile vedere una colata lavica recente.
[modifica] Pinta (Abingdon)
Prende il nome da una delle caravelle di Colombo. Ha un'area di 60 km2 ed un'altitudine massima di 777 metri. Vi vivono gabbiani a coda forcuta, iguane marine, sparvieri e foche.
[modifica] Isabela (Albemale)
Chiamata così in onore della regina Isabella di Castiglia, che finanziò il viaggio di Colombo. Con un'area di 4588 km2 è l'isola più grande dell'arcipelago. Il suo punto più alto è la sommità del vulcano Wolf, con un'altitudine di 1707 metri. La forma dell'isola è il risultato della fusione di sei grandi vulcani in un'unica terra emersa. Sull'isola abbondano i pinguini, i cormorani di terra, le iguane marine, le sule, i pellicani ed i granchi. Alle falde e nelle caldere dei vulcani di Isabela si possono osservare le tartarughe giganti e le iguane di terra. Tra le specie di uccelli si annoverano i fringuelli di Darwin, i falchi e le colombe. Degna d'interesse è anche la vegetazione delle zone a quote inferiori. Puerto Villamil, il terzo insediamento umano dell'arcipelago per popolazione si trova all'estremità sud-orientale dell'isola.
[modifica] Fernandina (Narborough)
In onore di re Fernando di Spagna, che finanziò il viaggio di Colombo. Fernandina ha un'area di 642 km2 ed un'altitudine massima di 1494 metri. È l'isola più giovane e più occidentale dell'arcipelago. Punta Espinoza è una stretta lingue di terra sui cui blocchi di lava le iguane si riuniscono numerose. Vivono sull'isola anche i cormorani di terra, i pinguini, i pellicani ed i leoni marini. Ospita inoltre foreste di mangrovie e mostra sulla sua superficie numerose diverse colate laviche.
[modifica] Wolf (Wenman)
Deve il nome al geologo tedesco Theodor Wolf. Ha un'area di 1,3 km2 ed un'altitudine massima di 253 metri. Qui si possono osservare foche, fregate, sule mascherate e dalle zampe rosse, iguane marine, squali, balene, delfini e gabbiani a coda forcuta.
[modifica] Darwin (Culpepper)
Chiamata così in onore di Charles Darwin. Ha un'area di 1,1 km2 d un'altitudine massima di 168 metri. Ospita foche, fregate, iguane marine, gabbiani a coda forcuta, leoni marini, balene, tartarughe marine, delfini, sule macherate e dalle zampe rosse.
[modifica] Storia
La Galápagos sono state scoperte casualmente il 10 marzo 1535, quando Fra' Tomás de Berlanga, vescovo di Panama, si mise in mare verso il Perù per dirimere una disputa tra Francisco Pizarro ed i suoi luogotenenti dopo la conquista dei territori degli Inca. La nave si trovò in una zona di bonaccia e le correnti la portarono alla deriva fino alle isole. Nel rapporto che fece successivamente all'imperatore Carlo V, Berlanga descrisse l'aspetto arido e desertico delle isole e le loro tartarughe giganti. Scrisse inoltre delle iguane marine, dei leoni marini e di numerose specie di uccelli. Notò anche l'insolita mitezza degli animali, che continua a stupire i visitatori dell'arcipelago ancora oggi.
All'epoca dell'avvistamento le isole erano disabitate. Thor Heyerdahl nel 1963 raccontò di avervi trovato frammenti di vasellame di origine sudamericana che facevano pensare ad un precedente contatto umano; un'ipotesi che tuttavia appare ancora controversa. L'arcipelago divenne poi nascondiglio dei pirati inglesi che intercettavano i galeoni spagnoli diretti verso la madrepatria carichi dell'oro e dell'argento sudamericani.
Le isole Galápagos compaiono per la prima volta in mappe nel 1570, nelle carte disegnate da Ortelius e da Mercatore, con il nome di insulæ de los Galopegos, ossia "isole delle tartarughe".
Il primo inglese che visitò le isole fu Richard Hawkins, nel 1593. Molti famosi pirati da allora vi transitarono.
Alexander Selkirk, l'uomo le cui traversie sulle isole Juan Fernández ispirarono il Robinson Crusoe di Daniel Defoe, visitò le Galápagos nel 1708 dopo che venne soccorso dalle Juan Fernández dal corsaro Woodes Rogers. Rogers approdò alle isole Galápagos per riparare le sue navi dopo il saccheggio di Guayaquil.
La prima missione scientifica alle Galápagos giunse nel 1790 al seguito di Alessandro Malaspina, un capitano siciliano la cui missione era finanziata dal re di Spagna. I rapporti della sua missione sono però andati perduti.
Nel 1793 James Collnet fece una descrizione della flora e della fauna delle Galápagos e suggerì che le isole potevano essere usate come base d'appoggio per i balenieri dell'Oceano Pacifico. Disegnò anche le prime accurate carte nautiche delle isole. I balenieri catturarono ed uccisero migliaia di tartarughe per estrarne il grasso, inoltre venivano portate anche sulle navi come riserva di carne, dal momento che potevano sopravvivere per mesi senza cibo né acqua. La caccia alle tartarughe ne ridusse notevolmente la popolazione e fece estinguere alcune specie. Ai balenieri si aggiunsero poi anche i cacciatori di foche, che portarono anche questo animale sull'orlo dell'estinzione.
L'Ecuador annetté le isole Galápagos il 12 febbraio 1832 nominando l'arcipelago Archipelago del Ecuador. Il primo governatore delle isole, il generale José de Villamil, mandò un gruppo di detenuti a popolare l'isola di Floreana e nell'ottobre del 1832 a loro si aggiunsero alcuni artigiani ed agricoltori.
Charles Darwin fu il primo ad eseguire uno studio scientifico delle isole. Fresco di laurea, era un naturalista in giro per il mondo con la spedizione geografica e scientifica a bordo della Beagle, che durò dal 1831 al 1836. Darwin raggiunse le Galápagos il 15 settembre 1835 e vi passò circa cinque settimane, fino al 20 ottobre, studiando la geologia e la biologia di quattro delle isole. Qui iniziò a lavorare alla teoria dell'evoluzione delle specie.
José Valdizán e Manuel Julián Cobos avviarono una seconda colonia iniziando lo sfruttamento di un tipo di lichene locale (Roccella portentosa) usato come colorante. Dopo l'omicidio di Valdizán ad opera di alcuni suoi operai, Cobos portò dal continente un gruppo di oltre cento lavoratori all'isola di San Cristobál per tentare la fortuna avviando una piantagione di canna da zucchero. Diresse la piantagione con un pugno di ferro che portò al suo omicidio nel 1904. Nel frattempo, nel 1897, un'altra piantagione veniva avviata a Isabela da Antonio Gil.
A partire dal settembre 1904 una spedizione dell'Accademia delle Scienze della California guidata da Rollo Beck rimase sulle isole per un intero anno raccogliendo materiale scientifico riguardante la geologia, l'entomologia, l'ornitologia, la botanica, la zoologia e l'erpetologia. Un'altra spedizione della stessa accademia fu compiuta nel 1932 (la spedizione di Templeton Crocker) per raccogliere insetti, pesci, conchiglie, fossili, uccelli e piante.
Durante la seconda guerra mondiale l'Ecuador autorizzò gli Stati Uniti ad impiantare una base navale sull'isola di Baltra ed alcune stazioni radar in altre locazioni.
Un carcere è stato realizzato su Isabela nel 1946, ma è stato poi chiuso nel 1959.
[modifica] Principali insediamenti
[modifica] Voci correlate
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