Fuoristrada
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Si definisce fuoristrada un veicolo a motore dotato di alcune soluzioni tecniche che lo rendono adatto a percorrere più facilmente terreni accidentati, con forte pendenza o con fondo che offre scarsa aderenza.
Le caratteristiche principali della maggior parte dei fuoristrada sono:
- Trazione integrale permanente od inseribile che permette una migliore trazione su fondi sdrucciolevoli, innevati, ghiacciati o fangosi.
- Differenziale (anteriore, posteriore, e/o centrale) bloccabile od autobloccante.
- Maggiore altezza minima da terra rispetto ad un normale autoveicolo per superare più facilmente gli ostacoli e ridurre i contatti su terreno accidentato.
- Carrozzeria dotata di telaio o rinforzata per sopportare più facilmente le sollecitazioni dovute ai terreni accidentati.
- Prese d'aria di alimentazione del motore e impianto elettrico protetti o equipaggiati in modo tale da evitare l'ingresso dell'acqua in caso di guado.
- Pneumatici con scolpitura più pronunciata per migliorare la presa su fondi viscidi o friabili.
- Cambio dotato di riduttore dei rapporti per superare più facilmente forti pendenze.
- Particolari valori per l'angolo di attacco (formato dallo sbalzo anteriore), l'angolo di uscita (formato dallo sbalzo posteriore) e l'angolo di rampa (fra gli assi).
Sebbene la trazione integrale fosse impiegata già su qualche vettura, come ad esempio la Mitsubishi PX33 o la GAZ-61, il primo veicolo ad avere le caratteristiche sopra citate è stato la Jeep costruita negli Stati Uniti durante la Seconda Guerra Mondiale.
Per quanto riguarda l'aspetto normativo, per effetto di alcune direttive dell'UE possono essere classificati fuoristrada sia gli autoveicoli della categoria internazionale M (destinati al trasporto di persone: per esempio, le autovetture) sia gli autoveicoli della categoria internazionale N (destinati al trasporto di cose: per esempio, gli autocarri).
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