Ferrero
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Ferrero s.p.a. | |
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Fondazione | 1946 a Alba |
Sede principale | |
Persone chiave |
Pietro Ferrero, Giovanni Ferrero, Michele Ferrero AD |
alimentare |
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dolciari |
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Dipendenti | 19.600 (2006) |
Slogan | Le buone idee conquistano il mondo |
Sito web | www.ferrero.it |
Progetto Economia |
La Ferrero S.p.A. è un'industria multinazionale italiana, fondata da Pietro Ferrero nel 1946 e specializzata in prodotti dolciari. La sede direzionale si trova a Pino Torinese[1].
Attualmente Ferrero si colloca al 4° posto per fatturato fra le industrie dolciarie mondiali, dopo Nestlé, Mars ed Altria/Philip Morris. Il fatturato consolidato del gruppo dell'ultimo periodo è stato di circa 5,6 miliardi di euro.
Nel mondo sono occupati oltre 19.600 dipendenti con 16 stabilimenti per la produzione. Dieci di questi stabilimenti sono distribuiti in Europa e i rimanenti sette rispettivamente in Argentina, Australia, Brasile, Ecuador, Porto Rico, Canada e Stati Uniti.
Indice |
[modifica] Storia
Nel 1942 Pietro Ferrero apre un laboratorio per i dolci ad Alba, in via Rattazzi. La moglie Piera Cillario gestisce una grande pasticceria soprannominata Biffi con riferimento a quella di Milano. L'idea di sfruttare le nocciole, largamente disponibili in loco e dal costo contenuto per quegli anni (in piena Seconda guerra mondiale) è una necessità e una geniale idea.
Nel 1946 Pietro inventa una crema a base di nocciole e la chiama Pasta Gianduja e poi Giandujot, associandola foneticamente alla famosa maschera carnevalesca. Si trattava di un impasto di crema confezionato in carta stagnola che si poteva facilmente trasportare per essere tagliato e spalmato sul pane. Ne produsse una piccola quantità da vendere ai negozianti di Alba, riscuotendo un enorme e inatteso successo del consumatore. Il prodotto era apprezzato ed economico. La richiesta era talmente alta che una produzione artigianale non era più possibile.
In quello stesso anno nasce l'azienda "Ferrero" che dovette subito incrementare il livello di produzione ed assumere nuovi lavoratori. La conduzione è familiare e Giovanni Ferrero, il fratello minore di Pietro, si assume l'onere di organizzare la vendita dei prodotti. Invece di affidare la distribuzione ad altri nasce una propria rete di distribuzione diretta: dalla fabbrica al rivenditore.
Nel settembre del 1948 un'alluvione allaga lo stabilimento che rimane isolato. I dipendenti in prima persona collaboreranno al ripristino della normalità e alla ripresa della produzione. Il 2 marzo del 1949 avviene il primo lutto in azienda: muore Pietro Ferrero.
Nel 1950 entra ufficialmente in azienda Giovanni che diventa socio della Società in nome collettivo P.Ferrero & C. di Cillario Piera vedova Ferrero e Ferrero Michele. Nel 1956 la Ferrero apre il primo stabilimento estero, a Stadtallendorf, un piccolo paese a 150 Km da Francoforte in Germania con 5 dipendenti che presto diventano 60. Il prodotto principale è la "Creamalba" e successivamente vi sarà prodotto il cioccolatino "Mon cherì".
Nell'ottobre del 1957 muore Giovanni Ferrero e di conseguenza la responsabilità del gruppo passa a Michele Ferrero, il nipote. La vedova, Ottavia Amerio, per qualche tempo ancora rimane socia in azienda. Intanto l'azienda si espande e nel 1960 apre il secondo stabilimento italiano a Pozzuolo Martesana, in provincia di Milano a cui seguirà un sito produttivo a Avellino, nel Sud del Paese.
Il 20 aprile 1964 la crema di nocciole cambia formula, densità e nome. Nasce ufficialmente la Nutella. Tale prodotto accresce il successo dell'industria dolciaria al di fuori dei confini nazionali, giungendo prima in Europa e poi in tutto il mondo. Nello stesso anno il centro direzionale viene posto a Pino Torinese.
Nel 1968 apre il primo stabilimento in Francia. A seguire aprono altri stabilimenti e sedi commerciali in Olanda, Belgio, Svizzera, Danimarca e Inghilterra. Viene inaugurata la linea di prodotto "Kinder Cioccolato". L'anno seguente la Ferrero si espande oltre oceano aprendo un ufficio di rappresentanza a New York. A seguire apriranno sedi produttive in Austria, Irlanda, Porto Rico ed Ecuador. La produzione è ormai mondiale.
Il quinquennio 1971-1976 rappresenta il periodo d'oro di Carosello e Ferrero è una delle principali aziende che utilizzano i primi spazi pubblicitari in TV. Per pubblicizzare Nutella viene scelta una serie d'animazione con disegni dei fratelli Toni e Nino Pagot: Il gigante Amico.
Nel 1983 Nasce la "Fondazione Ferrero" dall'idea di Michele e Maria Franca Ferrero. Lo scopo è quello di raccogliere e mantenere saldi legami tra l'azienda, i suoi dipendenti e chi ha lasciato l'azienda raggiungendo l'età della pensione. La fondazione si propone come ente culturale e sociale. Nel 1991 la fondazione viene riconosciuta come "Ente morale".
Nel 1987 inizia l'attività produttiva del nuovo stabilimento di Balvano, in Basilicata, e nel 1994 viene inaugurata un'altra sede a Sant'Angelo dei Lombardi, in provincia di Avellino. Seguiranno nel tempo l'apertura di sedi commerciali estere nell'Est dell'Europa: Polonia, Cecoslovacchia, Ungheria. In Russia viene inaugurato un nuovo stabilimento produttivo a Belsk. A novembre un' alluvione inonda Alba e nuovamente lo stabilimento Piemontese si trova in difficoltà, ma queste sono subito superate anche grazie all'intervento degli stessi dipendenti che in quel momento si trovavano in fabbrica e non solo.
Gli investimenti danno i loro frutti: nel 1996 il fatturato globale dell'azienda raggiunge i 7.500 miliardi di lire e i dipendenti superano 14.000 unità e nello stesso anno, in occasione del cinquantesimo anniversario della nascita della Ferrero, l'azienda pubblica un libro autocelebrativo in cui viene ripercorsa la storia e l'evoluzione del prestigioso marchio piemontese.
Dal 6 giugno 1997 alla guida dell'azienda subentrano ufficialmente i figli Pietro e Giovanni che diventano Chief executive officer[2]. Approda quindi al comando la "terza generazione" dei Ferrero.
La crescita economica dell'azienda non si ferma: se nel 2000 il fatturato tocca quota 4 miliardi di euro (con più 16.000 dipendenti), nel 2006 cresce a 5,6 miliardi di euro ed i lavoratori giungono a 19.600 unità. Le società operative sono 36 e gli stabilimenti di produzione 15, l'ultimo dei quali a Brantford (Canada).
I progressi finanziari vengono confermati dalla classifica degli uomini più ricchi d'Italia secondo Forbes, pubblicata nel 2008: in essa Michele Ferrero e famiglia risultano essere al 1° posto in Italia ed al 68° nel mondo.
[modifica] Produzione
Quando l'azienda assunse il livello di industria diversificò la produzione con altri dolci: quelli a base di cioccolato, i prodotti "da forno" (brioche e snack) sino alle caramelle e alle bevande.
Alcune di queste sono:
- La crema Nutella (1964).
- Le praline: Mon chéri (1956), Pocket Coffee (1968), Ferrero Rocher (1982) e Raffaello (1998).
- La linea di prodotti per bambini denominata Kinder Ferrero. Tale linea sfrutta la sensazione collettiva e commerciale che si potrebbe indicare come "il gusto e la sorpresa" insiti nell'uovo di Pasqua o in altri oggetti che forniscono l'idea di "doppiamente utile" riconducendola a un piccolo piacere quotidiano con l'uovo Kinder (1974) e il Kinder Cioccolato (1968).
- Tic Tac (1969), mentine
- Estathè (1972), bevanda al gusto di Tè.
- Grand Soleil (2006), sorbetto al gusto di limone.
[modifica] Note
[modifica] Collegamenti esterni
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