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Crema (CR) - Wikipedia

Crema (CR)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Crema
[[Immagine:{{{panorama}}}|300px|Panorama di Crema (CR)]]
Crema (CR) - Stemma
Nome ufficiale: {{{nomeUfficiale}}}
Stato: bandiera Italia
Regione: Lombardia
Provincia: stemma Cremona
Coordinate: 45°22′0″N 9°41′0″E / 45.36667, 9.68333
Altitudine: 79 m s.l.m.
Superficie: 34,63 km²
Abitanti:
33.595 31-12-2007 (UFF STAT PROV CR)
Densità: 970 ab./km²
Frazioni: Santa Maria dei Mosi, Santo Stefano in Vairano, Vergonzana 
Comuni contigui: Bagnolo Cremasco, Campagnola Cremasca, Capergnanica, Chieve, Cremosano, Izano, Madignano, Offanengo, Pianengo, Ricengo, Ripalta Cremasca, Trescore Cremasco
CAP: 26013
Pref. tel: 0373
Codice ISTAT: 019035
Codice catasto: D142 
Nome abitanti: cremaschi 
Santo patrono: San Pantaleone 
Giorno festivo: 10 giugno 
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
Portale:Portali Visita il Portale Italia

Crema (Crèma in cremasco) è un comune di 33.595 abitanti della provincia di Cremona. È il centro principale del territorio Cremasco
Attualmente il comune appartiene alla Regione Agraria n° 2 (pianura di Crema) ed è inserito nel contesto del Parco del Serio.

Indice

[modifica] Storia

Scorcio artistico del centro di Crema.
Scorcio artistico del centro di Crema.

Le origini di Crema sono legate all'invasione longobarda del VI secolo d.c.; il nome deriva probabilmente dal termine longobardo "Crem" che significa "altura". Secondo la tradizione, la fondazione della città risalirebbe al 15 agosto 570 quando, di fronte alla minaccia rappresentata dall’invasione longobarda, gli abitanti della zona trovarono rifugio nella parte più elevata dell’"isola della Mosa", approntandola a difesa sotto la guida prima di Cremete, conte di Palazzo, e poi di Fulcherio. Da questi due personaggi deriverebbero perciò i toponimi Crema e Insula Fulcheria. Secondo altre fonti la sua fondazione risale al IV secolo d.c., quando Milano era capitale dell'Impero Romano d'Occidente. Un'altra versione invece parla di un più antico insediamento Celtico o Etrusco.

La prima occorrenza di Crema nei documenti Storici risale al XI secolo d.c. come possedimento dei conti di Camisano. In seguito venne governata da Bonifacio marchese di Toscana e sua figlia Matilde. Nel 1098 Matilde diede in dono la città al vescovo di Cremona. Durante questo periodo l'agricoltura prosperò e l'Ordine degli Umiliati introdusse la lavorazione della lana, che fu una delle principali aree economiche fino al XIX secolo d.c..

Nel 1159, dopo aver stretto un'alleanza con Milano contro la ghibellina Cremona, Crema venne assediata, invasa e distrutta dall'imperatore Federico Barbarossa. L'assedio di Crema fu caratterizzato da parecchi episodi di brutalità. I teutoni appesero alcuni prigioneri cremaschi alle loro macchine belliche sperando che i difensori non colpissero gli ostaggi. Tuttavia questo espediente non funzionò e si trasformò in una carneficina: questo episodio è uno dei più famosi della storia cremasca ed è celebrato da una quadro presente nella sala del Consiglio Comunale, detta appunto "sala degli Ostaggi Cremaschi", a cui è dedicata anche una via.

Con la Pace di Costanza (1185) arrivò il permesso di ricostruire la città come "castrum". Ne seguì una fase di libero comune in cui comunque si verificarono lotte faziose, tipiche dei comuni del Nord Italia in quell'epoca. In ogni caso, la città venne fortificata con nuove mura, fossati e porte (1199), e succesivamente una rete di canali valorizzò l'agricoltura. Nel XIII secolo Crema venne anche arricchita della costruzione della Cattedrale e del Palazzo Pretorio.

L'autonomia del comune terminò nel 1335, quando la città si arrese a Gian Galeazzo Visconti, la cui famiglia possedette la città fino alla fine del secolo. Nel 1361 Crema fu interessata dalla peste bubbonica. Seguì un breve periodo di regno della famiglia guelfa Benzoni (Bartolomeo e Paolo dal 1403 al 1405, successivamente loro nipote Giorgio fino al 1423). La signoria passò di nuovo ai Visconti e, dal 1449 in poi, alla Repubblica di Venezia.

In qualità di provincia veneziana dell'entroterra, Crema ottenne numerosi privilegi ed era al riparo dal declino economico del vicino Ducato di Milano sotto il dominio spagnolo. Mantenne una sostanziale autonomia che permise la progettazione di nuove costruzioni. Esse includevano la nuova cinta muraria, la ricostruzione del Palazzo Comunale (1525-1533), il Palazzo della Notaria, ora Palazzo Vescovile. Nel 1580 Crema divenne sede vescovile e fu costruito il Santuario di Santa Maria della Croce (1490).

Col XVII secolo ebbe inizio la decadenza della città, causata dal fallimento delle sue attività industriali, sebbene l'agricoltura continuò ad essere fiorente. Nel 1796 venne fondata l'Accademia dell'Agricoltura. Dopo la caduta della Serenissima nel 1797, l'Esercito Francese depose l'ultimo podestà e creò un comune. All'inizio Crema formò la provincia di Crema-Lodi, ma in seguito fu annessa alla provincia di Cremona. Nel 1814, l'impero di Napoleone si dissolse e Crema divenne un possedimendo austriaco.

Crema fu annessa all'Italia durante il Risorgimento. Da allora fece parte del Regno d'Italia e, dopo la Seconda Guerra Mondiale, della Repubblica Italiana.

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti

Economia

L'economia è tradizionalmente caratterizzata dall'agricoltura, con produzione di foraggi, cereali (degna di nota quella del grano), pioppi, e dall'allevamento nel contesto dell'economia provinciale. Al giorno d'oggi sono presenti aziende casearie, risicole e importanti aziende alimentari in generale, oltre che a industrie metallurgiche, meccaniche e tessili, con lavorazione di lino, canapa, cotone e seta. Un aspetto notevole dell'artigianato è costituito dalle fabbriche di organi musicali; tale settore venne portato a livelli di eccellenza da Pacifico Inzoli nel 1867 e da Giovanni Tamburini nel 1893.

[modifica] Cultura

[modifica] Monumenti artistici

[modifica] Piazza Duomo

  • Il Duomo in stile Lombardo-Gotico, intitolato a Santa Maria Assunta, 1284-1341.
  • La monumentale Piazza, in prevalente stile cinquecentesco, sulla quale si affacciano i principali monumenti civili ed ecclesiastici: il palazzo comunale con l'arco detto "il Torrazzo", il Palazzo Pretorio (con annessa Torre Pretoria di origine medievale), il Palazzo Vescovile, la cortina di case del lato meridionale.

[modifica] Chiese nel centro storico

[modifica] Chiese nei quartieri e frazioni

[modifica] Palazzi

  • Palazzo Benzoni-Frecavalli (1627), Via Civerchi, oggi sede della Biblioteca Civica.
  • Palazzo Marazzi-Griffoni (1422), Via Marazzi.
  • Palazzo Benzoni-Donati (1504), Via Marazzi.
  • Ex palazzo del Monte di Pietà (1569), Via Verdi.
  • Palazzo Compostella (1585), Via Matteotti.
  • Palazzo Vimercati-Sanseverino (1602), Via Benzoni.
  • Palazzo Foglia (1650), Via Ponte Furio.
  • Palazzo Fadini-Zurla (metà XVII secolo), Via Alemanio Fino.
  • Palazzo Toffetti-Crivelli (1663), Piazza Caduti sul Lavoro.
  • Palazzo Tinti-Bondenti (fine XVII secolo), Via Civerchi.
  • Palazzo Vimercati-Zurla (prima del 1685), Via Civerchi.
  • Palazzo Patrini-Premoli-Pozzali (fine XVII secolo), Piazza Premoli.
  • Palazzo Benvenuti-Bonzi (1710), Via Matteotti.
  • Palazzo Terni-Bondenti (1711), Via Dante Alighieri.
  • Palazzo Albergoni-Arrigoni (1756), Via Cavour.
  • Palazzo Bisleri-Vailati (1840), Via Mazzini.

[modifica] Ville

  • Villa Tensini, 1622, nel quartiere di Santa Maria della Croce, con mirabili affreschi di Gian Giacomo Barbelli.
  • Villa Albergoni, XVII secolo, nel quartiere di San Bernardino, con grande loggiato.
  • Villa Benvenuti, XVIII secolo, nel quartiere di Ombriano, in stile barocco.
  • Villa Perletta, XVIII secolo, nel quartiere di San Bartolomeo ai Morti; i successivi proprietari Stramezzi la dotarono di pregevoli opere di Giovanni Fattori, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Tranquillo Cremona, Giovanni Segantini, Telemaco Signorini. In uno salone vi furono trasferiti gli affreschi strappati di Aurelio Buso un tempo posti in una ex casa Stramezzi che esisteva in Via Mazzini. La cappella privata è stata rivestita con affreschi strappati di Gian Giacomo Barbelli, provenienti dall'ex chiesa parrocchiale di Casaletto Vaprio e qui portati nel 1912.
  • Villa Lorenza, XVIII secolo, nel quartiere di San Bernardino.
  • Villa Oldi-Zurla, XVIII secolo, nella frazione di Vergonzana, con grande parco a tracce di edifici precedenti.
  • Villa Carini, fine del XVIII secolo, nel quartiere di Ombriano, con grande parco all'inglese.
  • Villa Martini, fine XVIII secolo, nel quartiere di San Bernardino, in stile neoclassico. Qui tra il 25 e il 26 marzo 1848 vi dimorò il generale Josef Radetzky in ritirata da Milano. Il successivo 1° aprile vi sostò Carlo Alberto di Savoia.
  • Villa Albergoni-Zurla, inizi XIX secolo, nella frazione di Vergonzana.
  • Villino Acerbi, inizi XIX secolo, nel quartiere di Santa Maria della Croce.
  • Villa Pezzani, inizi XIX secolo, nella frazione di Santo Stefano in Vairano.
  • Villa Vailati, XIX secolo, nel quartiere Castelnuovo, villa di campagna oggi ridotta a residenza di lusso.
  • Villa Rossi, seconda metà XIX secolo, nel quartiere di Ombriano, pregevole esempio di edificio in stile neogotico. Nulla rimane di un grandioso parco che un tempo la circondava.
  • Villa Zaghen, inizi XX secolo, nel quartiere di Santa Maria della Croce, riedificata in stile liberty.

[modifica] Frazioni e quartieri

Il territorio comunale, come si presenta ora, è frutto di un accorpamento del centro storico con alcuni comuni limitrofi avvenuto negli anni' 30 del XX secolo. La maggior parte di questi comuni soppressi sono oggi contigui per espansione edilizia alla città e sono divenuti, di fatto, dei quartieri.

[modifica] Zone storiche del centro cittadino

  • Il Duomo (al Dòm);
  • Porta Serio (Pòrta Sère);
  • Porta Ombriano (Pòrta Umbrià);
  • Porta Pianengo o Porta Tadini (Pòrta Tadì);
  • Porta Ripalta o Porta dell'Ospedale (Pòrta da l'Uspedàl).

[modifica] Frazioni e quartieri storici

  • Santa Maria della Croce (Santa Maréa);
  • Santo Stefano in Vairano (Sestént);
  • Santa Maria dei Mosi (i Mós);
  • Ombriano (Umbrià);
  • Sabbioni (i Sabiù);
  • San Bartolomeo ai Morti (San Burtulumé);
  • Castelnuovo (le Quade);
  • San Bernardino (San Bernardì);
  • Vergonzana (Ergunzana).

[modifica] Quartieri di più recente costituzione

  • Crema Nuova (Crèma Nóa);
  • San Carlo (San Carlo);
  • Sant'Angela Merici (Sant'Angela).

[modifica] Dialetto

Viene parlato il dialetto cremasco. Il più noto poeta dialettale fu Federico Pesadori (Vergonzana, 3 settembre 1849 - Bolzano, 8 aprile 1923).

Frasi e modi di dire: Mangiàs l'anema (rodersi il fegato); Bilifù (buono a nulla); Papagàl dal bèch da lègn (sciocco); Mestér cremasch o laùr ala cremasca (lavoro fatto male); Azen da Melini (paziente e bastonato).

Proverbi: L'èrba catìa la mor mìa; L'uzèl an gàbia, al canta da la ràbia; La gata fresusa la fa i micì òrb; Poca brigada, vita beada; I laurént da Crèma a mangià i sǜda, a laurà i trèma; Tri Cremàsch e 'n azén i è sémpre quàtre có da bèstia.

Indovinello: So bianca, so tunda, so biunda, so forta, chi ma copa pians la mé mort [Soluzione: la cipolla]

Per ulteriori informazioni sulla denominazione degli abitanti del territorio cremasco visita il link http://www.archividelcremasco.it/BIBLIOGRAFIA/Soprannomi%20dei%20paesi%20cremaschi.htm

[modifica] Ricorrenze e fiere

Il 2 febbraio, Purificazione di Maria Santissima, è chiamata festa della Ceriola. In chiesa si benedicono candele e vengono distribuite alle famiglie. A metà agosto ha luogo la Tortellata Cremasca dove è possibile degustare piatti locali tipici. Nella frazione Santa Maria della Croce si tiene ogni anno l'omonima fiera il 25 marzo, mentre il 3 aprile si celebra l'anniversario dell'apparizione della Vergine a Caterina degli Uberti. Altre fiere simili avvengono alla Pallavicina, comune di Izano, e al Marzale (Madignano, frazione Ripalta Vecchia) rispettivamente il lunedì di Pasqua e la domenica in Albis (prima domenica dopo Pasqua). Dal 24 Dicembre all'ultima settimana di Gennaio è possibile visitare il presepe dei Sabbioni. Il 10 Giugno si celebra la festa di San Pantaleone, patrono della città e della diocesi di Crema. I bambini ricevono i regali da Santa Lucia la notte tra il 12 e il 13 dicembre. Tradizionale è l'appuntamento con la Fiera di Santa Lucia, nel centro della città, durante la giornata del 12.

[modifica] Personaggi celebri

[modifica] Artisti (Arti visive e Scultura)

[modifica] Artisti (Musica)

[modifica] Giornalisti e scrittori

[modifica] Patrioti

[modifica] Politici

[modifica] Scienziati

[modifica] Sportivi

[modifica] Altri

  • Alvise Borghi, (Crema, ?), giudice televisivo
  • Gino Gorla (Crema, 1906 - 1992), giurista
  • Marinoni Mario (Crema, 1920 - 1994), lettore espressivo poesie in dialetto cremasco

[modifica] Curiosità

Secondo i documenti custoditi negli archivi della Diocesi, Crema fu anche la città d'orgine dei Mastai Ferretti, la famiglia Senigalliese di Papa Pio IX. Secondo una ricerca operata dal parroco del paese d'origine dei Visconti, anche il famoso Innominato, descritto da Manzoni nei Promessi Sposi, aveva origine cremasca da parte di madre. Vissuto ai tempi in cui Crema era sotto il dominio della Serenissima, aveva possessi dalle parti di Bagnolo e commise il primo crimine a Crema, città nella quale era solito tornare per sfuggire alla giustizia milanese. Pare che il palazzo Donati, sito adiacente la piazza del Duomo in via Marazzi, fosse di sua proprietà fino al periodo della famosa conversione

[modifica] Gastronomia

Il piatto più caratteristico sono i Tortelli cremaschi (i turtèi), caratterizzati da una particolare pizzicatura della pasta e da un ripieno dolce, composto da amaretto, uvette, mentini e mostacino.

Va ricordato inoltre il "salva con le tighe", dove il salva è un formaggio tipico della zona di Crema e Lodi mentre le tighe sono una varietà locale di peperoni. In commercio sono classificati come Peperoni Lombardi e sono confezionati sott'aceto.

La spongarda invece è il dolce tipico della città e con essa anche la Torta Bertolina (Bertulina), una torta a base di uva fragola, a cui è dedicata anche una festa annuale.

In tempo di carnevale si preparano i "chisói" o "chisulì", palline ripiene di un impasto preparato con scorza di limone, lievito di birra, mela e strutto.

[modifica] Sport

[modifica] Calcio

La principale squadra calcistica cittadina è il Pergocrema, fondata nel 1932 attualmente milita nella serie C1. La seconda squadra cittadina, nonché la più antica, è l'A.C. Crema 1908, che nel secondo dopoguerra, capitanata dal campione del mondo Renato Olmi, giocò diverse stagioni in serie B. Fallita all'inizio degli anni '90, attualmente gioca in Prima Categoria. Va inoltre ricordato che Crema è la città natale del difensore Riccardo Ferri e dell'ex centrocampista della Juventus Alessio Tacchinardi, il calciatore più titolato della città.

La città ospita nel mese di giugno la fase finale del "trofeo Dossena", competizione calcistica internazionale riservata alla categoria "Primavera".

[modifica] Pallavolo

La principale squadra di pallavolo maschile cittadina è la Reima Crema che attualmente gareggia nella serie A2 e nel campionato 2005/2006 è stata promossa alla serie A1. Le squadre femminili sono il CremaVolley e la As Atalantina che militano nel campionato di serie B2.

[modifica] Pallacanestro

La principale squadra di pallacanestro femminile è il Basket Team Crema che milita nella serie A2. Il Basket Team Crema sostiene il Basket Femminile Crema che partecipa al campionato di serie C.

In campo maschile si distinguono la Pallacanestro Crema che milita dal 2006 nella categoria C2 e, promossa nella stessa categoria nel 2007, l'Ombriano Basket 2004 (OB4).

[modifica] Calcio a 5

La principale squadra di calcio a 5 è il GSD Videoton 1990 C5, che, come unica società di Crema (e attualmente dell'intera provincia di Cremona), dal 1996 prende parte all'attività di calcio a 5 organizzata dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio.

[modifica] Tennistavolo

La principale squadra di Tennistavolo del cremasco è stata recentemente promossa in serie A2 del campionato nazionale a squadre: è il GGS Ripalta Cremasca. Crema ha una lunga tradizione nel Tennis Tavolo: annovera una squadra che ha militato in serie A1 nel Campionato Nazionale Italiano a Squadre femminile con Milena Maccalli, che ha anche indossato più volte la maglia della nazionale giovanile, oltre a diversi titoli regionali e provinciali conquistati da Maurizio Maccalli, Maurizio Raffaelli e Massimo Cacopardo.

[modifica] Trasporti e infrastrutture

La città è servita dalla linea ferroviaria Treviglio-Cremona del gruppo FS spa.

L'uscita autostradale più vicina è Lodi-Pieve Fissiraga sulla A1.

Le principali direttrici stradali che interessano Crema sono:

  • Ex SS 415 (Paullese): da Milano a Cremona
  • Ex SS 591 (Cremasca): da Piacenza a Bergamo
  • Ex SS 235 (di Orzinuovi, la "Serenissima"): da Brescia a Pavia

Gli aeroporti più vicini sono Milano Linate, Bergamo Orio al Serio, Brescia Montichiari. Informazioni sui mezzi pubblici in Lombardia

Crema è dotata di vari hotel.

[modifica] Spazi verdi

Crema è inserita nel Parco del Serio. Inoltre sono presenti le seguenti aree verdi attrezzate:

  • Giardini pubblici (via Cadorna)
  • Giardini pubblici (via Giardini)
  • Giardini pubblici (via Griffini)
  • Campo di Marte (via Crispi / via Vailati) - vari giochi ludico ricreativi
  • Parco Chiappa (via Monte di Pietà)
  • Parco ex Nosocomio (viale di S.Maria / via Bramante)
  • Parco Bonaldi (fraz. Sabbioni) - attrezzato percorso vita
  • Parco S. Bernardino (via Brescia / via XI Febbraio)

[modifica] Città gemellate

Melun, Francia dal 2001

[modifica] Amministrazione comunale

Sindaco: Bruno Bruttomesso (centrodestra) dal 29/05/2007
Centralino del comune: 0373 8941
Email del comune: ufficio.segreteria@comune.crema.cr.it

Per approfondire, vedi la voce Sindaci di Crema.

[modifica] Altri progetti

[modifica] Voci correlate

[modifica] Cultura

[modifica] Informazione

[modifica] Manifestazioni

[modifica] Prodotti alimentari

[modifica] Religione

[modifica] Sport

[modifica] Storia

[modifica] Territorio

[modifica] Collegamenti esterni

Crema su DMoz (Segnala su DMoz un collegamento pertinente all'argomento "Crema")

[modifica] Note

  1. ^ Pittori Cremaschi


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