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Copa América 1983 - Wikipedia

Copa América 1983

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Copa América 1983
Dettagli del torneo
Organizzatore nessuno
Periodo dal 10 agosto
al 4 novembre 1983
Squadre 10
Classifica finale
Vincitore   Bandiera dell'Uruguay Uruguay
(dodicesimo titolo)
Secondo posto   Bandiera del Brasile Brasile
Terzo posto   Bandiera del Paraguay Paraguay
Bandiera del Perù Perù
Statistiche del torneo
Incontri 24
Gol segnati 55  (2,29 per incontro)
Capocannoniere Bandiera dell'Argentina Burruchaga (3)
Bandiera del Brasile Roberto Dinamite (3)
Bandiera dell'Uruguay Aguilera (3)

La Copa América 1983 fu la trentaduesima edizione del massimo torneo sudamericano per nazionali di calcio.

Indice

[modifica] Formula

Come nelle due edizioni precedenti, nessun Paese organizzò la manifestazione, che venne disputata in gare di andata e ritorno nei differenti Stati. Il torneo, svoltosi nel lungo lasso di tempo tra il 10 agosto e il 4 novembre 1983, confermava la formula sperimentata nel 1975 e nel 1979, con la squadra campione in carica (in questo caso il Paraguay) già promossa alle semifinali e le altre 9 squadre divise in 3 gironi all'italiana da 3 nazionali ciascuno. Queste si affrontavano in gare di andata e ritorno e le prime classificate accedevano alle semifinali, anch'esse in doppia sfida. Pure la finale si sarebbe giocata in due gare di andata e ritorno. Neanche in questa edizione venne disputata la finale per il terzo posto.

La composizione dei gruppi iniziali fu la seguente:
Gruppo A

Gruppo B

Gruppo C

[modifica] Riassunto del torneo

Il gruppo A vide una lotta serrata tra i vice-campioni uscenti del Cile e l'Uruguay di Francescoli e Aguilera. Battuti i rojos (2-1) e il Venezuela (3-0) nelle prime due partite, l'Uruguay si proiettò al comando del girone. Il riscatto dei cileni fu però veemente e, nelle due successive gare interne del Nacional di Santiago, la Roja prima travolse il Venezuela 5-0, poi regolò l'Uruguay per 2-0, grazie all'ottima prestazione del regista Dubó. A pari merito, con 4 punti ciascuna, Uruguay e Cile si giocarono il passaggio del turno nelle ultime partite. L'Uruguay si impose solo di misura a Caracas (1-2), lasciando a questo punto una grande chance di qualificazione al Cile, cui bastava un successo per 1-0 per qualificarsi (avendo una differenza reti migliore dei celesti). Invece, sempre a Caracas, i vinotintos, mossi dall'orgoglio di chiudere con almeno un punto, ingabbiarono le punte cilene, ottenendo lo 0-0 che estromise il Cile e diede all'Uruguay il lasciapassare per le semifinali.

Il gruppo B ripropose, per la terza edizione consecutiva, lo "scontro tra titani" fra Brasile e Argentina, accompagnate dall'Ecuador. Pronosticata quale "vittima sacrificale" del raggruppamento, la selezione ecuadoregna bloccò a sorpresa l'Argentina dei vari Brown, Burruchaga, Giusti e Pumpido (che, con Maradona, assente a questa edizione della Copa América, avrebbero formato l'ossatura della squadra campione del mondo ai mondiali '86) per 2-2 all'Olímpico Atahualpa di Quito. Il Brasile non si lasciò perdere l'occasione e, sempre a Quito, superò 1-0 l'Ecuador con rete del formidabile Roberto Dinamite. Il primo turno si concluse con l'andata della sfida tra Argentina e Brasile: al Monumental di Buenos Aires i padroni di casa ebbero la meglio dei verde-oro, grazie alla rete di Ricardo Gareca. Costretto così ad inseguire, il Brasile travolse con un netto 5-0 l'Ecuador, che di lì a poco regalò un'altra soddisfazione ai carioca: al Monumental di Buenos Aires, infatti, gli ecuadoregni bloccarono nuovamente l'Argentina, ancora per 2-2. L'ultima sfida, al Maracanã di Rio de Janeiro, vedeva dunque Brasile e Argentina a pari punti, ma i coi carioca con la miglior differenza reti. L'Argentina era dunque costretta a vincere: ma nonostante i ripetuti attacchi degli albicelesti, la Seleçao seppe difendersi e si aggiudicò un prezioso 0-0 che le valse la qualificazione alle semifinali.

Il gruppo C presentava il Perù di Navarro, Caballero e Malásquez come grande favorita. I blanquirrojos esordirono con una vittoria di misura sulla Colombia, che già aveva battuto nel primo match del girone la Bolivia. Proprio i boliviani fermarono nella terza partita per 1-1 il Perù, costretto al pareggio anche dalla Colombia nel ritorno al Campín di Bogotà. Di fatto però i colombiani si condannarono da soli nel match successivo, quando, sempre in casa, andarono in vantaggio per 2-0, dominando il gioco, ma facendosi rimontare in 2 minuti dalla modesta selezione boliviana, sul finire della gara. Per qualificarsi così, al Perù bastava un pareggio nella sfida contro la Bolivia: al Nacional di Lima la gara non ebbe storia e il Perù ottenne il 2-1 necessario per vincere il girone.

Le semifinali posero il Perù di fronte all'Uruguay, mentre al Brasile toccò il Paraguay, che, da campione in carica, entrava nei giochi in tale fase. Le gare di andata e ritorno si giocarono negli stessi giorni. Il 13 ottobre si disputarono le gare di andata a Lima e ad Asunción: un superlativo Uruguay espugnò la "tana" dei peruviani, grazie alla rete al 65' di Aguilera; il match tra Paraguay e Brasile fu invece equilibrato e si concluse con un pareggio per 1-1, con reti di Morel per gli albirrojos e di Éder per i carioca.
Al ritorno l'Uruguay amministrò il vantaggio acquisito in Perù, pareggiando 1-1 al Centenario di Montevideo. Brasile e Paraguay invece pareggiarono nuovamente, rendendo a questo punto necessario il sorteggio (la formula, all'epoca, non contemplava i calci di rigore), che premiò i verde-oro.

La finale di andata tra Uruguay e Brasile andò in scena il 27 ottobre al Centenario di Montevideo. I celesti imposero il loro gioco e, con un goal direttamente su calcio di punizione di Francescoli al 41' e la rete finale di Diogo a 10 minuti dalla fine, si aggiudicarono un prezioso 2-0 in vista del ritorno in Brasile.
La finale di ritorno, in programma il 4 novembre, non fu giocata al Maracanã. Forse per i brutti ricordi del Maracanaço dei mondiali del 1950, i brasiliani scelsero l'Estádio Fonte Nova di Salvador de Bahia. La scaramanzia non sortì però gli effetti sperati: l'Uruguay, ottimamente schierato in chiave difensiva dal ct. Omar Borrás, fermò gli attacchi brasiliani e strappò il decisivo 1-1. Dopo 16 anni l'Uruguay tornava ad essere la regina del Sudamerica, raggiungendo così l'Argentina a 12 successi nella Copa América.

[modifica] Primo turno

[modifica] Gruppo A

1 settembre 1983

Uruguay 2 - 1 (1-0) Cile Estadio Centenario, Montevideo
Arbitro: Arnaldo César Coelho (Brasile)
Acevedo 45' Orellana 76'
Morena 63' rig.

4 settembre 1983

Uruguay 3 - 0 (1-0) Venezuela Estadio Centenario, Montevideo
Arbitro: Gabriel González (Paraguay)
Cabrera 35'
Morena 51' rig.
Luzardo 68'

8 settembre 1983

Cile 5 - 0 (3-0) Venezuela Estadio Nacional, Santiago
Arbitro: Enrique Labó (Perù)
Arriaza 22'
Dubó 25'
Aravena 35'
Espinoza 51'
Aravena 83'

11 settembre 1983

Cile 2 - 0 (1-0) Uruguay Estadio Nacional, Santiago
Arbitro: Teodoro Nitti (Argentina)
Dubó 9'
Letelier 80'

18 settembre 1983

Venezuela 1 - 2 (0-0) Uruguay Estadio Brígido Iriarte, Caracas
Arbitro: Carlos Montalván (Perù)
Febles 77' Santelli 74'
Aguilera 87'

21 settembre 1983

Venezuela 0 - 0 Cile Estadio Brígido Iriarte, Caracas
Arbitro: Elías Jácome (Ecuador)

[modifica] Classifica

Squadra Punti G V N P GF GS DR
Uruguay 6 4 3 0 1 7 4 +3
Cile 5 4 2 1 1 8 2 +6
Venezuela 1 4 0 1 3 1 10 -9

[modifica] Gruppo B

10 agosto 1983

Ecuador 2 - 2 (0-1) Argentina Estadio Olímpico Atahualpa, Quito
Arbitro: Gilberto Aristizábal (Colombia)
Vásquez 68' Burruchaga 40'
Vega 79' Burruchaga 51'

17 agosto 1983

Ecuador 0 - 1 (0-1) Brasile Estadio Olímpico Atahualpa, Quito
Arbitro: Alfonso Postigo (Perù)
Roberto Dinamite 14'

24 agosto 1983

Argentina 1 - 0 (0-0) Brasile Estadio Monumental, Buenos Aires
Arbitro: Juan Daniel Cardellino (Uruguay)
Gareca 55'

1 settembre 1983

Brasile 5 - 0 (1-0) Ecuador Estádio Serra Dourada, Goiânia
Arbitro: Luis Gregorio Da Rosa (Uruguay)
Renato Gaúcho 12'
Roberto Dinamite 46'
Roberto Dinamite 55'
Éder 58'
Tita 60'

7 settembre 1983

Argentina 2 - 2 (0-1) Ecuador Estadio Monumental, Buenos Aires
Arbitro: Juan Daniel Cardellino (Uruguay)
Ramos 50' Quiñónez 44'
Burruchaga 90' rig. Maldonado 90'

14 settembre 1983

Brasile 0 - 0 Argentina Maracanã, Rio de Janeiro
Arbitro: Mario Lira (Cile)

[modifica] Classifica

Squadra Punti G V N P GF GS DR
Brasile 5 4 2 1 1 6 1 +5
Argentina 5 4 1 3 0 5 4 +1
Ecuador 2 4 0 2 2 4 10 -6

[modifica] Gruppo C

14 agosto 1983

Bolivia 0 - 1 (0-0) Colombia Estadio Hernando Siles, La Paz
Arbitro: Gabriel González (Paraguay)
A. Valderrama 73'

17 agosto 1983

Perù 1 - 0 (0-0) Colombia Estadio Nacional, Lima
Arbitro: José Luis Martínez Bazán (Uruguay)
Navarro 77'

21 agosto 1983

Bolivia 1 - 1 (0-0) Perù Estadio Hernando Siles, La Paz
Arbitro: Jorge Eduardo Romero (Argentina)
Romero 65' Navarro 89'

28 agosto 1983

Colombia 2 - 2 (0-1) Perù Estadio Nemesio Camacho El Campín, Bogotà
Arbitro: Armando César Coelho (Perù)
Prince 46' Malásquez 25' rig.
Fiorillo 69' Caballero 85'

31 agosto 1983

Colombia 2 - 2 (1-0) Bolivia Estadio Nemesio Camacho El Campín, Bogotà
Arbitro: José Vergara (Venezuela)
A. Valderrama 2' Melgar 78'
Molina 60' rig. Rojas 80'

4 settembre 1983

Perù 2 - 1 (1-0) Bolivia Estadio Nacional, Lima
Arbitro: Guillermo Budge (Cile)
Leguía 6' Paniagua 46'
Caballero 21'

[modifica] Classifica

Squadra Punti G V N P GF GS DR
Perù 6 4 2 2 0 6 4 +2
Colombia 4 4 1 2 1 5 5 0
Bolivia 2 4 0 2 2 4 6 -2

[modifica] Semifinali

[modifica] Andata

13 ottobre 1983

Perù 0 - 1 (0-0) Uruguay Estadio Nacional, Lima
Arbitro: Sergio Vásquez (Cile)
Aguilera 65'
Paraguay 1 - 1 (0-0) Brasile Estadio Defensores del Chaco, Asunción
Arbitro: Gastón Castro (Cile)
M. Morel 70' Éder 88'

[modifica] Ritorno

20 ottobre 1983

Uruguay 1 - 1 (0-1) Perù Estadio Centenario, Montevideo
Arbitro: Arturo Ithurralde (Argentina)
Cabrera 49' Malásquez 24'
Uruguay promosso in finale
Brasile 0 - 0 Paraguay Estadio Parque de Sabiá, Uberlandia
Arbitro: Juan Carlos Loustau (Argentina)
Brasile promosso in finale per sorteggio

[modifica] Finale

[modifica] Andata

27 ottobre 1983

Uruguay 2 - 0 (1-0) Brasile Estadio Centenario, Montevideo
Arbitro: Héctor Ortiz (Paraguay)
Francescoli 41'
Diogo 80'

[modifica] Ritorno

4 novembre 1983

Brasile 1 - 1 (1-0) Uruguay Estadio Fonte Nova, Salvador de Bahia
Arbitro: Edison Pérez (Perù)
Jorginho 23' Aguilera 77'


Campione del Sudamerica

URUGUAY

URUGUAY
Dodicesimo titolo

[modifica] Classifica marcatori

3 goal

2 goal

  • Éder;
  • Aravena e Dubó;
  • A. Valderrama;
  • Caballero, Malásquez e Navarro;
  • Cabrera e Morena.

1 goal

  • Gareca e Ramos;
  • Melgar, Paniagua, Rojas e Romero;
  • Jorginho, Renato Gaúcho e Tita;
  • Arriaza, Espinoza, Letelier e Orellana;
  • Fiorillo, Molina e Prince;
  • Maldonado, Quiñónez, Vásquez e Vega;
  • M. Morel;
  • Leguía;
  • Acevedo, Diogo, Francescoli, Luzardo e Santelli;
  • Febles.

[modifica] Arbitri

  • Bandiera dell'Argentina Arturo Ithurralde
  • Bandiera dell'Argentina Juan Carlos Loustau
  • Bandiera dell'Argentina Teodoro Nitti
  • Bandiera dell'Argentina Jorge Eduardo Romero
  • Bandiera del Brasile Arnaldo César Coelho
  • Bandiera del Cile Guillermo Budge
  • Bandiera del Cile Gastón Castro
 
  • Bandiera del Cile Mario Lira
  • Bandiera del Cile Sergio Vásquez
  • Bandiera della Colombia Gilberto Aristizábal
  • Bandiera dell'Ecuador Elías Jácome
  • Bandiera del Paraguay Gabriel González
  • Bandiera del Paraguay Héctor Ortiz
  • Bandiera del Perù Enrique Labó
 
  • Bandiera del Perù Carlos Montalván
  • Bandiera del Perù Edison Pérez
  • Bandiera del Perù Alfonso Postigo
  • Bandiera dell'Uruguay Juan Daniel Cardellino
  • Bandiera dell'Uruguay Luis Gregorio Da Rosa
  • Bandiera dell'Uruguay José Luis Martínez Bazán
  • Bandiera del Venezuela José Vergara


Copa América

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