90377 Sedna
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
|
||
Scoperta |
14 novembre 2003 | |
Scopritori |
Michael Brown Chad Trujillo David Rabinowitz |
|
Classificazione |
Oggetto trans-nettuniano | |
Classe spettrale | ? | |
|
||
---|---|---|
(epoca di riferimento: JD 2448160,5)
|
||
Semiasse maggiore | 78 629 540 000 km 525,606 UA |
|
Perielio | 11 392 832 000 km 76,156 UA |
|
Afelio | 145 866 248 000 km 975,056 UA |
|
Periodo orbitale | 12 050,32 anni | |
Velocità orbitale | 1 040 m/s (media) | |
Inclinazione sull'eclittica |
11,934° | |
Eccentricità | 0,855 | |
Longitudine del nodo ascendente |
144,514° | |
Argom. del perielio | 311,122° | |
Anomalia media | 357,455° | |
Prossimo perielio | 2075-76 | |
|
||
Dimensioni | 1180-1800 km | |
Massa |
1,7-6,1 × 1021 kg
|
|
Densità | 2,0 × 103 kg/m³? | |
Acceleraz. di gravità in superficie |
0,33-0,50 m/s² | |
Velocità di fuga | 620-950 m/s | |
Periodo di rotazione | 0,42 giorni (10 ore) | |
Temperatura superficiale |
~12 K (media)
|
|
Albedo | >0,2? | |
|
||
Magnitudine apparente da Terra |
||
Magnitudine apparente da [[{{{pianeta_madre}}} (astronomia)|{{{pianeta_madre}}}]] |
||
Magnitudine app. | ||
Magnitudine ass. | 1,6 | |
Diametro apparente da Terra |
||
Diametro apparente da [[{{{pianeta_madre}}} (astronomia)|{{{pianeta_madre}}}]] |
||
Parallasse | ||
Moto proprio | ||
Velocità radiale |
90377 Sedna è un oggetto trans-nettuniano di grandi dimensioni che orbita attorno al Sole su di un'orbita particolarmente eccentrica, che lo porta ad avvicinarsi al sistema solare esterno in prossimità del perielio, e ad allontanarsi fino ad oltre 5 giorni luce dal Sole quando si approssima all'afelio. Si tratta di un freddo planetoide, forse classificabile come pianeta nano una volta che l'Unione Astronomica Internazionale ne avrà vagliato i parametri orbitali, di dimensioni approssimativamente pari ai due terzi di quelle di Plutone.
Gli scopritori sostengono che Sedna sia il primo corpo della nube di Oort ad essere osservato, affermando che è troppo lontano dal Sole per essere considerato un oggetto della fascia di Kuiper; tuttavia esso è assai più vicino al Sole di quanto ci si attenderebbe da un oggetto della nube di Oort, e la sua inclinazione orbitale non si discosta eccessivamente dall'eclittica. Si può quindi affermare che Sedna appartiene alla nube di Oort interna, una regione relativamente poco spessa situata sul piano dell'eclittica ed estesa dalla fascia di Kuiper sino alla nube di Oort esterna, di forma sferica. Altri astronomi si limitano a suggerire che le assunzioni precedenti circa il bordo esterno della fascia di Kuiper debbano essere riviste.
Indice |
[modifica] Cenni storici
Sedna venne scoperto il 14 novembre 2003 da Michael Brown (California Institute of Technology), Chad Trujillo (Osservatorio Gemini) e David Rabinowitz (Università di Yale); già al momento della scoperta, si trovava alla distanza più grande alla quale qualsiasi corpo celeste del sistema solare fosse mai stato osservato.
Sedna è stato scoperto durante un rilevamento condotto tramite il telescopio Samuel Oschin dell'Osservatorio Palomar, nei pressi di San Diego (California); nei giorni successivi è stato osservato da telescopi in Cile, in Spagna, in Arizona e nelle Hawaii. Anche il telescopio spaziale Spitzer, attivo nell'infrarosso, è stato puntato verso l'oggetto, senza riuscire tuttavia a rilevarne la radiazione elettromagnetica; si ritiene pertanto, in base ai limiti di risoluzione dello strumento, che il diametro di Sedna non possa superare i 1800 km.
A causa della sua natura fredda e distante, e vista la natura mitologica dei nomi degli altri pianeti del sistema solare, gli scopritori hanno battezzato il nuovo corpo celeste come Sedna, la dea inuit del mare, che si crede viva nelle gelide profondità dell'Oceano Artico. Il 28 settembre 2004 l'Unione Astronomica Internazionale, che prima identificava l'oggetto con la designazione provvisoria 2003 VB12, ha approvato il nome.
[modifica] Parametri orbitali
Per approfondire, vedi la voce Parametri orbitali di Sedna. |
Sedna si muove su di un'orbita estremamente ellittica, con un afelio situato a circa 900 unità astronomiche dal Sole ed un perielio distante sole 76 UA; al momento della scoperta si trovava a circa 90 unità astronomiche dal Sole, ed era in fase di avvicinamento al perielio. Si trattò della massima distanza di un corpo del sistema solare da Terra al momento della scoperta; il record venne in seguito battuto da Eris, individuato mentre si trovava a 97 UA dal Sole.
Sedna impiega circa 11 487 anni per descrivere un'orbita completa attorno al Sole; raggiungerà il prossimo perielio nel 2075-76.
[modifica] Superficie
Le attuali stime del diametro di Sedna oscillano tra 1180 e 1800 chilometri; attualmente è il quarto oggetto trans-nettuniano in ordine di grandezza fra quelli conosciuti, dopo Eris, Plutone e 2005 FY9. Il planetoide è così lontano dal Sole che la temperatura superficiale non sale mai sopra i 23 kelvin.
Osservazioni effettuate in Cile hanno evidenziato che Sedna è uno degli oggetti più rossi nel sistema solare, quasi quanto Marte. Diversamente da Plutone e Caronte, Sedna sembra possedere pochissimo metano ghiacciato o ghiaccio d'acqua sulla sua superficie. Chad Trujillo e i suoi colleghi dell'Osservatorio Gemini (Hawaii) hanno avanzato un'ipotesi secondo cui la colorazione rossastra di Sedna potrebbe essere dovuta alla presenza di un fango di idrocarburi, la tolina, simile a quello già trovato su 5145 Pholus.
Sedna presenta un colore e uno spettro omogeneo; il motivo è probabilmente da ricercarsi nel fatto che il planetoide, diversamente dagli oggetti più vicini al Sole, è molto meno esposto ad eventuali impatti meteorici che potrebbero modificare localmente l'albedo, come ad esempio su 8405 Asbolus.
[modifica] Bibliografia
- Discovery of a candidate inner Oort cloud planetoid (Brown et.al., submitted to ApJ Letters, 16 marzo 2004)
- Robert Hurt, Artist's Concept of Sedna. California, USA: Infrared Processing and Analysis Center. 15 marzo 2004.
- Robert Hurt, Sedna's Orbit Comparisons. California, USA: Infrared Processing and Analysis Center. 15 marzo 2004.
- Robert Hurt, Sedna's Size Comparisons. California, USA: Infrared Processing and Analysis Center. 15 marzo 2004.
- JPL. Most Distant Object in Solar System Discovered. Press release: Jet Propulsion Laboratory. 15 marzo 2004.
- Whitehourse, David. Sedna has no moon, say astronomers. BBC News. 14 aprile 2004.
- McKee, Maggie. [1] Distant planetoid Sedna gives up more secrets. New Scientist. 15 aprile 2005.
[modifica] Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su 90377 Sedna
- Wikinotizie contiene notizie di attualità su 90377 Sedna
[modifica] Collegamenti esterni
- Posizione di Sedna
- (EN) Fonte dati orbitali MPC Orbit (MPCORB) Database
- (EN) Sedna - Dati riportati dal Jet Propulsion Laboratory - Small-Body Database
- (EN) NASA's Sedna page
- (EN) Mike Brown's Sedna page
- (EN) Official press release by NASA JPL/SCC
- (EN) Astronomy Picture of the Day 04 July 2004 – Artist's rendering of view from Sedna
- (EN) Scenarios for the Origin of the Orbits of the Trans-Neptunian Objects 2000 CR105 and 2003 VB12 (Sedna) by Alessandro Morbidelli and Harold F. Levison
- (EN) MPEC 2004-S73: Comment on the naming of Sedna
- (EN) Distant Object Could Hold Secrets to Earth's Past
- (EN) Sedna on The Nine Planets Solar System Tour
Portale Astronomia |
|
|
Consulta altre voci di Wikipedia relative agli asteroidi del sistema solare: |