Valor civile
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La Repubblica Italiana al fine di “premiare atti di eccezionale coraggio che manifestano preclara virtù civica e per segnalarne gli autori come degni di pubblico onore” compiuti da singoli cittadini o collettivamente da reparti militari, enti e corpi, ha normato con legge del 2 gennaio 1958, numero 13, le medaglie al valor civile[1].
Indice |
[modifica] Gli atti eroici
L’articolo 3 della legge 13 precisa che “le ricompense al valor civile sono concesse a coloro che compirono gli atti scientemente esponendo la propria vita a manifesto pericolo: per salvare persone esposte ad imminente e grave pericolo; per impedire o diminuire il danno di un grave disastro pubblico o privato; per ristabilire l'ordine pubblico, ove fosse gravemente turbato, e per mantenere forza alla legge; per arrestare o partecipare all'arresto di malfattori; pel progresso della scienza od in genere pel bene dell'umanità; per tenere alti il nome ed il prestigio della Patria.”
[modifica] Le ricompense
Le ricompense al valor civile sono determinate in relazione alle circostanze di tempo e di luogo, nelle quali l'azione è stata compiuta, ed agli effetti conseguiti.
Le medaglie d'oro al valor civile, le medaglie d'argento al valor civile e le medaglie di bronzo al valor civile, assegnate dal Presidente della Repubblica su proposta del Ministro dell’Interno; mentre l'“Attestato di pubblica benemerenza” viene concesso dal Ministro dell’Interno.
“Quando i caratteri dell'atto coraggioso e la risonanza che questo ha suscitato nella pubblica opinione conclamino la opportunità della ricompensa non è necessaria” (articolo 8) la legge prevede che il Presidente della Repubblica proceda al riconoscimento senza la valutazione della prevista commissione.
- Nastro della medaglia d'oro al valor civile
- Nastro della medaglia d'argento al valor civile
- Nastro della medaglia di bronzo al valor civile
[modifica] La commissione
Di norma i riconoscimenti sono esaminati da una commissione composta (articolo 7) da un prefetto, un senatore, un deputato, due membri in rappresentanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri, un generale dei carabinieri, da un rappresentante della “Fondazione Carnegie”, un componente dell’amministrazione civile del Ministero dell’Interno.
[modifica] L’origine delle medaglie e la Fondazione Carnegie
La Fondazione Carnegie ha sede presso il palazzo del Viminale, sede del Ministero dell’Interno. È presente da quando il filantropo scozzese Andrew Carnegie assegnò al Governo italiano , con lettera del 17 giugno 1911 al Presidente del Consiglio, Giovanni Giolitti, un fondo di 750.000 dollari USA in azioni della “Steel Company” le cui rendite annue dovevano garantire i premi in denaro alle persone in difficoltà economiche ma che si fossero adoperate, con sprezzo del pericolo, a salvare la vita altrui. Carnegie suggeriva inoltre che nel caso le persone non si fossero trovate in situazione indigente di concedere delle medaglie.
[modifica] Le città decorate al valor civile
Per approfondire, vedi la voce Città decorate al valor civile. |
Di particolare significato hanno le medaglie al valor civile assegnate dalla Repubblica Italiana alle città, ai comuni, alle province quale riconoscimento degli atti di eroismo fornito dalle intere comunità durante la guerra, le calamità naturali o altre tragedie in vari momenti della storia nazionale.
[modifica] Note
- ^ Fonti normative sul sito istituzionale del Quirinale.