Valles Marineris
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Valles Marineris |
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Tipologia: | Vallis |
Pianeta: | Marte |
Dati topografici | |
Latitudine: | 13,9° S |
Longitudine: | 59,2° W |
Estensione: | 3769 km |
Le Valles Marineris (così battezzate in onore della sonda spaziale Mariner 9, su proposta di William Pickering) sono un vasto sistema di valli situate nei pressi dell'equatore di Marte, nella parte orientale della regione di Tharsis. Nel loro complesso, le valli raggiungono i 4000 km di lunghezza, i 700 km di larghezza ed una profondità massima di 7 km; si tratta di un complesso di fratture geologiche dieci volte più lungo, sette volte più largo e sette volte più profondo del Gran Canyon. È la più grande struttura conosciuta di questo tipo, e si estende per circa un quarto della circonferenza di Marte.
La formazione di questa enorme struttura geologica è probabilmente avvenuta contemporaneamente al sollevamento di Tharsis; successive modifiche sono state apportate dall'effetto dell'erosione. Le Valles Marineris hanno dunque un'origine tettonica.
I canyon che compongono il complesso si estendono dalla regione di Noctis Labyrinthus, ad ovest, passando per Tithonium ed Ius Chasma, quindi per Melas ed Ophir Chasma, poi verso Coprates, Ganges, Capri ed Eos Chasma, fino ai terreni caotici presenti più a est. Si tratta di numerose valli parallele le une alle altre lungo una direttrice comune est-ovest; le principali sono Ophir Chasma, Candor Chasma e Melas Chasma.
La maggior parte degli scienziati concorda nel sostenere che le Valles Marineris siano una regione ricca di fratture tettoniche nella crosta marziana, formatesi in seguito al raffreddamento del pianeta e successivamente rimodellate dall'erosione degli agenti atmosferici. Ad ogni modo sono anche presenti tracce di antichi canali, forse formati da acqua o diossido di carbonio.
[modifica] Ipotesi sulla formazione
Per approfondire, vedi la voce Tharsis. |
Molte teorie sono state avanzate, nel corso degli anni, a proposito dei possibili meccanismi di formazione delle Valles Marineris. Prima dell'impiego di telescopi potenti si riteneva che le valli fossero in realtà un complesso sistema di canali artificiali progettato dai marziani per irrigare vaste estensioni di superficie; quest'ipotesi fu scartata non appena divenne chiaro che Marte non ospita vita intelligente.
Negli anni '70 fu proposto che le valli fossero il risultato dell'erosione da parte dell'acqua e dello scioglimento del permafrost, possibile in un ambiente caratterizzato da temperature polari come quello marziano; tuttavia la presenza di acqua liquida in superficie è un'ipotesi da scartare, dato che le condizioni di pressione e temperatura medie del pianeta (lo 0,05% della pressione atmosferica terrestre e un range di temperature fra i 148 e i 310 K) sono abbondantemente al di sotto del punto triplo dell'acqua.
Nel 1972 McCauley venne avanzata l'ipotesi che i canyon avessero avuto origine dal ritiro di materiale magmatico sotterraneo; nel 1989 Tanaka e Golombek suggerirono nuovamente la possibile esistenza di intensi fenomeni di natura tettonica nella regione.
Attualmente si ritiene che la formazione delle Valles Marineris sia stata per certi versi analoga a quella della Rift Valley in Africa; si tratterebbe di fratture di natura tettonica, successivamente rimodellate ed ampliate dall'effetto dell'erosione. Su Marte il responsabile del fenomeno dell'erosione potrebbe essere l'anidride carbonica solida contenuta nel sottosuolo, che per effetto di una rapida decompressione può sublimare e sfuggire a grande velocità verso l'atmosfera del pianeta.
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