Tevildo
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| « Tevildo era un gatto potente — il più potente di tutti — e posseduto da uno spirito malvagio, come dicono certuni, che stava costantemente al seguito di Melko; tutti gli altri gatti erano suoi sudditi, e lui e i suoi soggetti erano i cacciatori e i procacciatori di carne per la tavola di Melko e i frequenti banchetti. Per questo ancora c'è odio fra gli Elfi e tutti i gatti, perfino oggi che Melko non regna più e i suoi animali hanno ormai scarsa importanza. » | |
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(J.R.R. Tolkien, Racconti perduti)
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| Personaggio di Arda | |
| Nome | Tevildo Vardo Meoita |
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| Altri nomi | Tiberth Bridhon Miaugion (forma gnomica) Tifil (prima versione) |
| Titoli | Principe dei Gatti |
| Razza | Gatto |
| Regno | Angband |
| Libri | Racconti perduti |
Tevildo (per intero Tevildo Vardo Meoita) è un personaggio di Arda, l'universo immaginario fantasy creato dallo scrittore inglese John Ronald Reuel Tolkien. Si tratta di un gatto malvagio, anzi del Principe dei Gatti al servizio di Morgoth (Melko), e compare solo nei Racconti perduti, in una versione primitiva del racconto di Beren e Lúthien.
Indice |
[modifica] La storia
| « Tevildo stesso stava alla loro testa, un possente gatto nero come il carbone e malefico alla vista. Aveva occhi lunghi, assai stretti e obliqui, che mandavano bagliori rossi e verdi, mentre i suoi grossi baffi grigi erano forti e acuminati come aghi. Le sue fusa somigliavano a un rullo di tamburi e il ringhio pareva un tuono, ma quando strillava per l'ira faceva gelare il sangue. » | |
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(J.R.R. Tolkien, Racconti perduti)
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Tevildo, benché nominato in altri punti dei Racconti, appare solo nella storia di Beren e Lúthien, la famosa coppia impegnata nella Cerca dei Silmaril incastonati nella Corona ferrea di Morgoth. Compare come nemico di Huan il cane, ed entrambi sono molto più grandi e potenti dei comuni animali domestici.
I gatti hanno la loro tana non lontano dall'entrata del palazzo di Melko: all'arrivo di Lúthien, Tevildo e due suoi sottoposti, Oikreroi et Miaüle, l'accolgono poiché la fanciulla dichiara di aver visto il loro nemico Huan ferito in un bosco vicino; troppo felici di quest'occasione di liberarsene, i gatti cadono nella trappola: Tevildo, imprigionato su un albero, deve rivelare la formula magica creata da Melko alla quale i gatti devono la loro forza, e che una volta pronunciata dal cane li fa rimpicciolire: e da allora i cani sono tuttora più grossi dei gatti... ma questi ancor oggi si arrampicano imprudentemente sugli alberi.
Sarebbe possibile però che Tevildo, lui solo, avesse conservato la sua taglia originaria: se accettiamo l'ipotesi che Tevildo è un Maia, come sembrerebbe indicare la frase secondo la quale esso sarebbe uno spirito malefico incarnatosi in un gatto, non avrebbe bisogno di nessun sortilegio di Melko per ingigantire la sua apparenza.
L'episodio di Tevildo sarà poi abbandonato nelle versioni successive della storia di Beren e Lúthien, poi sfociate nel Silmarillion.
[modifica] Un simbolo di perversione malefica
Quest'episodio può interpretarsi nella logica alla base della concezione di J.R.R. Tolkien secondo la quale il Male è una mancanza, una corruzione del Bene.
Molte opere e creature del Bene sono infatti rese degenerate, nell'opera di Tolkien, dal Male: gli Orchi sono corruzioni degli Elfi, e sembra che si possa dire la stessa cosa dei Troll, corruzione degli Ent. Così anche animali quali Carcharoth e gli altri Mannari sono lupi degeneri, e in un certo senso è così anche per Gollum rispetto agli Hobbit. Si può quindi pensare a Tevildo e agli altri della sua specie come corruzione dei normali gatti, come sembra suggerire l'episodio della loro taglia ingigantita per magia.
Oltre alla taglia, viene accentuata e caricaturata la loro caratteristica sorniona e infida, a essi associata nell'immaginario popolare: il gatto è tradizionalmente un animale inquietante, furbo, malvagio, è il compagno delle streghe, può portare sfortuna, vive di preferenza di notte... Per questo come per gli altri animali (per esempio nell'accentuazione della fedeltà del cane Huan o della ferinità del lupo Carcharoth), Tolkien s'inserisce nel solco della tradizione.
[modifica] Predecessore di Sauron?
La versione della storia conservata nel Silmarillion mostra Huan impegnato in una terribile lotta con Sauron, trasformato in lupo mannaro: alcuni critici infatti considerano Tevildo come un predecessore di Sauron stesso, il fedele luogotenente del dio del Male Melko (poi Melkor): Sauron, Maia degenere, appare più efficace come antagonista del Signore degli Anelli, la forma umana essendo più adatta a sedurre Elfi e Uomini... oltre che a portare un anello.
Sauron è infatti un personaggio che ha subito molte modifiche e revisioni. Dopo Tevildo venne Thû il Negromante, nome che poi fu mutato in Gorthû, poi Sûr, e infine in Sauron, anche se Gorthû rieccheggia nella forma Gorthaur, alternativa di Sauron nel Silmarillion.
