Temistio
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Temistio (in greco Θεμίστιος; Paflagonia, ca 317 – Costantinopoli, ca 388) fu un filosofo greco, un insegnante e un alto funzionario dell’Impero bizantino.
Esegeta di Aristotele, fu maestro di filosofia in una sua scuola di Costantinopoli. Benché pagano, fu accettato al servizio dell’Impero, divenendo senatore nel 355, proconsole nel 358 e prefetto nel 383. Fu anche a Roma nel 357 e nel 376.
Ci sono pervenuti, tra le altre opere, 33 Discorsi, 18 cosiddetti "politici", per lo più panegirici imperiali, e i restanti 15 "privati", cioè conferenze, scritti polemici e d'occasione. Perdute sono le sue parafrasi alle Categorie, agli Analitici primi e ai Topica di Aristotele. La notizia data da Fozio nel IX secolo, di un Temistio anche commentatore di Aristotele e di Platone, è dubbia; l’aver adottato il genere della parafrasi comporta del resto una maggiore neutralità e fedeltà al pensiero di Aristotele.
[modifica] Bibliografia
[modifica] Traduzioni
- Temistio. I discorsi, a cura di R. Maisano, Torino, 1995
[modifica] Studi
- Gilbert Dagron, L'empire romain d'Orient au IV siècle et les traditions politiques de l'hellénisme: le témoignage de Thémistios, in «Travaux et Mémoires», 3, 1968
- H. I. Blumenthal, Themistius, the Last Peripatetic Commentator on Aristotle?, in «Aristotle Transformed», London, 1990
- John Vanderspoel, Themistius and the Imperial Court: Oratory, Civic Duty, and Paideia from Constantius to Theodosius, Ann Arbor, 1998.
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