Tana delle Tigri

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Tana delle Tigri è l'organizzazione criminale che compare nella serie "L'Uomo Tigre". Il suo quartier generale è situato nelle Alpi dove sorge la statua del "dio Diavolo", enorme monumento/edificio a forma di tigre alata con coda di serpente; intorno a questa statua sorgono le altre strutture dell'organizzazione, edifici, alloggi e locali addetti all'allenamento dei giovani atleti. Tana Delle tigri è solita raccogliere orfani in tutto il mondo per allenarli a diventare lottatori di wrestling professionisti, i metodi di addestramento sono brutali e inumani e rappresentano spesso vere e proprie torture o prove quasi impossibili da superare (lotta contro le belve, nuotare in una piscina piena di catrame o correre su un tapis roulant inseguiti da una sega elettrica). Il credo con cui l'organizzazione alleva i suoi discepoli è quello della violenza e della lotta scorretta ed essi una volta divenuti professionisti devono versare all'organizzazione il 50 per 100 dei propri guadagni pena l'essere considerati traditori e subire la sentenza di morte eseguita sia sul ring, per opera di altri lottatori inviati dalla tana, o anche per strada per mano dei suoi killer. Tale è appunto la situazione di Naoto Date/Uomo Tigre che per salvare l'orfanotrofio in cui è cresciuto si trova costretto a "tradire" l'organizzazione e ad affrontarne i lottatori/sicari. Al vertice di Tana Delle Tigri, nella serie televisiva, troviamo tre fantomatici dirigenti (rulers) che indossano un cappuccio rosso che ne cela l'identità, al di sotto di essi troviamo i manager tutti contraddistinti da una particolare lettera (mr Y, Mr Z) tra questi vi è mr X forse il principale (nel manga viene definito il manager principale ma nella serie almeno stando all'adattamento italiano non viene fatta alcuna precisione a riguardo) comunque l'arcinemico dell'Uomo Tigre, colui che è incaricato di ucciderlo. Mentre nel manga l'identità dei dirigenti rimane un mistero e a volte ne appaiono anche più di tre, nella serie televisiva essi si rivelano essere tre fortissimi wrestler mascherati, le tre tigri o i tre grandi, lottatori così potenti da essersi dovuti ritirare per mancanza di avversari e assurti allo status di leggende. Grossa Tigre (Big Tiger), Tigre Nera (Black Tiger) e Re Delle Tigri (King Tiger) specializzati rispettivamente in forza, velocità e tecnica omicida, affrontranno Naoto in match all'ultimo sangue perdendo la vita. Personaggio esclusivo delle serie tv è poi il Boss, il capo supremo dell'organizzazione che impartisce ordini anche ai tre dirigenti. Tale figura non compare mai nel manga, mentre diviene l'antagonista principale dell'ultima fase della serie, lottando sul ring come Miracle 3 (in Italia Mistero Nero) riferimento alla sua miracolosa capacità di riunire in una sola persona le abilità dei suoi tre sottoposti. Mentre Miracle/Mistero disputa incontri minori in cui fa sfoggio della sua abilità scuotendo profondamente la sicurezza di Naoto, quest'ultimo deve affrontare vari "mercenari", lottatori che il Boss ha reclutato al di fuori della sua organizzazione per prendere tempo e osservare al meglio le mosse del suo avversario. Quando Miracle 3 sarà sicuro di poter battere l'Uomo Tigre rivelerà in pieno la sua malvagità e la sua appartenenza (primato) all'organizzazione cambiando maschera e "ring name" e facendosi chiamare Tiger The Great (in Italia Grande Tigre). The Great dopo essere riuscito a mettere in grave difficoltà e aver addirittura strappato la maschera all'Uomo Tigre, verrà però schiacciato dalla rabbia e dalla collera repressa di quest'ultimo. Con la sua morte Tana delle Tigri finirà di esistere (concetto rappresentato dal crollo simbolico della statua del Dio diavolo). Non migliore sorte era toccata a Mr X vittima di un suo stesso attentato ai danni dell'Uomo Tigre. Se in Tv la soluzione del conflitto Uomo Tigre vs Organizzazione è raggiunta in modo drammatico e diretto, nel manga la sorte e il ruolo di Tana Delle Tigri sono differenti. Dopo essere stata letteralmente espugnata dall'Uomo Tigre e dagli altri lottatori giapponesi per salvare il piccolo Kenta (grande tifoso di Tigre e ospite dell'orfanotrofio), l'organizzazione scompare dalla storia e nulla si sa di che fine facciano Mr X e i dirigenti, che sono riusciti a fuggire. Assumendo più che altro una valenza psicologica, la vittoria totale su Tana delle Tigri avverrà solo quando Naoto riuscirà ad accettare e ad incanalare il suo lato violento con la consapevolezza che un vero campione di wrestling debba eccellere tanto in tecnica quanto in scorrettezze da usare in risposta a quelle dell'avversario. Tutto questo si può ricollegare all'interpretazione di Tana delle Tigri (già espressa nel contributo di un altro autore nella pagina relativa alla serie dell'Uomo Tigre)come una metafora del Giappone prebellico e lo sforzo di Naoto come quello della società Giapponese uscita dal secondo conflitto mondiale di trovare nuovi valori. Tale interpretazione troverebbe conferma anche nella serie televisiva dove una nuova generazione di Lottatori successiva a quella di Naoto, viene allenata dalla Tana non con metodi disumani ma scientifici, ed è allettata con una vita di lusso e comodità; metafora questa di una nuova violenza, una violenza subdola esercitata dalla Yakuza nel dopo guerra attraverso gli svaghi, i locali (che allora fuiorivano nel quartiere di Rappongi) e il desiderio di divertimento e di denaro. Lo stesso grande Boss, in cravatta e doppiopetto a quadretti, è diverso dai suoi "diavoleschi" sottoposti in cappuccio e vince molti dei suoi incontri (quelli come Miracle 3) usando una tecnica pulita e tra gli applausi del pubblico.