Strel'cy
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Gli Strel'cy (in russo Стрельцы [?]) (anche conosciuti come Strelizi), erano unità militari russe esistite tra il XVI secolo e gli inizi del XVIII secolo, con in dotazione armi da fuoco.
[modifica] Creazione e struttura
La prima unità di Strel'cy venne creata tra il 1540 ed il 1550 da Ivan IV sulla base delle unità di archibugieri. Reclutati inizialmente tra la popolazione locale, l'appartenenza a questo corpo d'armata divenne prima basato sulla coscrizione e in seguito divenne ereditario.
Fu così che gli Strel'cy si divisero in vybornye (выборные) o elettivi e più tardi chiamati di Mosca e gorodskie (городские) o municipali, ovvero provenienti da altre città russe.
[modifica] Storia
Quello degli Strel'cy era un corpo destinato alla sicurezza personale degli zar, praticamente guardie di palazzo. La loro fedeltà allo zar divenne presto proverbiale ma con essi si formò anche un esercito permanente di circa 10.000 elementi, vero e proprio corpo di truppe regolari (di mestiere), le prime nate in Russia. Molto ben remunerate, divennero nel corso del tempo una specie di stato nello stato, ed il loro intervento risultò determinante per l'insediamento sul trono dello zar nei casi in cui allo zar defunto mancava un successore in linea diretta, in un paese che non aveva una chiara legislazione in materia di successione al trono. Per questo il loro corpo fu spesso paragonato a quello della Guardia del pretorio della Roma imperiale e a quello dei giannizzeri nell'Impero ottomano. Acquistarono anche fama di essere piuttosto facili alla corruzione, cioè acquistabili dalla fazione disposta a pagare di più.
Durante la lotta per la successione dello zar Fëdor III essi si rivoltarono e si schierarono a favore della fazione della famiglia della prima moglie dello zar Alessio I. Nel 1682 le voci che la morte dello zar Fëdor III non fosse stata naturale ma provocata dall'intervento della famiglia della madre di Pietro, il futuro zar Pietro il Grande, particolarmente dalla madre di quest'ultimo, Natal'ja Kirillovna Naryškina, seconda moglie di Alessio I, rafforzarono la rivolta degli Strel'cy che assalirono il Cremino compiendo dei sostenitori della famiglia di Natal'ja Naryškina un vero e proprio bagno di sangue. La rivolta si concluse con l'accettazione, da parte di questi ultimi, dell'insediamento del figlio di prime nozze di Alessio I, Ivan, sul trono dello zar, nonostante le sue condizioni di cattiva salute e fisica e mentale; della nomina della sorella di Ivan, Sofia, quale reggente del trono. In cambio la famiglia della seconda moglie di Alessio I ottenne che il figlio di Natal'ja Kirillovna Naryškina, Pietro, si affiancasse ad Ivan come co-sovrano.
Nel 1698 ci fu una seconda rivolta degli Strel'cy, causata da una lettera con la quale Sofia Aleksejevna li aveva incitati alla rivolta di palazzo contro gli stranieri. Lo zar Pietro, che si trovava all'estero per motivi di studio, rientrò in patria, ottenne con la tortura i nomi dei congiurati e con innumerevoli esecuzioni di Strel'cy, al compimento di alcune delle quali partecipò personalmente, represse la rivolta. Il corpo degli Strel'cy fu quindi ufficialmente e definitivamente sciolto.