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Stare decisis - Wikipedia

Stare decisis

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I law reports (raccolte di giurisprudenza) della Corte Suprema degli Stati Uniti
I law reports (raccolte di giurisprudenza) della Corte Suprema degli Stati Uniti

Lo stare decisis (in latino: "rimanere su quanto deciso"[1]) è un principio generale dei sistemi di common law, in forza del quale il giudice è obbligato a conformarsi alla decisione già adottata in una precedente sentenza, nel caso in cui la fattispecie portata al suo esame sia identica a quella già trattata nel caso deciso. In questo modo, i precedenti desunti dalle sentenze anteriori operano come fonte di diritto e, negli ordinamenti di common law, a tutt'oggi, la maggior parte delle norme è prodotta proprio tramite questa fonte.

L'efficacia vincolante della sentenza precedente è limitata alla sola ratio decidendi, ossia agli argomenti essenziali addotti dal giudice per giustificare la decisione del caso a lui sottoposto o, secondo una diversa prospettiva, alla norma giuridica specifica, desumibile dalla sentenza in base alla quale è stata assunta la decisione. Le rimanenti parti della sentenza, ossia le argomentazioni non essenziali per la decisione, costituiscono i cosiddetti obiter dicta (plurale di obiter dictum), ai quali non è riconosciuta efficacia vincolante, ma solo persuasiva, in ragione della solidità delle argomentazioni sui quali sono fondati.

All'operatività dello stare decisis è dovuto il particolare stile delle sentenze dei giudici di common law, che tendono ad illustrare in modo molto dettagliato e circostanziato come sono giunti alla decisione. Così facendo il giudice, da un lato, giustifica la sua decisione alla luce dei precedenti applicabili e, dall'altro, agevola chi in futuro potrebbe trarre dei precedenti dalla sua sentenza.

In un sistema basato sullo stare decisis assume particolare importanza la conoscibilità delle sentenze, assicurata da apposite pubblicazioni note come law reports: si tratta di raccolte di decisioni giudiziali selezionate, pubblicate periodicamente da privati o da organismi ufficiali.

Indice

[modifica] Diritto giurisprudenziale e diritto legislativo

Lo stare decisis è un tipico esempio di produzione normativa giurisprudenziale; le norme così prodotte costituiscono la cosiddetta common law (in una delle molteplici accezioni del termine) o case law, che si contrappone alla statute law (o statutory law), costituita invece dalle norme prodotte dal legislatore.

La statute law è ritenuta prevalente sulla common law, tuttavia l'impostazione spiccatamente casistica del sistema tende a ridurre la portata di questa prevalenza, circoscrivendola ad un'azione derogatoria delle norme di produzione legislativa su quelle di produzione giurisprudenziale (secondo la regola del casus omissis le disposizioni legislative non possono, in linea di principio, essere estese al di fuori dei casi in esse espressamente previsti); questo spiega il caratteristico stile di redazione delle leggi negli ordinamenti di common law, attraverso l'uso di norme estremamente dettagliate.

La produzione di norme in virtù dello stare decisis avviene in modo nettamente diverso rispetto alle norme legislative (intese in senso lato, comprensive quindi anche di quelle regolamentari ecc.). In effetti, queste ultime sono prodotte da un atto normativo che è, quindi, la fonte del diritto; viceversa, nel caso dello stare decisis le norme non sono prodotte direttamente dalle sentenze dei giudici ma sono ricavate da esse attraverso un procedimento logico di tipo induttivo non dissimile da quello grazie al quale si ricavano i principi generali impliciti dalle norme legislative; la norma va quindi identificata nel principio decisionale, la ratio decidendi, ricavata induttivamente dai precedenti. Diverse sono anche la modalità di applicazione della norma: nel caso del diritto di matrice legislativa, la norma viene ricavata dalla disposizione scritta attraverso l'interpretazione di quest'ultima, mentre, nel caso del diritto giurisprudenziale, la norma applicabile deve essere trovata per induzione dai precedenti.

[modifica] Stare decisis orizzontale e verticale

Si distingue lo stare decisis orizzontale da quello verticale: il primo si ha quando il giudice si conforma ad una precedente pronuncia già emanata dal suo stesso ufficio; il secondo si ha quando il giudice si conforma ad una precedente pronuncia emanata da un giudice a lui superiore, per competenza o funzione.

Nel caso dello stare decisis verticale, il giudice inferiore è obbligato a conformarsi ai precedenti desumibili dalle pronunce di quello superiore. Invece, nel caso dello stare decisis orizzontale, non tutti gli ordinamenti obbligano il giudice a conformarsi ai precedenti; quando ciò non avviene il precedente non ha efficacia vincolante (binding) ma solo persuasiva (persuasive), la stessa che hanno gli obiter dicta, i precedenti desumibili da pronunce di corti inferiori e le dissenting opinions, ossia le posizioni di membri del collegio giudicante che non hanno trovato il consenso della maggioranza ma che, nondimeno, possono essere espresse in sede di sentenza.

In particolare, lo stare decisis orizzontale opera in modo vincolante in Gran Bretagna, anche se dal 1966 il comitato giudiziario della Camera dei Lord, che svolge il ruolo di corte suprema, può discostarsi dai suoi precedenti, facoltà di cui, peraltro, suole far uso molto molto raramente; lo stare decisis orizzontale non opera, invece, in modo vincolante negli Stati Uniti dove la Corte Suprema si discosta dai suoi precedenti assai più frequentemente della Camera dei Lord britannica.

[modifica] Overruling e distinguishing

Un precedente vincolante può essere revocato da un giudice superiore a quello che lo ha stabilito nonché, laddove non opera lo stare decisis orizzontale, da un giudice appartenente allo stesso ufficio di quest'ultimo. La revoca, che è detta overruling, determina l'esclusione retroattiva del precedente dalla common law e la sua sostituzione con il nuovo precedente stabilito dal giudice che l'ha operata. L'overruling deve essere adeguatamente motivato con riferimento, ad esempio, ad una più approfondita analisi della fattispecie, al mutamento delle circostanze di fatto o all'interesse pubblico.

La vincolatività del precedente può inoltre essere superata con il distinguishing: in questo caso il giudice esclude l'applicabilità di uno specifico precedente al caso di specie sulla base delle sottili differenze in fatto che possano marcare una certa distanza fra la fattispecie portata al suo esame e la fattispecie in passato decisa da altro giudice, sempre che tali differenze si possano considerare rilevanti per la questione da decidere. In altri termini, con il distinguishing il giudice dimostra che l'identità tra la fattispecie portata al suo esame e quella del precedente è solo apparente. Il ricorso a questa tecnica, che gioca un ruolo molto importante nei sistemi di common law, è, a differenza dell'overruling, possibile anche ai giudici inferiori.

Tanto con l'overruling quanto con il distinguishing il giudice legittima se stesso ad individuare autonomamente la regola del caso di specie, indipendentemente dalla vincolatività del precedente.

[modifica] Ordinamenti di civil law

Il principio dello stare decisis non è di regola presente nei sistemi di civil law anche se alcuni di questi ordinamenti prevedono la vincolatività dei precedenti desumibili dalle sentenze della corte suprema. Peraltro, anche al di fuori di questi casi eccezionali, è ben noto che la singola sentenza, oltre a decidere il caso di specie di cui si occupa, facendo stato fra le parti, i loro eredi ed aventi causa, può avere una più o meno incisiva forza persuasiva, in genere promanante dall'autorità del giudice che l'ha emanata e, ancor di più, dalla solidità della linea argomentativa seguita; questo vale soprattutto per le sentenze delle corti supreme che, di fatto, finiscono per avere nell'ordinamento giuridico un'incidenza non dissimile da quella di una fonte del diritto.

[modifica] Note

  1. ^ L'espressione è tratta dalla massima "stare decisis et quieta non movere"

[modifica] Bibliografia

  • Pizzorusso A. Sistemi giuridici comparati. Giuffrè, 1998.
  • David R., Jauffret Spinosi C. I grandi sistemi giuridici contemporanei. CEDAM, 2004.
  • Losano M.G., I grandi sistemi giuridici. Introduzione ai diritti europei ed extraeuropei. Laterza, Roma-Bari 2000.


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