San Prospero martire
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San Prospero martire | ||
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Nascita | Roma, 280 | |
Morte | Roma, 304 | |
Venerato da | Chiesa Cattolica | |
Canonizzazione | Martire dei primi secoli della Chiesa | |
Ricorrenza | ultima domenica di settembre | |
Attributi | Croce, Palma, Vessillo | |
Patrono di | Catenanuova | |
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San Prospero è venerato come martire dalla Chiesa Cattolica, visse a Roma nel III-IV secolo.
Indice |
[modifica] La vita
Secondo la tradizione era un nobile, che convertitosi al cristianesimo, lasciò la vita mondana donando i suoi beni ai poveri, rinunciando ad ogni carica di prestigio e potere per mettersi alla sequela della Parola del Signore. Subì dopo vari tormenti il martirio per decapitazione, durante la Grande Persecuzione sotto l'impero di Diocleziano intorno al 304 d.C., per non aver rinnegato la sua fede in Cristo e non essersi sacrificato all'imperatore.
Il suo corpo venne seppellito nelle Catacombe di San Callisto di Roma.
[modifica] Il culto a Catenanuova
Sedici anni dopo la nascita di Catenanuova (EN) avvenuta nel 1736, fu scelto come patrono grazie al suo nome che significa prosperità e salute, dato che la cittadina non aveva ancora un santo protettore. Infatti giovedì 27 luglio del 1752 il vescovo di Cefalù Mons. Agatino Maria Riggio-Statella (fratello del Principe Andrea Giuseppe fondatore di Catenanuova), si recò a Roma presso dette catacombe e ottenne dal cardinale Mons. Antonino Guadagni Vicario Generale di Papa Benedetto XIV, di traslarne le reliquie a Catenanuova, le quali arrivarono il 24 settembre 1752 ultima domenica del mese; ecco perché tuttora il Santo viene celebrato in modo solenne l'ultima domenica di settembre preceduta da un triduo di preghiera e una settimana di celebrazioni religiose e popolari. Sempre nel 1752 il fondatore della città fece realizzare una statua lignea raffigurante San Prospero, che ancora oggi assieme alle reliquie si custodiscono all'interno della Chiesa Parrocchiale "San Giuseppe" di Catenanuova.
In merito al simulacro
Per approfondire, vedi la voce San Prospero martire (Catenanuova). |
La tradizione tramanda che era un nobile, dunque nell'arte è raffigurato con abiti ricchi e sfarzosi, con in mano la palma simbolo dei martiri, e il vessillo di porpora rappresentante la vittoria in Cristo sul martirio.
« O San Prospero glorioso
tu che hai cuor benigno e santo tu che a molti asciughi il pianto abbi pur di noi pietà » |
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(Can. Giovanni Di Bendetto - Parroco)
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Da sempre, il popolo catenanuovese si è affidato alla protezione di San Prospero, tant'è che alla fine di guerre, terremoti, pestilenze ed altri malanni, era tradizione portarlo in processione a spalla su di un fercolo ligneo pesantissimo come segno di ringraziamento, pur non essendo il giorno della sua festa.
A San Prospero, nel corso degli anni, Catenanuova ha intitolato:
- una via del centro storico;
- nel 1862 la grande campana bronzea del peso di 600 kg della Chiesa San Giuseppe;
- nel 1986 il Parco cittadino;
- nel 2003 quando è stato sostituito l'emblema comunale, è stata inserita l'effige del santo a rappresentare le radici storico-cristiane della città;
- nel 2007 l'Inno sacro al Patrono.
Come si svolge la festa in suo onore: Festa Patronale di Catenanuova
[modifica] Galleria fotografica sulla festa
Sacro corpo di San Prospero martire, che si venera nella Chiesa San Giuseppe di Catenanuova (EN) |
Mons. Luigi Bommarito Arcivescovo Metropolita Emerito di Catania, in Chiesa San Giuseppe per celebrare la Santa Messa in onore di San Prospero |
Solenne Eucaristia in Chiesa San Giuseppe |
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