Religione in Kosovo
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La principale religione diffusa in Kosovo è quella islamica di rito sunnita, abbracciata dalla quasi totalità degli albanesi, da bosgnacchi, gorani, turchi e alcune comunità di Rom. La popolazione serba, stimata tra le 100 e le 120 mila persone, è per la quasi totalità serba-ortodossa. Esistono comunità cattoliche a Prizren, Klina, e Gjakova. I protestanti costituiscono meno dell'1% della popolazione ma sono presenti, in piccole comunità, principalmente a Pristina.
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[modifica] Islam in Kosovo
La maggioranza della popolazione kosovara è di religone musulmana. Lo è in particolare la quasi totalità dell'etnia albanese e delle minoranze gorani e turche. Il numero delle moschee in Kosovo è in costante aumento grazie anche a finanziamenti provenienti da Arabia Saudita e Turchia.
Nonostante circa il 90% della popolazione sia musulmana, in Kosovo come negli altri paesi islamici d'Europa (Albania, Bosnia e Turchia), la religione non interferisce direttamente nella vita politica. Il paese è laico. Come ha osservato Muhamed al-Arnaut, storico kosovaro residente in Giordania, nel suo libro L’Islam nell’Europa che cambia, aspetto degno di nota nell’esperienza kosovara è che i musulmani hanno corrisposto alle idee della laicità, ed hanno appoggiato il concetto della separazione fra religione e stato, anche in misura maggiore rispetto agli albanesi cristiani[1].
Non è costume usuale della popolazione utilizzare i tipici abbigliamenti arabi, ne per gli uomini, ne per le donne, che non si coprono il capo (eccezion fatta per le donne anziane delle campagne). Inoltre le regole ferree del Corano che vigono in altri paesi, fondamentalisti, qui nel cuore dell'Europa non sono così ferree. I giovani ad esempio consumano l'alcool tanto quanto i loro coetanei del resto d'Europa. La scelta di un islamismo laico deriva essenzialmente dagli esempi forniti dall'Albania dell'inizio del XX secolo e dalla Turchia di Ataturk.
[modifica] Chiesa ortodossa serba in Kosovo
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Per approfondire, vedi la voce Eparchia di Ras e Prizren. |
Il Kosovo è considerto come uno dei luoghi fondamentali della storia della Serbia e della religione serbo-ortodossa. Lo testimoniano gli innumerevoli monasteri, molti dei quali protetti dall'UNESCO e i luoghi sacri, diffusi in tutto il territorio kosovaro. Dal 1808 il Kosovo si trova sotto la giurisdizione eclesiastica dell'Eparchia di Ras e Prizren.
[modifica] Chiesa cattolica in Kosovo
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Per approfondire, vedi la voce Chiesa cattolica in Kosovo. |
Nel IV secolo fu eretta l'Arcidiocesi della Dardania, di cui il Kosovo era parte. Intorno all'anno Mille fu creata la Diocesi di Prizren. Il 2 ottobre 1969 la diocesi fu unita alla Diocesi di Skopje per formare la Diocesi di Skopje-Prizren. Dal 24 maggio 2000 la diocesi è stata divisa nell'Amministrazione apostolica di Prizren, con giurisdizione su tutto il Kosovo, e Diocesi di Skopje.
Attualmente le maggiori comunità cattoliche, oltre che a Prizren, si trovano a Klina e Gjakova. Il Kosovo è diviso in 23 parrocchie e conta circa 64.000 battezzati (2004).
[modifica] Altre religioni in Kosovo
Esistono piccole minoranze di protestanti, costituite soprattutto da stranieri e concentrate principalmente a Pristina, mentre la comunità ebraica è quasi inesistente.
