Ponte Flaminio
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Il ponte Flaminio si trova sul fiume Tevere in prossimità di Ponte Milvio a Roma. Congiunge il nuovo tracciato della via Flaminia, che all'ingresso nella città prende il nome di corso Francia, al viadotto che attraversando il villaggio Olimpico si ricollega alla via Flaminia Vecchia.
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[modifica] Costruzione
Negli anni trenta l'insufficienza dell'antico ponte Milvio per l'uscita della città sull'asse delle vie consolari della Cassia e della Flaminia, unitamente all'esigenza di prevedere un ingresso scenografico alla capitale per il traffico proveniente dal nord, rese necessario la costruzione del nuovo ponte che doveva chiamarsi "XXVIII Ottobre", in memoria della marcia su Roma.
Fu chiamato a progettarlo l'architetto Armando Brasini che aveva già realizzato nella stessa zona la chiesa di Piazza Euclide e l'istituto di Villa Flaminia, e che si avvalse della collaborazione dell'ing. Giannelli. Il progetto presentato da Brasini a Mussolini prevedeva un enorme arco monumentale che emulava gli archi di trionfo romani. Il Duce, che spesso interveniva sui disegni dei suoi progettisti, tuttavia, fece eliminare l'arco e semplificò il progetto. Brasini, sembrò accettare di buon grado la modifica asserendo che il progetto ne risultava migliorato quanto ad ampiezza ed originalità (P.Nicoloso).
I lavori, la cui realizzazione fu affidata alla società Tecnobeton, cominciarono nel 1938, ovvero alla vigilia del secondo conflitto mondiale; per questo motivo vennero sospesi nel 1943, periodo nel quale alcune strutture già realizzate furono danneggiate dai bombardamenti, per riprendere solo nel 1947 e finire nel 1951.
Con la nuova Repubblica il ponte avrebbe dovuto mutare il nome in "Ponte della Libertà", tuttavia si preferì collegerlo alla toponomastica stradale dell'importante arteria che avrebbe servito.
Qualche anno dopo un problema strutturale al quinto pilone, che causò un cedimento del piano stradale, costrinse ad un nuovo intervento da parte degli ingegneri Arrigo Carè e Giorgio Giannelli ed alla realizzazione nella sua prossimità del ponte Bailey. Il ponte fu riaperto nel 1964 quando però la realizzazione del grande Raccordo Anulare e dell'aeroporto di Fiumicino avevano ridotto sensibilmente la sua funzione di ingresso principale nella città Eterna.
Il ponte, che misura 254,94 metri di lunghezza per 27 di larghezza, si sviluppa su cinque arcate ed è realizzato in calcestruzzo interamente rivestito da travertino romano e corredato da cippi e fusti cilindrici con aquile e lampioni. Il suo profilo ricorda quello del vicino ponte Milvio dove però sono state enormemente enfatizzate le proporzioni ottenendo una struttura monumentale ed imponente.
(Nella foto, sullo sfondo del fiume ed al di sotto dell'arcata maggiore, è visibile uno dei piloni di un Ponte Bailey, ormai demolito.)
[modifica] Bibliografia
- Alberto Tagliaferri; Valerio Varriale, I PONTI DI ROMA. Roma, Newton Compton, 2007.
- Giuliano Malizia, I PONTI DI ROMA. Roma, Newton Compton, 1994.
- Paolo Nicoloso, Mussolini Architetto. Torino, Einaudi, 2008
