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Pentium D - Wikipedia

Pentium D

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Logo del Pentium D
Logo del Pentium D
Pentium D
Central processing unit

Prodotto: Da 2005 al 2008[1]
Manufacturer: Intel
Frequenza CPU: 2.66 GHz / 3.6 GHz
Frequenza FSB: 533 MT/s / 800 MT/s
Processo:
(lunghezza canale MOSFET)
0.09 µm / 0.065 µm
Set di istruzioni: MMX, SSE, SSE2, SSE3, x86-64
Microarchitettura: NetBurst
Numero di core: 2
Socket: LGA 775
Nome core:
  • Smithfield
  • Presler

Il Pentium D è il primo processore dual core prodotto da Intel ed è dedicato al settore Desktop. Nella sua prima versione era basato sul core Smithfield, che è stato poi sostituito dalla propria evoluzione, Presler.

Il Pentium D inoltre, è il primo processore che supporta il DCTP-IP, tecnologia necessaria al Digital rights management.[1]

La sua caratteristica principale, innovativa e, senza ombra di dubbio, rivoluzionaria, risiede nel fatto che esso è, come accennato prima, il primo processore dual core commercializzato dalla Intel. Il suo lancio è stato seguito dopo pochi giorni da quello dell'Athlon 64 X2 prodotto da AMD. In realtà il Pentium D non è il primo microprocessore dual core arrivato sul mercato: già IBM con i suoi PowerPC aveva raggiunto questo traguardo un paio di anni prima, e altri produttori avevano seguito la sua strada, ma l'avvento del Pentium D segna comunque un'epoca in quanto praticamente solo Intel e AMD si contendono la grossa fetta del mercato di massa dei microprocessori.

Indice

[modifica] Perché il Pentium D

Ma perché si è passati alle architetture a doppio core? Per un motivo molto semplice: ormai da più di due anni le frequenze dei processori erano praticamente ferme. Dopo anni in cui queste ultime sono cresciute vertiginosamente, con le presentazioni di nuovi modelli ogni circa 2 mesi con 200 MHz di salto, si è arrivati velocemente ai 3 GHz e sono nati i problemi. Il passaggio ai 90 nm non ha dato i risultati sperati, e l'avvento del core Prescott per i Pentium 4 è stato molto travagliato e non privo di difficoltà e delusioni. AMD aveva abbandonato la "corsa ai MHz" già da diverso tempo e Intel si è trovata costretta a fare altrettanto, migliorando l'efficienza dell'architettura e sviluppando il calcolo parallelo. In fondo è una logica conseguenza: se non si riesce ad aumentare la velocità con cui si esegue un'operazione, per aumentare le prestazioni bisogna aumentare il numero di operazioni che si possono compiere nell'unità di tempo, e il continuo affinamento dei processi costruttivi e la miniaturizzazione hanno consentito di imboccare questa nuova via.

Nel 2007 sono arrivate le architetture a 4 core e poi via via nel tempo si passerà a quelle multi core.

[modifica] Il concorrente Athlon 64 X2

Anche AMD ha sfornato i primi esemplari di processore dual core, ma a differenza di Intel è riuscita a mantenere la stessa frequenza di clock delle controparti single core e quindi chi acquista uno di questi processori non nota un calo di prestazioni con applicazioni non ottimizzate; inoltre il BUS Hyper-Transport utilizzato da AMD per far comunicare i 2 core ha prestazioni nettamente superiori a quello di Intel. Inoltre, mentre per poter far funzionare un Pentium D è necessario l'acquisto di una nuova motherboard basata sui chipset i955X o i945P, per poter utilizzare un Athlon 64 X2 è sufficiente un aggiornamento del BIOS. Intel però potrebbe averla vinta sul fronte dei prezzi, che per i Pentium D si discostano poco da quelli dei Pentium 4, mentre AMD ha scelto una strategia meno aggressiva continuando a proporre ai videogiocatori più incalliti come modello di punta ancora l'Athlon 64 FX single core ritenendo ancora prematuro l'ingresso dei dual core nel mondo gaming, visto che attualmente i giochi non si avvantaggiano di più di un core ma solo della frequenza operativa.

Per approfondire, vedi la voce Athlon 64 X2.

[modifica] Caratteristiche principali delle varie evoluzioni del Pentium D

[modifica] Smithfield

Il primo Pentium D arrivato sul mercato è basato sul Smithfield, che fondamentalmente è formato da due core Pentium 4 Prescott integrati nello stesso package. Ha una cache L2 di 2 MB equamente suddivisa tra i 2 core, e condivide con l'ultima evoluzione di Prescott tutte le tecnologie accessorie, tra cui il processo costruttivo a 90 nm e le istruzioni SSE, SSE2, SSE3, EM64T, SpeedStep. Nella versione Pentium Extreme Edition viene integrato anche il supporto Hyper-Threading.

Per approfondire, vedi la voce Smithfield.

[modifica] Presler

Il successore di Smithfield è Presler, arrivato sul mercato nel gennaio 2006. È costruito a 65 nm ed è il primo processore Intel dual core con i due core distinti sul package. Le frequenze sono leggermente più alte di Smithfield, dai 2,8 GHz ai 3,4 GHz inizialmente, ma successivamente è stata presentata una versione a 3,6 GHz. Si tratta inoltre dell'ultimo processore Intel basato sull'architettura NetBurst del Pentium 4.

Per approfondire, vedi la voce Presler.

[modifica] Miglioramento dell'efficienza delle varie evoluzioni del Pentium D

La figura sotto evidenzia come, a partire dall'architettura NetBurst del Pentium 4 Northwood, che è alla base anche dei primi Pentium D, Intel arriverà con Conroe a quintuplicare l'efficienza, e quindi le prestazioni, a parità di Watt dissipati. È evidente inoltre, come fino a Smithfield che mantiene fondamentalmente la stessa architettura del Pentium 4, tale aumento è stato molto marginale.

[modifica] Modelli arrivati sul mercato

La tabella seguente mostra tutti i modelli di Pentium D arrivati sul mercato. Molti di questi condividono caratteristiche comuni pur essendo basati su diversi core; per questo motivo, allo scopo di rendere maggiormente evidente tali affinità e "alleggerire" la visualizzazione alcune colonne mostrano un valore comune a più righe. Di seguito anche una legenda dei termini (alcuni abbreviati) usati per l'intestazione delle colonne:

  • Nome Commerciale: si intende il nome con cui è stato immesso in commercio quel particolare esemplare.
  • Data: si intende la data di immissione sul mercato di quel particolare esemplare.
  • N°C.: sta per "N°Core" e si intende il numero di core montati sul package: 1 se "single core" o 2 se "dual core".
  • Socket: lo zoccolo della scheda madre in cui viene inserito il processore. In questo caso il numero rappresenta oltre al nome anche il numero dei pin di contatto.
  • Clock: la frequenza di funzionamento del processore.
  • Molt.: sta per "Moltiplicatore" ovvero il fattore di moltiplicazione per il quale bisogna moltiplicare la frequenza di bus per ottenere la frequenza del processore.
  • Pr.Prod.: sta per "Processo produttivo" e indica tipicamente la dimensione dei gate dei transistors (180 nm, 130 nm, 90 nm) e il numero di transistor integrati nel processore espresso in milioni.
  • Voltag.: sta per "Voltaggio" e indica la tensione di alimentazione del processore.
  • Watt: si intende il consumo massimo di quel particolare esemplare.
  • Bus: frequenza del bus di sistema.
  • Cache: dimensione delle cache di 1° e 2° livello.
  • XD: sta per "XD-bit" e indica l'implementazione della tecnologia di sicurezza che evita l'esecuzione di codice malevolo sul computer.
  • 64: sta per "EM64T" e indica l'implementazione della tecnologia a 64 bit di Intel.
  • HT: sta per "Hyper-Threading" e indica l'implementazione della esclusiva tecnologia Intel che consente al sistema operativo di vedere 2 core logici.
  • ST: sta per "SpeedStep Tecnology" ovvero la tecnologia di risparmio energetico sviluppata da Intel e inserita negli ultimi Pentium 4 Prescott serie 6xx per contenere il consumo massimo.
  • VT: sta per "Vanderpool Tecnology", la tecnologia di virtualizzazione che rende possibile l'esecuzione simultanea di più sistemi operativi differenti contemporaneamente.
  • Core: si intende il nome in codice del progetto alla base di quel particolare esemplare.


Nome Commerciale Data Socket N°C. Clock Molt. Pr.Prod. Voltag. Watt Bus Cache XD 64 HT ST VT Core
Pentium D 820 28/mag/2005 775 2 2,8 GHz 14x 90 nm
230 mil.
1,4 V 95 W 800
MHz
L1=2x16KB
L2=2x1MB
No No Smithfield
Pentium D 830 3,0 GHz 15x 130 W
Pentium D 840 3,2 GHz 16x
Pentium EE 840
Pentium D 805 27/lug/2006 2,66 GHz 20x 95 W 533
MHz
No No
Pentium EE 955 27/dic/2005 3,46 GHz 13x 65 nm
376 mil.
1,27 V 130 W 1066
MHz
L1=2x16KB
L2=2x2MB
Presler
Pentium D 920 5/gen/2006 2,8 GHz 14x 95 W 800
Mhz
No Sì*
Pentium D 930 3,0 GHz 15x
Pentium D 940 3,2 GHz 16x 95 W
130 W
Pentium D 950 3,4 GHz 17x
Pentium EE 965 22/mar/2006 3,73 GHz 14x 130 W 1066
MHz
No
Pentium D 960 2/mag/2006 3,6 GHz 18x 95 W
130 W
800
MHz
No

* A causa di problemi nella produzione iniziale, le prime versioni di tali processori avevano in realtà la tecnologia SpeedStep disabilitata, dal 7 aprile 2006 sono arrivate le versioni complete qui illustrate.

[modifica] La morte del Pentium D

Intel nel primo trimestre del 2007 ha sospeso la produzione dei modelli 950 e 960 del Pentium D, seguiti a ruota, il mese successivo dal 940 e dall'830. Il 915 ha terminato la sua vita ad aprile e, di lì a poche settimane, stessa sorte è toccata all'840. Per quanto riguarda il modello 820 invece, il suo pensionamento è avvenuto a febbraio.

[modifica] Il successore

A partire da luglio 2006, Intel ha completamente rimpiazzato tutta la sua offerta di processori per il settore desktop grazie ai nuovi Core 2 Duo Conroe, basati su una nuova architettura in grado fornire prestazioni decisamente più alte a fronte di consumi ridotti di circa il 50%.

[modifica] Voci correlate

[modifica] Altri progetti

Lista dei microprocessori Intel
Famiglia 4 bit/8 bit: 4004 | 4040 | 8008 | 8080 | 8085     Famiglia 16 bit: 8086 | 8088 | 80186 | 80286
Famiglia 32 bit: 80386 | 80486
Famiglia Pentium: Pentium | Pentium Pro | Pentium II | Celeron | Pentium III | Pentium III-M | Pentium 4 | Pentium 4-M | Mobile Pentium 4 | Pentium 4 EE | Celeron D | Pentium D | Pentium EE
Settore Mobile: Pentium M | Celeron M
Famiglia Core:Core Duo | Core Solo | Core 2 Duo | Core 2 Quad | Core 2 Extreme
Settore Server: Xeon
Non x86 compatibili: Intel iAPX 432 | Intel i860 | Intel i960

Famiglia IA-64: Itanium | Itanium 2


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