Palio del gioco dell'oca
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Il Palio del gioco dell'oca è una competizione tra le sette contrade della città di Mortara (PV), basato sulla disputa di giochi provenienti dalla tradizione popolare rinascimentale. Si svolge annualmente, l'ultima domenica di Settembre, nell'ambito della Sagra del Salame d'Oca. Come nella maggior parte dei Palii, il premio assegnato ai vincitori è un drappo (generalmente dipinto da artisti locali), raffigurante un soggetto riguardante la Città, il Patrono San Lorenzo o il gioco stesso.
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[modifica] Radici storiche
Si narra che i giochi rievocati avvenissero proprio a Mortara alla fine del XV secolo, per intrattenere Beatrice d'Este, moglie di Ludovico Maria Sforza detto il Moro, durante le sue battute di caccia nei territori della Lomellina.
[modifica] Le sette contrade
Protagoniste assolute durante l’assegnazione del Palio e parte fondamentale del corteo storico (che si svolge per le vie del centro cittadino prima del Palio), le sette Contrade mortaresi sono la rappresentazione delle corporazioni delle arti e dei mestieri antichi: orafi, cacciatori, vasai, panettieri, mugnai, vignaioli, fiorai. Corrispondono ai sette quartieri della città e ognuna è identificata con una coppia di colori istituzionali. Oltre ai circa cinquanta figuranti (per ognuna), che compongono il corteo storico insieme alla Corte di Ludovico il Moro e agli Sbandieratori, ogni contrada dispone di lunga schiera di fedelissimi al seguito.
Esse sono:
- la Torre (corporazione degli orafi, colori: giallo e nero)
- il Dosso (corporazione dei vasai, colori: bianco e rosso)
- San Cassiano (corporazione dei vignaioli, colori: bianco e verde)
- San Dionigi (corporazione dei panettieri, colori: rosso e blu)
- Sant’Albino (corporazione dei fiorai, colori: bianco e azzurro)
- le Braide (corporazione dei mugnai, colori: giallo e rosso)
- il Moro (corporazione dei cacciatori, colori: giallo e verde)
[modifica] Scopo del Palio
Scopo del palio è, come nel gioco dell'oca da tavolo, raggiungere per primi la casella 63 del tabellone in modo esatto. Ogni contrada dispone di un arciere, che determina l'avanzamento della pedina al proprio turno di tiro. A differenza della versione da tavolo, il tabellone è formato da caselle in legno da circa 1m x 1m montate al centro della piazza dove si svolge la competizione. Le pedine sono umane.
Il percorso è costituito da alcune caselle definite “speciali”, che sono abbinate a bonus o penalità:
Bonus:
- Oca avanzante (Caselle 12, 21, 25, 34, 39 e 57) - Aggiunge tre punti;
- Dadi (Caselle 24 e 51) - Si ha diritto a tirare nuovamente con l’arco.
Penalità:
- L’osteria (Casella 17) - Sottrae tre punti;
- Pozzo (Casella 29) - Esclude dalla sessione di tiro successiva;
- Muro (Casella 40) - Sottrae tre punti;
- Prigione (Casella 50) - Esclude dalla sessione di tiro successiva;
- Forziere (Casella 56) - Sottrae tre punti.
[modifica] Svolgimento
Le sette pedine si dispongono in base all’ordine di partenza assegnato dai punteggi del Prepalio (una gara tra i sette arcieri svolta in genere la settimana precedente al Palio). Dopo avere effettuato una sessione di prova, i sette arcieri procedono alla prima tornata di tiro (di 3 frecce a testa). Il bersaglio, detto paglione, è composto da cerchi concentrici valevoli da 1 a 6 avanzamenti. Le pedine avanzano in base ai punteggi ottenuti.
Alla fine di ogni tiro le Contrade possono lanciare una sfida, purché la Contrada sfidante sia posizionata tra la casella 25 e la 40. La sfida consiste nel tiro di 4 frecce su di una sagoma di Gufo Reale, marchiata da diverse zone di punteggio. La vittoria spetta alla Contrada che totalizza più punti e, in caso che questa risulti la sfidante, la pedina di sua appartenenza prenderà il posto della pedina della Contrada perdente sul tabellone.
La seconda tornata di tiro con l'arco si svolge con la stessa dinamica della prima. Al termine della seconda tornata si svolge il gioco del lancio del Brocchiere (o Brocchiero). Scopo del gioco è lanciare il brocchiere su un asse di legno, di forma rettangolare, facendolo avvicinare il più possibile al fondo, senza che cada da nessun lato dell'asse. Al gioco partecipano i giocatori di tutte le sette Contrade. Sono previsti tre serie di tiri, al termine delle quali i primi tre classificati ottengono rispettivamente 5, 7 e 10 punti di avanzamento.
Si procede in poi solo con tornate di tiro con l'arco.
Nel caso in cui alle ore 18 nessuno sia giunto alla casella 63 in maniera esatta, il suono delle campane della Chiesa di San Lorenzo preannuncia la chisura del Palio. Si procede quindi allo spareggio: rimangono in gara la Contrada che ha il punteggio più alto e tutte quelle che si trovano a meno di 18 punti di distanza da essa. Le Contrade iniziano lo spareggio con un “punteggio base”, pari al punteggio totale ottenuto fino a quel momento. Lo spareggio consiste in una normale sessione di tiro con l’arco. Il punteggio ottenuto nello spareggio viene sommato al punteggio base. La contrada che avrà conseguito la maggiore somma vince il Palio. (in caso di parità verrà disputata un’ulteriore sessione di tiro).
[modifica] Albo d'oro del Palio
- 1970 - San Cassiano
- 1971 - San Dionigi
- 1972 - San Cassiano
- 1973 - San Cassiano
- 1974 - San Cassiano
- 1975 - San Cassiano
- 1976 - Le Braide
- 1977 - Le Braide
- 1978 - San Cassiano
- 1979 - San Cassiano
- 1980 - La Torre
- 1981 - San Cassiano
- 1982 - Il Moro
- 1983 - La Torre
- 1984 - San Cassiano
- 1985 - La Torre
- 1986 - La Torre
- 1987 - Le Braide
- 1988 - Sant'Albino
- 1989 - Le Braide
- 1990 - non disputato
- 1991 - Le Braide
- 1992 - non disputato
- 1993 - n.d. (sostituito dal "radiopalio" vinto da San Cassiano)
- 1994 - Le Braide
- 1995 - Il Moro
- 1996 - San Cassiano
- 1997 - San Cassiano
- 1998 - Le Braide
- 1999 - Le Braide
- 2000 - Sant'Albino
- 2001 - Sant'Albino
- 2002 - Il Dosso
- 2003 - Il Moro
- 2004 - San Dionigi
- 2005 - San Dionigi
- 2006 - Il Moro
- 2007 - Il Moro