Nuraghe Losa
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Il nuraghe Losa, situato nelle campagne del comune di Abbasanta, ed è uno dei più importanti e meglio conservati monumenti nuragici.
Il mastio risale al XV- XIII secolo a.C., mentre il bastione, l'antemurale e la cinta muraria risalgono al XIII - fine XII.
Già nella prima età del Ferro i reperti evidenziano una frequentazione del sito in diminuzione che però non cadde del tutto in disuso.
Fu utilizzato anche per scopi funerari come attestano i reperti del VII-VIII secolo.
Indice |
[modifica] Contesto ambientale
Situato a 304 m. s.l.m. su un altopiano di roccia basaltica non molto lontano dal centro abitato di Abbasanta, è ben visibile percorrendo la SS 131 presso lo svincolo per Siniscola.
Nelle vicinanze sono presenti anche i resti di una tomba dei giganti.
[modifica] Descrizione
Costruito interamente in roccia basaltica, il nuraghe Losa è costituito da un mastio centrale e da un bastione trilobato a sua volta circondato da un antemurale.
Tutto il complesso nuragico, compreso il villaggio, è circondato da una cinta muraria vagamente ellissoidale di 172 x 268 m.
[modifica] Gli scavi archeologici
I primi scavi del sito condotti da Filippo Vivanet, coadiuvato da Filippo Nissarda, iniziarono nel 1890 e riguardarono il bastione.
Nel 1915, Antonio Taramelli condusse una nuova campagna di scavi riportando alla luce nuove strutture ed il villaggio circostante. Negli anni cinquanta Giovanni Lilliu esaminò i reperti rinvenuti dagli scavi precedenti.
Negli 'anni 70 Ferruccio Barreca condusse ulteriori scavi e interventi di restauro, rendendo così visitabile il monumento.
Dal 1989 al 1994 sono state condotte ulteriori indagini sul mastio ed il bastione.
[modifica] Voci collegate
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