Museo civico e d'arte sacra
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Museo Civico e Diocesano d'Arte Sacra | ||
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Tipologia | arte | |
Il Museo è al primo piano |
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Indirizzo | Colle Val d'Elsa, via del Castello | |
Orari | 1 Ottobre - 30 Aprile: 10,30 - 12,30 e 15,30 - 18,30 1 Maggio - 30 Settembre: 10,30 - 12,30 e 16,30 - 19,30 Giorno di chiusura: lunedì |
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Biglietti | Intero € 3,00 Ridotto € 2,00 |
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Telefono | +39 0577923.888 | |
Sito | [1] | |
Mezzi | Linea ferroviaria Empoli - Siena, Stazione di Poggibonsi - San Gimignano, collegamento autobus per Colle Val d'Elsa In auto: superstrada Firenze - Siena, uscita Colle Val d'Elsa |
Il Museo Civico e Diocesano d'Arte Sacra ha sede nel Palazzo del Comune, o dei Priori di Colle di Val d'Elsa, risalente ai secoli XIII - XIV.
Il Museo così come è attualmente si è formato nel 1995 grazie alla fusione dei Musei Civico e Diocesano della città.
Indice |
[modifica] Il percorso espositivo
Il percorso espositivo occupa tre sale.
[modifica] La prima sala
Nella prima grande sala troviamo opere per la maggior parte appartenenti al Sei e Settecento tra cui spiccano i nomi di Alessandro Casolani, Ventura Salimbeni, Sebastiano Folli, Bernardino Mei, Pier Dandini, Mario Balassi e altri.
Cospicua anche la dotazione di opere ottocentesche.
[modifica] La seconda sala
La seconda sala è una vera e propria piccola, preziosa raccolta di opere dei cosiddetti primitivi, su fondo oro: su tutti spicca la splendida Maestà dell'anonimo Maestro di Badia a Isola, così chiamato per la provenienza dell'opera, la Badia dei Santi Salvatore e Cirino, presso Monteriggioni; altre opere appartengono a Segna di Bonaventura, Cennino Cennini, Pier Francesco Fiorentino (Madonna con Bambino con i santi Onofrio, Antonio abate, Bernardino, Stefano, Maria Maddalena, ottavo - nono decennio del XV secolo, proveniente dalla Ven. Arciconfraternita della Misericordia), Pseudo Ambrogio di Baldese (Lippo d'Andrea?) e altri.
Notevole anche un Compianto su Cristo morto di Ridolfo del Ghirlandaio.
[modifica] La terza sala
L'opera più importante di questa sala, forse anche di tutta la collezione del Museo è il cosiddetto Tesoro di Galognano: si tratta di un rarissimo corredo eucaristico in argento, formato da quattro calici, una patena e un cucchiaio, che costituisce la testimonianza della esistenza di una comunità cristiana di etnia ostrogota, del VI secolo dopo Cristo. Il fortuito ritrovamento avvenne in località Pian dei Campi.
[modifica] Voci correlate
- Palazzo del Comune (Colle Val d’Elsa)
- Museo Archeologico Ranuccio Bianchi Bandinelli di Colle di Val d’Elsa
- Museo del cristallo
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