Discussione:Musica minimalista
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La pagina sulla musica minimalista è a mio parere molto ideologica, scarna ed estremamente approssimativa. Sostenere che i padri di questo "genere musicale" (se di minimalismo si deve parlare, non si può categorizzarlo come genere, ma magari come scuola o corrente di pensiero estetico/musicale legato alle avanguardie del dopo guerra) siano alva noto e sakamoto è assolutamente privo di ogni fondamento. Non che questi sue musicisti non abbiano a che fare con questo tipo di musiche, ma dimentiarsi di lamonte young o di steve reich mi sembra quantomeno storicamente ingeneroso. Infine, e dato più importante, non si evidenzia assolutamente il fatto chre si stia parlando di una corrente estetica nata e cresciuta principalmente negli stati uniti, e che non sarebbe potuto essere diversamente.
Dire infine che il minimalismo è una risposta "cross-over" (ma che vuol dire??) significa dimenticarsi che negli anni 60 negli stati uniti accanto ai musicisti minimalisti, ci sono stati artisti, registi teatrali, danzatori che hanno creato una estetica "minimal" tout-cour.
Aggiungo ancora: il minimalismo in musica possiede una sua bibliografia precisa, ed abbastanza nutrita. leggersela non sarebbe una cattiva idea. Eccone un assaggio:
American Minimal Music by Wim Mertens
Four Musical Minimalists: La Monte Young, Terry Riley, Steve Reich, Philip Glass (Music in the Twentieth Century) by Keith Potter
Experimental Music: Cage and Beyond (Music in the Twentieth Century) by Michael Nyman
American Music in the Twentieth Century by Kyle Gann
Musica minimalista. Storia ed altre storie by Coteni Paolo, Antognozzi Giovanni