Missionari d'Africa
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I Missionari d'Africa (in latino Missionarii Africae) sono una società clericale di vita apostolica: i membri della congregazione, detti popolarmente Padri Bianchi (Patres Albi, dal colore del loro abito originario, la gandura, il tipico indumento di alcune popolazioni dell'Africa del Nord), pospongono al loro nome la sigla M.Afr.
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[modifica] Storia
La società venne fondata nel 1868 in Algeria dal cardinale francese Charles Lavigerie e approvata dalla Santa Sede il 15 febbraio 1908.
Esiste anche il ramo femminile delle Suore Missionarie di Nostra Signora d'Africa (o Suore Bianche), fondato dallo stesso cardinale Lavigerie.
Lo stemma della Società consiste in un pellicano che si squarcia il petto per nutrire i suoi piccoli (simbolo della carità e stemma personale del fondatore) circondato da un rosario: il suo motto "Pauperes evangelisantur" (Mt. 11,5).
[modifica] Attività e diffusione
I Missionari d'Africa sono sacerdoti e laici consacrati a vita. Non emettono voti (quindi non sono "religiosi" nel senso tecnico del termine) ma si legano a vita alla loro Società apostolica e all'Africa tramite un giuramento solenne. Il loro campo di apostolato è il continente africano, in collaborazione con le Chiese locali e in dialogo con il mondo musulmano.
Giuridicamente dipendono alla Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
Al 31 dicembre 2005, i Missionari d'Africa erano 1.834, 1.507 dei quali sacerdoti.[1] Provengono da 37 nazionalità e sono presenti in 292 comunità in 43 Paesi diversi di cui 24 in Africa.
[modifica] Note
- ^ dati statistici riportati dall'Annuario Pontificio per l'anno 2007, Città del Vaticano, 2007, p. 1512