Maigret aux Assises
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Maigret in Corte d'Assise | |
Titolo originale | Maigret aux Assises |
Autore: | Georges Simenon |
Anno (1ª pubblicazione): |
1960 |
Genere: | Romanzo |
Sottogenere: | Giallo |
EDIZIONE RECENSITA | |
Anno: | 2006 |
Editore: | Adelphi |
Traduzione: | Laura Frausin Guarino |
Collana: | Gli Adelphi - Le inchieste di Maigret |
Pagine: | 137 |
ISBN | 9788845921322 |
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Maigret aux Assises (titoli italiani: "Maigret alle Assise" e "Maigret in Corte d'Assise") è un romanzo di Georges Simenon con protagonista il commissario Maigret.
Il romanzo è stato scritto dal 17 al 23 novembre 1959 in Svizzera[1] e pubblicato per la prima volta nel maggio dell'anno successivo in Francia, presso l'editore Presses de la Cité.
È il cinquantacinquesimo romanzo dedicato al celebre commissario.
Indice |
[modifica] Trama
Maigret viene chiamato a testimoniare in Corte d'Assise, su un caso di duplice omicidio. L'imputato, Gaston Meurant, è accusato di aver ucciso per pochi soldi la vecchia zia e una bambina di quattro anni. Il caso ha avuto una forte risonanza sui giornali, tanto che il giorno del processo l'aula è colma di persone. L'inchiesta originaria venne condotta dallo stesso commissario qualche mese prima del processo dove ora è chiamato al banco dei testimoni. Durante la sua testimonianza, Maigret informa la corte che dopo la chiusura dell'inchiesta, sono stati individuati nuovi elementi che potrebbero scagionare l'imputato, e coinvolgere la moglie di quest'ultimo, Ginette Meurant, una donna ambiziosa e con pochissimi scrupoli. Gaston Meurnat, in ogni caso, sembra non apprezzare l'aiuto che in qualche modo sta ricevendo dal commissario. Il processo si chiude con una piena assoluzione e l'attenzione di Maigret e dei suoi ispettori si sposta sulla moglie e sul suo amante, e sul fratello dell'imputato, Alfred.
Il finale è concitato e tragico: Gaston Meurant, dopo l'assoluzione, è apatico e confuso come mai lo era stato prima: fa visita al fratello Alfred, un poco di buono che non vede da anni, in Costa Azzurra e da lui riceve una pistola. Va alla ricerca dell'amante della moglie (vero autore dell'efferato duplice delitto) e lo uccide a sangue freddo.
Maigret non può far altro che osservare da lontano tutta la vicenda e resta sempre più convinto che la giustizia delle aule di tribunale, dove le persone vengono riassunte in poche e sterili frasi, sia molto distante dalla reale comprensione umana, molto più complessa e imperscrutabile.
[modifica] Note
[modifica] Voci correlate
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